Basket, Serie A: Milano travolge Pesaro, Venezia si arrende a Trento
Dopo le vittorie di Cant¨´ e Cremona il sabato e di Avellino nell’anticipo delle 12, si ¨¨ completata la diciannovesima giornata di Serie A. Da gioved¨¬ il campionato lascia spazio alla Final Eight di Coppa Italia.
Torino-Sassari 102-83
Al PalaVela, contro Sassari, arriva la seconda vittoria consecutiva per la Fiat Torino (non succedeva da ottobre, con i successi contro Trieste e Reggio). La migliore Auxilium della stagione supera la Dinamo senza alcuna fatica, trascinata da un superlativo Moore 20 punti per lui (6/6 da 3) e dal miglior McAdoo visto sinora a Torino. Avvio di partita divertente e con ritmi altissimi, Torino precisissima dall’arco con Moore e Hobson (75% alla fine dei primi 10) tenta subito la fuga (13-4 dopo 3’), la Dinamo risponde bene con Carter, Cooley e McGee e riesce a rimanere a galla (22-17 a 2’ dalla fine della prima frazione). Sul finale di quarto la nuova accelerata di Torino, chiude i primi 10’ sul 33-20. Nella seconda decina ancora tanta Fiat che con McAdoo tocca a met¨¤ frazione il massimo vantaggio (48-29). Ancora una volta, per¨°, Sassari ¨¨ brava a sfruttare ogni occasione e ad impedire la fuga dei padroni di casa, con la prima met¨¤ di partita che termina 57-46. Nella ripresa il secondo antisportivo manda Wilson sotto la doccia prima dei tempi, ma l’espulsione del numero 0 sembra fortificare ulteriormente Torino che tocca il nuovo massimo vantaggio sul finale della terza frazione (81-60). Nell’ultimo quarto Torino non deve far altro che portare a casa i due punti (fondamentali per la lotta salvezza) gi¨¤ ampiamente acquisiti. Nel finale applausi per capitan Poeta che raggiunge quota 1000 assist, diventando il terzo assistman tra i giocatori in attivit¨¤ nel campionato di Serie A. (Salvatore Macheda)
Trieste-Varese 96-104
Brusco stop casalingo per l’Alma che interrompe la sua rincorsa ai play-off cedendo due punti preziosi a Varese. Openjobmetis annunciata in crisi ma capace di giocare una partita quasi perfetta sul parquet dell’Allianz Dome. Un quarto e mezzo in equilibrio poi ¨¨ fuga lombarda con la formazione di Caja brava a colpire dalla distanza con incredibile precisione. I tiri da tre punti nel primo tempo (12/17 con il 71%) scavano un solco che Trieste non riesce pi¨´ a recuperare. E a vincere una partita che avrebbe voluto dedicare a Manuel Bortuzzo, il nuotatore rimasto paralizzato dopo una sparatoria a Roma e omaggiato con una M sulle maglie. Trieste senza Strautins e con Da Ros in quintetto al posto di Peric, Varese con Moore, Avramovic, Scrubb, Archie e Cain. Dragic accende l’Allianz Dome con due triple che fissano l’iniziale 8-2 triestino, poi ¨¨ predominio ospite con Archie e Avramovic a firmare il sorpasso sul 10-13. Dalmasson prova a correggere la sua Alma cambiando i lunghi (Peric per Da Ros, Mosley per Knox) ma sono Moore e Scrubb a imperversare e a spingere sul 14-21 la loro squadra. Trieste attacca il ferro e trova canestri ad alta percentuale con Wright e Mosley, Varese continua a colpire dalla distanza. Al festival del tiro da tre (6/10) si iscrivono anche Ferrero e Salumu che consentono alla formazione di Caja di chiudere avanti 24-27primo quarto. La mano di Sanders, otto punti in un bruciante avvio di secondo parziale, per il 38-35 Alma poi ¨¨ capitan Ferrero (4/4 nelle triple con uno stratosferico 12/17 di squadra) a portare Varese al massimo vantaggio, 50-61, siglato proprio sulla sirena da una magia di Moore. Alma da battaglia in un avvio di secondo tempo nel quale la formazione di Dalmasson prova ad alzare l’intensit¨¤ della sua difesa. Trieste resta aggrappata alla partita ma non riesce a ridurre in maniera significativo un passivo che Varese, con freddo cinismo, non solo mantiene ma addirittura incrementa quando Moore e Salumu, lasciati colpevolmente soli sul perimetro, infilano le triple del 63-78. Ferraro (21 punti, 3/4 da due, 5/5 da tre) per il massimo vantaggio ospite sul 65-85. Ultimo quarto di pura gestione ospite con Varese che abbassa sensibilmente il ritmo del match ma ¨¨ brava a non far accendere l’Alma. Trieste ci mette tanto orgoglio ed ¨¨ brava quantomeno a tentare fino alla fine trascinata dalla spinta degli oltre seimila tifosi assiepati sugli spalti dell’Allianz Dome. La rimonta si ferma sul 92-97 a 1’32” dalla sirena finale poi Salumu e Moore chiudono il match.(Lorenzo Gatto)
Milano-Pesaro 111-74
Prosegue facilmente la corsa dell’AX Milano che, nonostante la assenze (out James, Gudaitis, Tarczewski e Kuzmisnkas) liquida gi¨¤ nel primo tempo la pratica Pesaro. Un Nunnally irreale in avvio (16 punti in 5 minuti) e Jerrells scavano il solco nel quarto di avvio chiudendo a quota 111 con sei uomini in doppia cifra. Nella ripresa sono Fontecchio e Della Valle a dilatare oltre i 40 pnti il margine dei campioni d’Italia. Per la Vuelle buona prova di Murray, top scorer a quota 20 con 7 rimbalzi. Quintetto rivoluzionato in avvio, per le varie emergenze, di Milano, subito Nunnally mette la sua firma sul primo parziale milanese, 7-2. Calda anche la mano di Jerrells che, con l’ex Avellino, dilata gi¨¤ il margine dei campioni d’Italia, 21-7. Zanotti e Blackmon provano a mettere in partita i marchigiani, due canestri in transizione di Murray sigillano il meno 9, 23-14. Iniziano le rotazioni in casa milanese, l’energia di Fontecchio (due schiacciate filate) ed in incursione di Della Valle regalano il massimo vantaggio all’Olimpia, 37-20. Si iscrive alla sagra della tripla anche il rientrante Nedovic, ¨¨ un’autentica cavalcata della capolista che vola sino a pi¨´ 26 ancora con Fontecchio, Pesaro ai limiti del KO tecnico all’intervallo, 59-28. Dopo la pausa lunga prosegue la passerella dei campioni d’Italia, Nunnally e Fontecchio imperversano con nuovi siluri dal perimetro, 68-34. Esperimenti tra i padroni di casa nella gestione dei possessi offensivi affidati, con profitto anche a Della Valle. Sale sino a pi¨´ 44 il margine dell’AX che straripa con anche Burns a referto in doppia cifra. Pesaro evita l’ulteriore tracollo affidandosi alle iniziative personali di Murray, Mccree e Blackmon. Nel finale ampio spazio alle seconde linee milanesi con la gioia del primo canestro in serie A per il giovanissimo De Capitani. (Marco Taminelli)
Venezia-Trento 77-81 d.t.s.
L’Aquila espugna il Taliercio, ma deve vincere la partita due volte. Avanti di 24 punti (30-54) a met¨¤ del terzo quarto, la Dolomiti ha subito la rabbiosa reazione dell’Umana che ha conquistato l’over-time con Watt a un decimo dalla sirena (73-73), poi nel prolungamento sono stati decisivi i liberi e il magistrale Craft. Umana incapace di entrare in partita e di scardinare le difese di Trento. Primo quarto dominato dall’Aquila con Venezia incapace di attaccare con idee chiare, palle perse a raffica. Tre minuti in equilibrio (8-7), poi l‘Umana evapora nella met¨¤ campo trentina, rimanendo all’asciutto per quasi 5’ con la Dolomiti Energia che scappa (8-18). Umana anche a -12 (10-22), prima della tripla di De Nicolao (13-22). Valutazione: 6-31 alla prima sirena e 7 palle perse dalla squadra di De Raffaele. Biligha fa meglio di Vidmar e Watt sotto canestro, come De Nicolao in cabina di regia, ma l’Umana non “vede” quasi mai il canstro. Le percentuali dell’Umana rimangono modeste, Hogue e Marble spingono gli orogranata a -13 (15-28), ma non ¨¨ finita, ancora Marble e Mian dal perimetro: la Reyer sprofonda (18-38), poi anche a -22 (22-44). Palle vaganti e rimbalzi sono tutti degli uomini di Buscaglia. Due quarti “allucinanti” della Reyer (23-44), che chiude con 11 palle perse a met¨¤ gara, Trento tira 18 volte pi¨´ dell’Umana (40-22) e domina a rimbalzo (27-16). Venezia sempre al palo al tiro, anche al ritorno sul parquet (25-49), poi la fiammata Stone-Daye (30-49), che rianima il Taliercio. La Dolomiti non consente mai all’Umana di rientrare veramente in partita, Forray ¨¨ mortifero dall’angolo (38-58). De Raffaele si gioca anche la carta Cerella per alzare l’intensit¨¤ difensiva, ma ¨¨ in attacco che l’Umana non fa male a Trento. Umana che lotta, sbuffa e risale (44-58) sulla tripla dell’ex Olimpia. Il match si riaccende (46-59) con il break orogranata (da 30-54 a 46-59). Trento cala vistosamente, Umana che risale con il quintetto italiano e Daye (57-65), ma c’¨¨ lui, il “professor” Craft (57-70) con 5 punti di fila. La rimonta dell’Umana ¨¨ rabbiosa, Trento cede di schianto, l’instant replay sul -2 (71-73) porta la rimessa ai padroni di casa con Watt che infila il pareggio (73-73) sulla sirena. Over-time con Trento che scappa dalla lunetta (73-78), Watt ¨¨ l’ultimo cedere con due canestri di fila (77-78), poi Craft, partita magistrale (22 punti, 4 assist, ma anche 12 rimbalzi), decide il derby con la tripla decisiva a 8” dalla fine. (Michele Contessa)
Brindisi-Pistoia 80-70
Brindisi vince la sua quinta partita consecutiva (sesta nelle ultime sette) battendo una modesta Pistoia, capace di opporre resistenza solo per 18’. L’inizio di gara dei padroni di casa ¨¨ davvero terribile. Il primo canestro arriva dopo quasi 4’ di digiuno con un 0/7 al tiro e 2 palle perse. Tocca a Brown (assoluto protagonista della serata) togliere le ragnatele al canestro di Brindisi, capace da quel momento di piazzare un parziale di 9-2 per tornare a condurre (6’, 9-6) con un solo possesso di vantaggio. Pistoia prova a restare aggrappata alla partita ma con tanta fatica. Le sei palle perse dei toscani aggiunte a delle percentuali inguardabili, permettono a Brindisi di organizzare il primo tentativo di fuga (9’, 18-12), sospinta dall’energia di Brown a quota 13 ad un minuto dalla fine del primo quarto. Rush prima cancella lo zero nella casella tiro da tre poi consolida il massimo vantaggio con una schiacciata (13’, 27-19). Al 15’ si vive uno dei momenti topici del match. Krubally commette il terzo fallo e nell’azione successiva, gli arbitri sanzionano un tecnico a Ramagli per proteste. L’Happy casa vola alla doppia cifra di vantaggio (33-23). Pistoia, per¨°, non molla ricucendo il divario e sfruttando un piccolo passaggio a vuoto dei brindisini (18’, 33-30). La strigliata di Vitucci sveglia i suoi che tornano a macinare gioco e punti come un treno: Brown con 8 punti consecutivi ¨¨ incontenibile. Brindisi torna in quota con 15 punti di vantaggio all’intervallo lungo (46-31). L’emorragia difensiva dei toscani non si ferma. Al rientro in campo, 5 punti in fila di Chappel regalano a Brindisi il +20 (51-31). Un vantaggio che i padroni di casa riescono a gestire e dilatare al +25, senza affanni (36’, 80-55). (Giuseppe Mazzone)
Gasport
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