Tim Duncan, 36 anni, leggenda degli Spurs. Epa

San Antonio fa valere la lunghezza del proprio roster per tenere a distanza Indiana e cogliere un'altra vittoria, mantenendo alta la pressione nella lotta per la leadership della Western Conference.
Quinta vittoria consecutiva per i Clippers, i Knicks approfittano del k.o. di Milwaukee e fanno un passo verso i playoff. Perdono però Jeremy Lin che deve operarsi al ginocchio sinistro e fermarsi per 6 settimane. Una risonanza magnetica ha evidenziato una lesione al menisco che rende necessario il ricorso a un intervento. Lin si opererà nei prossimi giorni e avrà bisogno poi di un mese e mezzo per recuperare. Non potrà, quindi, tornare in campo nella regular season che termina il 26 aprile.

San Antonio Spurs-Indiana Pacers 112-103
Altra doppia-doppia per Tim Duncan, che negli ultimi due mesi ha decisamente alzato il livello del suo rendimento, e nelle ultime tre gare ha fatto registrare 22.3 punti e 10 rimbalzi di media a dispetto dei 36 anni. Gli Spurs (36-14) portano a casa un'altra bella vittoria contro una squadra da playoff. Indiana (30-21) non riesce a prendersi un singolo vantaggio e finisce a -21 con 1'50 da giocare prima dell'intervallo (Duncan per il 62-41). Nella seconda metà del match i padroni di casa non dilagano ma gestiscono, senza tremare mai anche perché i panchinari producono 52 punti, dando ragione sempre a Duncan quando dice che questa è la versione degli Spurs più profonda in cui lui abbia mai giocato.
San Antonio: Duncan 23 (7/16, 9/9 tl), Parker e Ginobili 18, Neal 11, Splitter 10. Rimbalzi: Duncan 11. Assist: Parker e Ginobili 5.
Indiana: George 18 (7/8, 1/3, 1/1 tl), Granger 18 (6/10, 1/3, 3/4 tl), West e Hibbert 15, Hansbrough 12. Rimbalzi: Hibbert e Hill 7. Assist: Hill 6.

Los Angeles Clippers-Utah Jazz 105-96
Quinta vittoria consecutiva per i Clippers (31-21), in ripresa, costruita già dal primo quarto con una mira eccellente dalla distanza. Chris Paul e compagni, infatti, tirano a meraviglia nella prima frazione (chiudono con 6/8 da fuori) e costruiscono il +16 al 12' (38-22). L'unica vera preoccupazione della partita arriva quando Paul sembra infortunarsi al gomito sinistro con 7'39 da giocare nella penultima frazione, con i Jazz (27-26) in rimonta (64-59 in quel momento, con Millsap e Jefferson autori di 8 e 6 punti per aprire il terzo quarto), ma il dolore è passeggero. I Clippers tornano in pieno controllo (sempre Paul per i tiri liberi del 101-88 a 2'42 dalla fine), inutili le ultime triple di C.J. Miles.
L.A. Clippers: Paul 26 (8/11, 2/3, 4/5 tl), Griffin 24, Foye 17, Young 13. Rimbalzi: Jordan 10. Assist: Griffin, Foye e Paul 6.
Utah: Jefferson 26 (13/22), Millsap 18, Hayward 14, Miles 13. Rimbalzi: Millsap 9. Assist: Harris 6.

Chris Paul, play dei Los Angeles Clippers. Epa

Philadelphia 76ers-Atlanta Hawks 95-90
I 76ers (29-23) non mollano, e riescono a prendersi una vittoria importantissima non solo per continuare a lottare con i Celtics per il titolo divisionale ma anche per tenere lontani i Knicks. Atlanta (31-23), reduce proprio dalla vittoria su New York, conduce di 4 dopo 36' (66-62) con il tiro allo scadere di Joe Johnson, ma nell'ultimo quarto il protagonista si chiama Elton Brand. Il lungo mette 8 dei primi 11 punti dei suoi e sorpassa (73-72 a 7'58 dalla fine), poi con le triple di Holiday e Iguodala i padroni di casa cercano l'allungo (83-77 a 5'07 dalla fine). Atlanta non molla, si riporta a -2 con la tripla di Marvin Williams (88-86 a 1'47 dalla sirena), ma Brand e Turner riescono a mettere di nuovo due possessi di differenza (Phila entra nell'ultimo minuto avanti 92-87). Williams e Joe Johnson sbagliano da fuori per il -2, i tiri liberi di Meeks con 10 secondi da giocare suonano come una sentenza (94-87).
Philadelphia: Brand 25 (10/12, 5/6 tl), Iguodala 18, Turner 13, Meeks 12. Rimbalzi: Brand 10. Assist: Holiday 6.
Atlanta: Smith 34 (11/17, 1/1, 9/11 tl), J. Johnson 15, Hinrich, Teague e Green 8. Rimbalzi: Smith 9. Assist: Hinrich 6.

NY Knicks-Cleveland Cavaliers 91-75
Mentre sono arrivate delle certezze circa l'infortunio al ginocchio sinistro di Jeremy Lin (starà fuori per sei settimane), i Knicks (27-26) continuano a vincere e fare passi verso i playoff. Adesso è decisamente la squadra di Anthony (manca anche Stoudemire, ricordiamo) e ci si mette anche J.R. Smith, che ha la possibilità di colmare i vuoi offensivi creati dagli infortuni. Non una serata magica per i tiratori (entrambe le squadre sotto il 40% dal campo e sotto il 69% ai liberi). Senza Kyrie Irving e con Donald Sloan in quintetto non può essere la stessa cosa per i Cavs (17-33), che nel quarto periodo cedono proprio a Smith (12 punti nel periodo, inclusi quelli in contropiede per il +13 (87-74) con 2'29 da giocare, dopo che Samuels aveva tenuto i suoi ancora a -4 con 8'10 sul cronometro (70-66).
New York: Smith 20 (5/8, 3/7, 1/2 tl), Anthony 19, Chandler 14, Shumpert 10. Rimbalzi: Chandler 12. Assist: Davis 5.
Cleveland: Jamison 13 (4/13, 1/2, 2/5 tl), Gee 12, Parker e Sloan 10. Rimbalzi: Jamison e Sloan 7. Assist: Sloan 4.

Lotta fra Carmelo Anthony e Antawn Jamison. Epa

Milwaukee Bucks-Memphis Grizzlies 95-99
Altra partita molto importante per i playoff, sia per i Bucks (24-28) che per i Grizzlies (28-22). Dopo questo risultato i padroni di casa non sono ancora tagliati fuori, ma di certo la rincorsa ai Knicks inizia a farsi complicata. Non basta la solita energia di Ilyasova, non basta nemmeno il talento di Jennings, autore di alcune giocate davvero di lusso, anche perché Monta Ellis stecca clamorosamente (8 con 2/12 in 35'). La partita cambia nel terzo quarto, con un 14-0 che porta gli ospiti avanti 70-62 a 3' dall'ultima pausa. I Grizzlies (senza Mike Conley e con Jeremy Pargo in quintetto) hanno il miglior Mayo della stagione, ed è lui che mette prima la tripla del +12 a 3'48 dalla fine (93-81) e poi i tiri liberi della sicurezza (4/4 negli ultimi 15 secondi).
Milwaukee: Jennings 24 (7/10, 2/9, 4/4 tl), Ilyasova e Gooden 20, Dunleavy 10. Rimbalzi: Ilyasova 16. Assist: Ellis 5.
Memphis: Mayo 24 (4/12, 2/3, 10/10 tl), Gay 17, Gasol e Randolph 13, Speights e Pondexter 10. Rimbalzi: Gasol 15. Assist: Mayo 3.

Sacramento Kings-New Jersey Nets 99-111
Partita di interesse relativo tra Kings (18-34) e Nets (19-35), tra due formazioni ormai tagliate fuori da ogni discorso playoff. La differenza l'hanno fatta le triple: 3/17 in totale per i padroni di casa, il solo Anthony Morrow ne segna il doppio, e per la quinta volta in carriera chiude una partita con almeno 6 triple messe a segno. Ne segna 3 nel solo terzo periodo, l'ultima pure con il fallo subito per il 91-74 a 26 secondi dall'ultima pausa. Nel finale i Kings si riportano a -7 con un parziale di 10-0 (95-102 firmato Garcia), ma Deron Williams risponde con 4 punti per riportare immediatamente i suoi in doppia cifra di vantaggio.
Sacramento: Evans 23 (9/13, 0/2, 5/6 tl), Cousins 14, Thornton 13, Thomas 11, Thompson 10. Rimbalzi: Thompson 10. Assist: Thomas 6.
New Jersey: Morrow 24 (2/6, 6/11, 2/3 tl), D. Williams 19, Wallace 18, Humphries 14, Petro 12. Rimbalzi: Humphries 12. Assist: D. Williams 15.

Detroit Pistons-Charlotte Bobcats 110-107 dts
Quando Gerald Henderson ha segnato il layup del +11 a 1'47 dalla fine del terzo quarto (75-64) i Bobcats (7-43) devono aver pensato addirittura di poter vincere. Ma siccome sono i Bobcats (sempre senza Maggette), appunto, finisce che perdono. Le triple messe a segno da Brandon Knight (2) e Will Bynum negli ultimi 110 secondi producono la parità a 97 e quindi il supplementare. A decidere è la precisione dei Pistons (19-33) dalla lunetta: Monroe, Bynum e Prince fanno 5/6 negli ultimi 19 secondi, ed è fatta. Detroit era sempre senza Gordon e Stuckey.
Detroit: Prince 24 (11/21, 2/2 tl), Jerebko 18, Bynum 17, Monroe 16, Knight 12. Rimbalzi: Prince e Monroe 9. Assist: Prince 4.
Charlotte: Mullens 20 (7/11, 1/3, 3/3 tl), Williams 17, Augustin 16, Henderson 13, Biyombo e Thomas 10. Rimbalzi: Mullens 9. Assist: Augustin 10.