Ultima chiamata per i Celtics,
Pierce risponderà presente?

LeBron James sta ancora scrivendo la sua storia cestistica. Paul Pierce sta pensando invece al ritiro. James ha sulle spalle il peso dell’intero mondo del basket, mentre la responsabilità di Pierce è condivisa con i suoi compagni. James sta inseguendo il suo primo titolo, ma anche la definitiva consacrazione tra gli immortali della NBA. Pierce ha conquistato l’anello nel 2008 ed è considerato uno dei più grandi giocatori dei Celtics di tutti i tempi, se non il più grande. James e Pierce sono rivali fin da quando il cestista degli Heat ha fatto il suo ingresso nella Lega 9 anni fa, ma il loro impatto in questi anni è stato completamente diverso.

super le bron — Ma nella gara 6 delle finali della Eastern Conference al TD Garden, Le Bron ha trovato la gara perfetta. Sontuosa la prestazione di James, una prova che verrà ricordata per anni: 45 punti, 15 rimbalzi e Celtics letteralmente asfaltati. Un 98-79 senza storia. Pierce, costretto in trincea difensiva dall’impressionante fuoco di fila di James (fino a quando i tre falli a carico lo hanno costretto a sedersi in panchina nel terzo quarto), ha invece vissuto una giornata da dimenticare. L’esperta ala piccola dei Celtics ha messo a segno 9 punti (con 4/18 dal campo) - con soli 2 punti e 1/ 4 dal campo nel primo tempo - con sei errori in altrettante conclusioni da tre punti e la partita per lui è finita prima del 31° minuto di gioco. Pierce ha trascorso gli ultimi 7:43 minuti in panchina, cercando forse di trovare i motivi di una prestazione così orribile in una serata decisiva per il futuro di Boston.

In gara-7 sarà lotta dura tra Miami e Boston. Afp

ultima chiamata — Pierce e i Celtics hanno ancora una partita a disposizione. Soltanto una, forse. Se la star di Oakland e i suoi compagni ripeteranno la prestazione offerta in gara 6, gara 7 rischia di sancire la definitiva conclusione del ciclo quinquennale dei Big Three di Boston, Pierce, Kevin Garnett, Ray Allen. Fa abbastanza riflettere il fatto che questo gruppo di campioni potrebbe aver disputato la sua ultima partita casalinga in una serata così particolare, con il pubblico del TD Garden, pronto a festeggiare il ritorno dei suoi Celtics in finale, ammutolito dallo show di Lebron James. Certo, i tifosi di Boston non hanno fatto mancare il loro incitamento, seppur tardivo, ai propri giocatori, un “Let’s go Celtics” che è sicuramente un segnale di fiducia in vista della sfida decisiva di Miami e che aiuterà Pierce e i suoi compagni a cercare di dimenticare gara 6 e a guardare subito avanti. Ma durante la lunga vigilia che precederà gara 7, per i Celtics sarà molto difficile scacciare i fantasmi interiori e concentrarsi esclusivamente su quel coro. “Onestamente, non possiamo chiedere di meglio” ha dichiarato Pierce. “Abbiamo ancora una partita da giocare e le nostre possibilità di disputare la finale sono intatte. In tutti questi anni, questa squadra ha sempre saputo esaltarsi nelle difficoltà, dunque per noi questa non è una situazione nuova. Abbiamo lottato tutto l’anno per arrivare fin qui, lo faremo anche in gara 7. Vincere è difficile, arrivare in finale è difficile. Sarà durissima”.

sveglia pierce — Che cosa può pretendere la gente? Innanzitutto qualcosa in più proprio da Paul Pierce. Se così non fosse, allo scarabocchio sulla lavagna bianca dello spogliatoio dei Celtics, “12.30 Flt. Pack for a week”, che ricorda ai giocatori l’orario di partenza del volo per Miami e consiglia loro di preparare i bagagli per una settimana, bisognerebbe aggiungere un altro piccolo promemoria: "Bring Fishin’ Poles”, portatevi anche le canne da pesca nel caso in cui le vacanze comincino in anticipo. Nessuno chiede a Paul Pierce di essere Lebron James, ma tutti gli chiedono di essere se stesso. Di essere quel giocatore che, a un minuto dalla fine di gara 5, ha risolto la partita segnando la tripla decisiva in faccia al Prescelto. Di giocare come sa, con quel suo stile di gioco apparentemente così lento e poco esplosivo che è invece un incubo per qualsiasi difensore. Di costruirsi e mettere a segno quei tiri a canestro, per lui così abituali, che non è riuscito a trovare nella sfortunata serata di giovedì. Pierce sta tirando con il 38,6% dal campo in questi playoff e con il 33,6% nella serie con Miami. Si è preso 113 conclusioni, segnando solo 107 punti. È andato 26 volte in lunetta, ma solo due volte durante gara 6. È sicuramente difficile andare alla conclusione e dare alla palla l’effetto voluto quando ti tremano le spalle, anche se sei un gigante e ti chiami Paul Pierce. Ma se la grande partenza di James in una serata per lui da fantascienza ha sicuramente contribuito ad abbattere il morale di Pierce, è forte il rischio che questa situazione possa ripetersi in gara 7.

LeBron James cercherà di ripetere la prestazione meravigliosa di gara-6. Afp

gigante lebron — In questa post-season, James ha letteralmente asfaltato giocatori del calibro di Carmelo Anthony e Danny Granger e ha tutta l’intenzione di fare lo stesso con l’ala dei Celtics per poi sfidare Kevin Durant in Finale. “Dobbiamo mettere Paul in condizione di prendersi dei tiri migliori”, ha dichiarato subito dopo la fine della partita Kenyon Dooling, guardia di riserva dei Celtics. “Dobbiamo lavorare meglio sui blocchi. Se Paul non riesce a prendersi le conclusioni che vorrebbe, dobbiamo essere noi a metterlo nelle condizioni di farlo”. “Pierce è stato fenomenale in questi playoff - ha proseguito Dooling -. Ovviamente puntiamo su di lui. Lui per primo sa che può essere molto più intraprendente e darci qualcosa in più in fase realizzativa. Può segnare in molti modi diversi; per questo vi dico di stare tranquilli, il vero Paul Pierce tornerà fin dalla prossima partita. Ha ancora molte cartucce da sparare e sono sicuro che non fallirà. Se riuscirà a prendersi le sue conclusioni, ci porterà in finale”. Doc Rivers, il coach dei Celtics, ha dichiarato: “Paul supererà questo momento difficile. Nei momenti decisivi c’è sempre stato, e gara 7 è la partita più importante dell’anno. Mi aspettavo una grande prestazione da parte sua, ma è incappato nella classica giornata storta. Nessun problema, si rifarà presto”.

re nudo — Forse ciò che ha fatto l’attuale MVP in gara 6 - tutti quei punti, quei tiri incredibili - è reale e non siamo di fronte all’ennesima riedizione della fiaba dei vestiti nuovi dell’imperatore nella carriera di James, dove spesso l’incantesimo, proprio come nel racconto di Andersen, si è spezzato sul più bello. Ma per il bene di Boston, per il bene dell’era dei Big Three, Pierce dovrà dare il massimo sabato sera: per capire se King James, il Re, è nudo o stavolta fa davvero sul serio.