Anthony Davis dei Wildcats festeggia la vittoria su Louisville. Afp

Saranno Kentucky e Kansas a giocarsi, alle 3.23 della notte italiana tra lunedì e martedì, il titolo del basket Ncaa. I Wildcats hanno superato non senza fatica Louisville grazie allo show di Anthony Davis. I Jayhawks hanno superato in rimonta Ohio State.

Kentucky Wildcats-Louisville Cardinals 69-61 Anthony Davis, il lungo che a giugno diventerà la prima scelta assoluta al draft Nba, porta Kentucky in finale. Ma per guadagnarsi la sfida per il titolo (la prima per la scuola dal 1998) i Wildcats hanno dovuto lottare, e parecchio, contro Louisville, college rivale avanti solo dopo aver segnato il primo canestro della gara ma capace di tenere testa alla favoritissima banda di coach John Calipari. Ma contro un talento come Davis c’è poco da fare: devastante in attacco, insuperabile in difesa, la matricola di Chicago pronta al grande balzo tra i pro’ è stata l’anima di Kentucky anche nei momenti difficili, agitando tentacoli per le sue 5 stoppate, caricando i compagni con schiacciate spettacolari e belle giocate che gli consentono le sue mani educate da guardia (è cresciuto 20 centimetri negli ultimi due anni di liceo, ora è alto 2,08m). Ma Louisville non si è fatta intimorire, nemmeno dal 5/17 dal campo dei primi 12’, e ha lottato soprattutto a rimbalzo (16-5 il conto di quelli offensivi), chiudendo però col 34,8% dal campo concedendo il 57,1% ai Wildcats. Kentucky prende in mano la gara da subito, prima coi punti dei piccoli Teague e Lamb, poi con quelli di Davis che valgono il 16-6. Louisville fatica, anche perché il cervello Siva non connette, tira male ma resta agganciata e nel finale si riprende, tornando sotto fino a 31-28 a 1’30” dal riposo (ma negli spogliatoi torna in svantaggio 35-27). Kentucky piazza un 10-1 in avvio di ripresa con Davis e Miller e a 16’14” dalla fine vola sul +13 (45-32). Ma Louisville ancora non si arrende: sfrutta l’apatia degli altri due assi di Kentucky, Terrence Jones e Michael Kidd-Gilchrist (15 punti in due, in stagione complessivamente viaggiano a 24,6 di media), e ritrova Siva in tempo per chiudere un 17-4 che vale il 49 pari a 9’12” dalla fine. La banda di Pitino comincia ad accarezzare il sogno di sorprendere la squadra più forte del paese (con tanto talento nel roster che per qualcuno potrebbe battere Washington o Charlotte in Nba) ma Kentucky reagisce di rabbia, prima con Kidd-Gilchrist e poi con Miller per chiudere un 11-1 che vale il 60-51 con 4’25” da giocare. Louisville ci prova ancora, aggrappata a Siva, ma Kidd-Gilchrist si ricorda di avere abbastanza talento da essere considerato una delle potenziali prime 5 scelte al draft Nba e sigilla la vittoria di Kentucky.
Kentucky: Davis 18 (7/8 da due, 4/6 tiri liberi), Miller 13, Lamb 10. Rimbalzi: Davis 14. Assist: Teague 5.
Louisville: Siva 11 (3/9, 1/2, 2/2 tl), Behanan 10, R. Smith 9, Blackshear 9. Rimbalzi: Dieng 10. Assist: Siva 3, R. Smith 3.

Travis Releford e Thomas Robinson, assi di Kansas. Reuters

Kansas Jayhawks-Ohio State Buckeyes 64-62
La rimonta. Kansas torna a giocarsi il titolo dopo 4 anni facendo fuori Ohio State dopo aver fatto cullare ai Buckeyes il sogno finalissima fino a 2’48” dalla fine. I ragazzi di Bill Self erano finiti sotto di 13 punti nel primo tempo, chiuso tirando col 36,7% dal campo e con ben 9 palle perse. Eppure non si sono arresi, hanno lottato fino alla fine e trascinati da Travis Robinson (che pure aveva iniziato la gara tirando 1/6 dal campo) hanno conquistato il match per il titolo con un secondo tempo fantastico, in cui hanno tirato col 53,8% vincendo 23-15 la sfida a rimbalzo. Il crollo di Ohio State è stato totale dopo aver chiuso il primo tempo avanti di 9 punti (34-25): i Buckeyes hanno sbagliato 25 tiri su 33 dopo il riposo, con il faro Jared Sullinger (talento destinato all’Nba a giugno) limitato a 2/11, troppo poco per non causare guai. Eppure i Buckeyes avevano fatto tutte le mosse giuste per costruire la loro impresa, spezzando grazie alla precisione di Buford (8 punti e 3/3 al tiro nel primo tempo) l’equilibrio iniziale con un parziale di 14-4 chiuso da Thomas col canestro del 26-13 a 6’10” dal riposo. I Buckeyes fanno male da fuori (5/9), con Sullinger che non brilla ma si rende utile (7 punti e 5 rimbalzi al 20’) e Craft che prova ad orchestrare il gioco. Kansas intanto ritrova Robinson e trasforma il -13 (32-19) a 1’34” dalla fine nel 34-25 con cui le due squadre vanno negli spogliatoi. Ma l’inerzia ormai è cambiata: Kansas impatta sul 38 con Johnson a 14’06” dalla fine, Ohio State riparte con Craft e Sullinger e i Jayhawks devono di nuovo inseguire, ma stavolta non lasciano scappare gli avversari e a 2’48” sorpassano sul 56-55 con Releford, ultima firma su un 7-0 che gli uomini di Self mettono insieme anche grazie a 4 errori al tiro degli avversari. I Buckeyes provano a reagire, ma Kansas risponde subito e con 6 punti consecutivi si ritrova avanti 62-59 con 1’13” da giocare. Ohio State riesce ad accorciare solo a 9” dalla fine (62-61) e poi inizia il gioco dei falli. Taylor si scrolla di dosso la pressione e fa 2/2 in lunetta, Craft ne infila solo uno a 2”8 dalla fine (sbagliando apposta per tentare di acchiappare un rimbalzo offensivo, ma gli arbitri lo puniscono) e la festa di Kansas può cominciare.
Kansas: Robinson 19 (8/18, 3/6 tl), Releford 15, Johnson 13. Rimbalzi: Johnson 10. Assist: Taylor 9.
Ohio State: Buford 19 (3/5, 3/5, 4/4 tl), Sullinger 13, Craft 11. Rimbalzi: Sullinger 11. Assist: Craft 3.