Oklahoma e Boston show
Chicago e Miami distrutte
NEW YORK, 01 aprile 2012
Bryant affonda Golden State con 40 punti, Orlando senza Howard cede ai Nuggets. Thunder super grazie a Westbrook e Durant contro i Bulls, ancora senza Rose. La tripla doppia di Rondo regala ai Celtics la quinta vittoria consecutiva ai danni degli Heat
Oklahoma travolge Chicago nella sfida tra le due squadre con i migliori record della lega. Boston continua la sua marcia a spese di Miami. I Lakers resistono alla pioggia di tripla di Golden State per portare a casa una vittoria importante per conservare il vantaggio in classifica sui Clippers. Dwight Howard fuori per problemi alla schiena, a i Magic perdono terreno contro Denver (sempre senza Gallinari e non solo). Bene Indiana, che rimonta 10 punti a Houston e passa al supplementare, Portland batte Minnesota.
- Kevin Durant, 23 anni, candidato forte al premio di miglior giocatore della stagione. Ansa
Oklahoma City Thunder-Chicago Bulls 92-78
L’attesissima sfida tra le due squadre con il miglior record della Nba si trasforma in una passeggiata per Oklahoma City. I Thunder (40 vinte-12 perse) dominano i rimaneggiati Bulls (42-12) e mostrano un basket a tratti davvero spumeggiante. Splendida la prestazione della coppia Westbrook-Durant. Derrick Rose e’ costretto a saltare la sua 10ª gara consecutiva, i Bulls però anche senza il loro Mvp sono riusciti a mantenere un livello di produzione decisamente soddisfacente (14-5 il ruolino di marcia con Rose a fare da spettatore). Contro Russell Westbrook però la coppia Watson-Lucas, che si divide i minuti di Rose, deve pagare dazio. Westbrook e Durant partono a mille e la difesa di Chicago non sembra riuscire a trovare risposte. I due fenomeni di Oklahoma City segnano 18 dei primi 20 punti dei Thunder, che, grazie anche alla fisicità di Ibaka e Perkins, difendono con grande intensità. Kyle Korver e Carlos Boozer provano a rispondere nel finale della prima frazione. All’inizio del secondo quarto la tripla di Korver riavvicina i Thunder (27-25), i padroni di casa però piazzano un parziale di 10-1 , tornano al vantaggio in doppia cifra e si guadagnano gli applausi della caldissima Chesapeake Energy Arena. I Bulls limitano i danni ma vanno negli spogliatoi all’intervallo sotto 49-39 dopo aver tirato con un brutto 36% dal campo. Tanto per mettere le cose in chiaro, la truppa di Scott Brooks inizia la ripresa con il piede sull’acceleratore. Westbrook e Durant fanno quello che vogliono in attacco e Oklahoma City segna 20 dei primi 25 punti della frazione arrivando al +25 già a metà del terzo quarto. Per Chicago prendere un buon tiro contro l’energetica difesa di Oklahoma City diventa alquanto problematico. Nel finale di frazione Westbrook decidere di mettere il punto esclamativo sulla sua performance con una schiacciata da cinema. Dopo tre quarti il tabellone è impietoso con i Bulls e dice 80-51 Oklahoma City. Con il risultato oramai fuori discussione, l’ultimo periodo diventa accademia e i due allenatori danno spazio alle seconde linee. Chicago nel finale rende il punteggio un po’ meno severo ma la sostanza non cambia.
Oklahoma City: Westbrook 27 (9/16 da due, 1/2 da tre, 6/6 tiri liberi), Durant 26, Harden 11. Rimbalzi: Durant 10. Assist: Westbrook 5.
Chicago: Lucas 19 (2/7, 5/13), Korver 14, Gibson 10. Rimbalzi: Gibson 11. Assist: Korver 4, Lucas 4.
- Rajon Rondo, 26 anni, 5 triple doppie in stagione. Ansa
Boston Celtics-Miami Heat 91-72
I Celtics con grande personalità annientano gli Heat e conquistano il loro quinto successo consecutivo. Trascinata dal solito eccellente Rajon Rondo, che mette a referto la quinta tripla doppia della sua stagione (16 punti, 11 rimbalzi e 14 assist), Boston è travolgente nel periodo dopo la ripresa in cui surclassa Miami 31-12. Non c’e’ l’acciaccato Ray Allen, ma la truppa di Doc Rivers attraversa un ottimo momento e non vuole accampare scuse. I padroni di casa nei primi minuti si affidano alle penetrazioni di Rondo e trovano con facilità il canestro. Il playmaker di Boston firma 7 dei primi 9 punti dei Celtics. LeBron James e Dwyane Wade ci mettono un po’ a carburare e i padroni di casa arrivano al vantaggio in doppia cifra. Con l’ingresso di Shane Battier pero’ Miami trova equilibrio. Kevin Garnett e compagni allungano all’inizio del secondo quarto, toccando quota +11 ma gli Heat con i canestri di Wade e Battier mostrano segni di vita. Bastano un paio di palle perse da parte di Boston per innescare il letale contropiede di Miami che fa ritrovare fiducia agli ospiti. La squadra della Florida così segna 10 punti consecutivi e riprende i Celtics a meta’ della seconda frazione. LeBron James si rimbocca le maniche ma Brandon Bass mostra i muscoli sotto canestro e riporta in vantaggio Boston. La squadra di casa paga la flessione del secondo quarto ma riesce comunque a chiudere il primo tempo avanti 49-44. Gli Heat pero’ restano con la testa negli spogliatoi e fanno grande confusione in attacco nei primi minuti del terzo quarto. La squadra delle Florida fallisce 16 delle sue prime 19 conclusioni dal campo nel secondo tempo, Boston invece con le serpentine di Rondo scardina senza grossi problemi la difesa degli Heat. Pierce e Garnett permettono ai Celtics, che trovano anche la sorprendente difesa di Greg Stiemsma, di allungare. Gli ospiti sono nel pallone, attaccano a testa bassa ma senza nessuna disciplina, trovando così solamente tiri difficili. Boston cresce nel finale del terzo quarto e chiude ogni discorso toccando addirittura quota +29 all’inizio dell’ultima frazione. Gli Heat alzano bandiera bianca e gli allenatori svuotato le due panchine.
Boston: Pierce 23 (6/13, 2/4, 5/5 tl)), Bass 16, Rondo 16. Rimbalzi: Rondo 11. Assist: Rondo 14.
Miami: James 23 (11/20, 1/2 tl), Wade 15, Battier 11. Rimbalzi: Bosh 11. Assist: Bosh 4.
- Kobe Bryant, 40 punti contro Golden State. Ap
Los Angeles Lakers-Golden State Warriors 120-112
Dopo l'inizio da incubo nella gara contro gli Hornets, Kobe Bryant stavolta non fa fatica a trovare il canestro, ma la brutta notizia per i Lakers (33-20) è l'infortunio alla caviglia sinistra di Andrew Bynum dopo 10' (non rientrerà più). Nonostante l'assenza del suo centro titolare la squadra di casa domina a rimbalzo (50-29) ma deve comunque adeguarsi al ritmo molto alto che cercano di imporre i Warriors (20-31), che non essendo certo una squadra difensiva puntano a segnarne uno in più. L'operazione ha un suo senso grazie al 9/10 da tre punti combinato da Nate Robinson e Richard Jefferson uscendo dalla panchina, e proprio con le triple Golden State rientra nel finale. Thompson (2), Robinson (4) e Jefferson (2) ne mettono 8 nel solo ultimo periodo, tra qui quella del -3 realizzata dall'ex Spurs a 1'21 dalla fine (115-112) dopo che i Lakers avevano toccato il +15 sul finire del terzo periodo. Da tre, però, colpiscono anche i Lakers (10/19 di squadra): il tiro di Metta World Peace rimette due possessi di vantaggio per i Lakers a 68 secondi dalla sirena, poi chiude Sessions dopo gli errori di Thompson e Jefferson.
L.A. Lakers: Bryant 40 (13/25, 3/3, 5/7 tl), Gasol 26, Sessions 23. Rimbalzi: Gasol e Murphy 11. Assist: Sessions 9.
Golden State: Lee 27 (10/25, 7/8 tl), Thompson 18, Robinson 17, Jefferson 16, Wright 14, Jenkins 10. Rimbalzi: Lee 6. Assist: Lee e Robinson 7.
Orlando Magic-Denver Nuggets 101-104
Niente Dwight Howard per Orlando (32-21), che ritiene il centro di Dallas Brendan Haywood responsabile di un colpo intenzionale alla schiena di "Superman" (nell'ultima partita prima di questa) che ha obbligato l'uomo fanchigia dei Magic a rimanere fuori contro Denver (29-24). I Nuggets, dal canto loro, non avevano Gallinari, Fernandez e Chandler, ma ancora una volta un eccellente Ty Lawson. Gli ospiti sono partiti meglio, andando anche a +12 con Brewer a 8'04 dalla fine del secondo quarto (37-25) e son rimasti avanti praticamente per tutta la gara. Nel finale Redick completa un 2+1 per riportare i suoi a -2 (97-99 a 45 secondi dalla fine), ma il tiro di Lawson (che sfrutta l'accoppiamento difensivo con Anderson dopo un cambio) e i tiri liberi di Miller vanificano il tentativo di rimonta dei padroni di casa.
Orlando: Nelson 27 (9/13, 2/8, 3/4 tl), Anderson 20, Davis 18, Redick 15, Turkoglu 11. Rimbalzi: Davis 16. Assist: Nelson 5.
Denver: Lawson 25 (8/13, 2/3, 3/3 tl), Afflalo 22, Harrington 18, Miller 15. Rimbalzi: Faried 9. Assist: Lawson 9.
- Lee e Collison su una palla vagante. Ap
Houston Rockets-Indiana Pacers 102-104 dts
I Pacers (31-21) rimontano 10 punti nell'ultimo quarto in casa dei Rockets (28-25) e riescono a passare, confermandosi una squadra pericolosa. Gli ospiti si erano ritrovati sul 63-73 al 36' dopo un parziale di 6-0 chiuso dall'ex bolognese Earl Boykins, ma hanno rimontato prontamente con 4 punti a testa di Hansbrough e Barbosa ma soprattutto con le due triple consecutive di Granger (vantaggio Indiana 81-80 a 5'33 dalla fine). Indiana avrà anche il tiro della vittoria allo scadere, ma David West lo sbaglia. Poco male per gli ospiti, che iniziano bene il supplementare: 6-0 con il 2+1 di Paul George e un'altra tripla di Granger (101-95 a 2'02 dalla fine), ma i padroni di casa restano attaccati alla partita con la tripla di Dragic e 4 punti di Parsons (i primi due dopo una incredibile palla rubata sulla rimessa, 102-103 a 12 secondi dalla fine). Dopo l'1/2 ai liberi di Collison è ancora Parsons a cercare il tiro della vittoria, ma Granger glielo sporca assicurando la vittoria ai suoi.
Houston: Dragic 22 (5/8, 3/6, 3/4 tl), Lee 20, Parsons 14, Scola 13, Camby 10. Rimbalzi: Camby 9. Assist: Dragic 6.
Indiana: Granger 32 (5/12, 6/8, 4/4 tl), Hibbert 15, West 12, Collison 11, Barbosa 10. Rimbalzi: Hansbrough 10. Assist: Collison 7.
Portland Trail Blazers-Minnesota Timberwolves 119-106
Le solite assenze per i Timberwolves (25-29), ma la partita ha la sua dignità per il duello tra LaMarcus Aldridge e Kevin Love, entrambi schierati come centri. Gli ospiti sono stati avanti per l'ultima volta sulla tripla di Wayne Ellington (25-23 a 1'24 dalla fine del primo quarto), poi hanno dovuto inseguire. Portland ha cercato di scappare via nel terzo quarto con un parziale di 13-4 (con 9 punti di Batum) per il +13 a 3'56 dall'ultima pausa (81-68). Ellington segna 5 dei primi 7 punti dei suoi nell'ultimo quarto per riportare sotto Minnesota (94-87 a 9'21 dalla fine), ma un nuovo parziale di 11-2 chiuso da Jamal Crawford mette anticipatamente fine alla contesa (105-89 a 6'18 dalla sirena).
Portland: Aldridge 26 (10/17, 6/6 tl), Batum 24, Matthews 18, Hickson 15, Crawford 12, Felton 10. Rimbalzi: Hickson 9. Assist: Felton 11.
Minnesota: Love 26 (6/10, 1/6, 11/12 tl), Williams e Ridnour 21, Ellington 12. Rimbalzi: Love 9. Assist: Ridnour 6.
Pietro Scibetta© RIPRODUZIONE RISERVATA
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