Dopo i successi di Varese e Biella negli anticipi, si è completato il programma dell'ottava giornata di Serie A. Bologna ha riposato.

Travis Diener, 29 anni, viaggia a 15,2 punti a partita. Ciam/Cast

Banco di Sardegna Sassari-Tercas Teramo 91-73
Teramo, incerottata, non riesce a reggere l’urto della Dinamo che vince facile al PalaSerradimigni. Gli Special Olympics graditi ospiti al palazzetto. Cerella a ringhiare sull’ex Drake Diener, Hunter contende e vince la prima palla a due a Brandon Brawn. Il centro biancoblu per il 5-2, Amoroso con quattro punti tiene Teramo in scia, mentre è battaglia sotto le plance. Antisportivo ad Hunter, 0/2 di Brandon Brown, Drake Diener prende per mano i suoi (tripla del 19-13): il primo tempo si chiude sul 21-15. Rotazioni ampie, i biancorossi sprecano un contropiede fatto, Hunter per un gioco da tre punti che vale il 27-18. Il parziale è di 11-0, il tecnico ad Hunter risveglia Dee Brown che con tre punti fa il 32-21, manda Sacchetti al minuto. Il lampo dai 6.75 di Hosley scrive il +14, è zona biancorossa che Travis Diener e Hosley battono senza patemi dalla lunga (45-27), Brandon Brown lotta ma “Terminator 2” dalla distanza è una sentenza. All’intervallo lungo è 52-32. Amoroso sfonda in attacco, dopo 2’ di digiuno la Dinamo va a segno dalla lunga prima con TD12 poi con Vanuzzo: sul 58-34 Teramo è al buio. Sassari sul velluto, Travis Diener può rifiatare in panca, alley-oop di Hosley, il vantaggio Dinamo viaggia sui 30 punti e l’ultimo sipario si apre sul 77-48. Ultimi 10’ solo per la differenza canestri. Fiammate tramane (79-54, 85-61), Sassari a chiudere in controllo: 91-73. (Giovanni Dessole)
Sassari: Hunter 16, Hosley 15, Vanuzzo 14
Teramo: Borisov 16, D. Brown 12, Cerella 12

Marco Mordente, 32 anni, nuovo acquisto di Roma. Ciam/Cast

Acea Roma-Bennet-Cantù 91-74
Prima registra la difesa, poi spegne l’attacco di Cantù. E dopo un inizio in equilibrio, la Virtus allunga nel secondo quarto, dilaga nel terzo e controlla nel finale i tentativi di rimonta della Bennet, ingabbiata dalla tattica di Lardo, limitata dalle assenze di Scekic e Micov e in serata decisamente no al tiro. Risultato: 91-74 per Roma. L’effetto Mordente si fa sentire nel finale del primo quarto. L’esordio in maglia Acea del capitano della nazionale a 2’32’’ dalla sirena apre il primo mini-break di Roma, +5 (18-13), grazie alla tripla dell’ultimo innesto di casa Virtus, seguito dal primo canestro della gara di Slokar. Danni limitati, per Cantù, da 4 punti in sequenza di Lighty, spedito di corsa in campo da Trinchieri. E’ nel secondo quarto, però, che l’Acea cambia passo. E dopo aver costretto la Bennet ai suoi ritmi nei primi 10 minuti, vola sul +17 (37-20) con un parziale da incubo per Cantù di 15-0, firmato a quattro mani da Djedovic e Tucker, prima di andare al riposo avanti di 14 sul 45-31. Al rientro è ancora solo Acea. Roma controlla, poi dilaga sull’asse Tucker-Dasic fino al +24 (60-36) del nuovo massimo vantaggio, replicato in apertura di ultimo quarto (65-41) da una tripla di capitan Tonolli. (Antonio Pitoni)
Roma: Tucker 19, Datome 17, Djedovic 16
Cantù: Mazzarino 18, Markoishvili 15, Cinciarini e Ortner 10

Andre Smith ha steso Milano con 32 punti e 13 rimbalzi. Ciam/Cast

Pepsi Caserta-EA7 Milano 91-80
dal nostro inviato Mario Canfora
Dopo Siena, Caserta stende con pieno merito anche Milano, irriconoscibile soprattutto nella seconda parte del match. Senza Hairston (alle prese col riacutizzarsi dell’infiammazione al tendine d’Achille della gamba sinistra, neppure a referto) l’Emporio trova subito l'ispirato Mancinelli, che con Nicholas offre punti e pericolosità offensiva. Ma Caserta, pur senza tiro da tre (3/12 al riposo lungo), tiene botta perché Collins e Rose sono irrefrenabili, mentre Smith è il solito fattore (8 punti e 9 rimbalzi al 20’). Gallinari entra per la prima volta a -2’18" del primo quarto, su di lui si piazza subito Righetti che lo tiene abbastanza bene, ma il talento del milanese prenderà poi il sopravvento. Caserta trova pure 5 punti di vantaggio (33-28 al 16’) prima dell’8-1 (34-36) dell’Olimpia in coincidenza del ritorno in campo del quintetto iniziale. Un grande canestro del Gallo fissa il 40-44 del riposo. Il terzo quarto è quello della rimonta della Pepsi che parte con tre triple di fila (Righetti, Rose, Smith), va sopra di 3 (49-46) e capitalizza poi con cinque punti il doppio tecnico fischiato da Lamonica a Nicholas (quarto e quinto fallo) e Scariolo per proteste. Una tripla dello scatenato Collins (anche 9 assist) sulla sirena della terza frazione fissa il 67-61. Sei punti di vantaggio che si allungheranno nei successivi cinque minuti fino a 15 (82-67) con due triple di fila di un immenso Smith (32 punti, 13 rimbalzi, 36 di valutazione). Milano è alla frutta, una schiacciata di Gallinari sul ferro segna la resa. E Caserta, così, chiude in totale scioltezza.
Caserta: Smith 32, Collins 15, Rose 14
Milano: Mancinelli 24, Gallinari 16, Nicholas 15

Rimantas Kaukenas dolorante dopo l'infortunio. Ciam/Cast

Vanoli Cremona-Montepaschi Siena 66-102
Siena riscatta la sconfitta di Eurolega con l’Unics Kazan, ma Cremona verrà ricordata decisamente come una trasferta amara dalla Montepaschi. A 1’33” dalla fine del secondo quarto, infatti, i senesi hanno perso Kaukenas per un brutto infortunio al ginocchio sinistro, lo stesso che nella stagione 2007-2008 lo tenne fuori 5 mesi. E, a detta di Minucci nell’intervallo, le sensazioni a caldo non sono tanto diverse. La partita Siena l’ha dominata, vincendola per k.o. tecnico dopo la fiera resistenza della Vanoli nei primi 15’. Wafer, con un orecchio all’Nba e promesse di grandi gesta sui social network, dopo il primo jumper verrà disinnescato dalla marcatura faccia a faccia di Moss. La Montepaschi è andata a strappi, ma tanto le è bastato per prendere l’inerzia: il primo di 12-0 con le triple di Lavrinovic (2-12 al 3’), il secondo di 11-0, con tanto post basso di Andersen e Kaukenas (16-28 all’8’). Caja ha provato a resistere cavalcando la zona, efficace per mascherare i limiti difensivi e togliere la transizione a McCalebb e compagni, 11 perse in 20’: con un buon frangente di Tabu il rientro della Vanoli si è spinto fino al 35-41 del 18’, apice della gara di Cremona, schienata dal 9-0 frutto del pressing a tutto campo ma reso amaro dal k.o. di Kaukenas (35-50 al 20’). La ripresa è stata pura accademia: McCalebb ha presto alzato le marce del gioco senese, David Andersen si è confermato incontenibile per i lunghi di Cremona. Raggiunto il +23 (49-72 al 28’) nel terzo quarto, la Montepaschi non si è fermata, dilagando fino al +36 finale con cinque giocatori in doppia cifra. Tra cui Kaukenas e la sua preoccupante maschera di sofferenza all’uscita. (Michele Talamazzi)
Cremona: Wafer 12, Cinciarini 12, Tabu 10, Perkovic 10
Siena: Andersen 19, McCalebb 13, Aradori 12

Mustafa Shakur, 27 anni, 23,5 punti in due gare di A. Ciam/Cast

Novipiù Casale Monferrato-Fabi Montegranaro 87-82
Casale vince anche la sua prima partita in casa in Serie A. Montegranaro perde la sesta in fila. Ma entrambe le squadre sono in crescita. Un match giocato di fronte a George Karl, padre di Coby e leggendario allenatore Nba, attualmente coach di Danilo Gallinari a Denver. La partita inizia con un primo quarto scintillante di Casale. Montegranaro cerca di reggere l’urto con Ivanov. Casale (con Martinoni) bombarda da fuori: 5 su 5 dall’arco per il 31-19 del 10’. Nella seconda frazione l’intensità cala. Casale sullo slancio fino al +19 (42-23) del 13’. Montegranaro trova finalmente punti dai suoi esterni. Zorovski entra in partita. Nasce un 12-2 per i marchigiani che riporta gli ospiti sotto la doppia cifra (-8 sul 48-36) al 18’. Match al riposo sul 50-40. La Fabi si spinge due volte fino al -6: Ivanov (23’ 56-50) e McNeal (25’ 58-52) nella terza frazione. Crespi prova con la difesa a zona per rallentare la Fabi. Tanti errori in attacco. Janning e Shakur respingono. Al 30’ tabellone sul 68-59. Casale prova a mettere la parola fine con l’allungo del 77-68 a metà frazione. Ma sull’altro lato del campo McNeal e Brunner sono in crescita. Temple trova una fondamentale tripla per l’82-76. L’ultimo minuto è ad alta tensione. Canestro valido per Brunner, 2 su e ai liberi di Temple. Karl getta l’ultimo possesso marchigiano a -25”. Temple stavolta è impreciso dalla lunetta. L’ultimo di Brunner serve solo per il punteggio. Malaventura fa 1/2. Ma basta così. (Maurizio Neri)
Casale Monferrato: Shakur 17, Chiotti 16, Temple 14
Montegranaro: Ivanov 25, Brunner 17, McNeal 12

La festa di Avellino, salita al secondo posto in classifica. Ciam/Cast

Scavolini Pesaro-Sidigas Avellino 72-82
Dopo due sconfitte, la Sidigas ritrova il feeling con la vittoria a Pesaro, terreno già violato un anno fa. Il successo vale il secondo posto e condanna Pesaro al secondo k.o. interno. L’inizio è caratterizzato dalle stoppate (e dai canestri) di Cusin e dalle triple di Green. Gli ex di turno sono scatenati, assieme a Marques si mette in mostra anche Ron Slay. Eppure Pesaro non aveva iniziato male (9-3 al 4’), ma la zona match up proposta da Vitucci ha creato molti grattacapi alla Vuelle, che da fuori non ha avuto mira. Il sorpasso esterno si è materializzato al 7’ (11-13), poi è stato un costante allungo. Super Johnson è il mattatore e sigla il 29-38 al 19’, la Scavolini è scentrata in attacco. Avellino gioca meglio e sale sul 40-52 al 25’, con l’ennesimo tiro pesante dello scatenato Slay, migliore in campo. Pesaro piazza un parziale di 12-2 e torna a contatto (52-54 al 29’), grazie all’intero gruppo. La Vuelle è sempre a inseguire e un problema che la perseguita sono i tiri liberi: il 58% alla fine pesa. Mangiando un punto alla volta, con pazienza, i biancorossi si portano a -1 (65-66) al 36’, con Cavaliero (uscito alla distanza) che piazza la tripla del sorpasso un minuto più tardi (68-66). Avellino arranca , è 69-66 senza Johnson, che ha commesso il quinto fallo. E’ una battaglia, e proprio quando i lupi sembrano sulle ginocchia trovano la forza di centrare il break di 9-0 (69-75) che li conduce al successo. Game over. (Camilla Cataldo)
Pesaro: Cavaliero 15, Hackett 11, White 10, Lydeka 10
Avellino: Slay 24, Johnson 18, Spinelli 15