Si è giocata la 6ª giornata di Eurolega: l'EA7 Milano perde in casa del Maccabi Tel Aviv, Cantù s'arrende in Francia contro Nancy.

Coach Sergio Scariolo con Omar Cook. Afp

MACCABI TEL AVIV-MILANO 85-76
dal nostro inviato Massimo Oriani
Arriva un’altra sconfitta per Milano, battuta a Tel Aviv dal Maccabi 85-76. Una partita che ha visto l’EA7 sotto pesantemente nel primo tempo ma capace di lottare e riaprire il match nella ripresa, risalendo da -15 a -2. Il dominio a rimbalzo offensivo degli israeliani fa la differenza alla fine: 16 contro i 22 complessivi di Milano. Ma, soprattutto, uno Schorstanitis che ricorda a tutti perché lo chiamavano Baby Shaq: 28 punti (22 nel 1° tempo), con 9/12 dal campo, 10/12 dalla lunetta, 6 rimbalzi e 8 falli subiti. Semplicemente devastante. Il cammino in coppa per si fa sempre più complicato.

PRIMO TEMPO — In avvio Milano sbaglia buoni tiri, come le capita spesso ultimamente, mentre il Maccabi perde malamente tre palloni, prima di trovare Schortsanitis che segna i primi 7 punti degli israeliani (due su assist clamoroso di Farmar). L’allungo arriva sul 14-9 con due liberi dell’ex avellinese Smith. Entra Gallo ma Eliyahu è bravo a negarli il pallone, mentre Baby Shaq esce a 2’ dalla sirena con 12 punti. I primi due di Olyahon danno il +9 al Maccabi (21-12). Ohayon ed Eliyahu in avvio di 2° periodo firmano il +15 interno (29-14), rientra Sofo e torna a far male a Milano. Scariolo, dopo Bourousis e Radosevic, prova a limitarlo con Rocca, ma non cambia nulla. Il greco-camerunese arriva a 17 punti prima di rifiatare in panchina a 5’ dalla pausa. L’EA7 resta in partita grazie agli 8 punti di Hairston (39-28 a -4’30”). Gallo carica di falli gli avversari (7 subiti alla pausa) e la sua tripla riporta l’Olimpia a -8 (39-31) ma il Maccabi risponde immediatamente con un 8-0 (47-31 a 2’ dalla pausa) con 7 punti di Farmar, che fa male. Gallinari (l’unico dell’EA7 ad andare in lunetta nei primi 20’) ora è immarcabile (13 all’intervallo) anche se è una tripla del Mancio a dare il -12 a Milano. Un errore imperdonabile con rimessa israeliana a 2 decimi dal riposo lascia un facile alley oop a Sofo, che chiude il 1° tempo con 22 punti (10/12 ai liberi grazie ai 7 falli subiti), a soli 3 dal suo massimo in carriera in Eurolega. Il Maccabi è sopra di 14 (52-38) tirando col 57% da due e il 50 da tre. La valutazione complessiva è di 70-30 per i padroni di casa.

Danilo Gallinari lotta sotto canestro. Ansa

LA RIPRESA — E’ tutta un’altra Milano quella che apre la ripresa con un 10-0 “collettivo” (segnano Cook, Gallo, Fotsis e Hairston) che la rimette in partita (52-48). Non lascia che Sofo prenda palla in post basso, difende forte sugli esterni senza sbilanciarsi e in attacco trova finlamente punti facili dal perimetro. Adesso è partita vera e l’EA7 se la gioca alla pari. Purtroppo un paio di distrazioni a rimbalzo concedono secondi tiri al Maccabi che resta avanti (63-58) ma sente ormai il fiato di Milano sul collo. L’Armani ha la palla del pareggio sul 63-60 ma Mancinelli la perde malamente. Al 30’ il Maccabi è a +5 (67-62). L’inizio del 4° periodo trova però l’Olimpia ancora molle a rimbalzo. In una sola azione il Maccabi ne prende tre in fila e alla fine Farmar punisce l’EA7. Sono quasi tutti della guardia dei Nets i punti del 7-2 con cui gli israeliani aprono l’ultimo quarto e tornano a +10 in 2’ (74-64). Arriva il 4° fallo di Sofo (-5’) ma l’EA7 ora pasticcia in attacco e non accorcia (76-66 a -4’30”). Ma arrivano 5 punti in fila del Gallo (76-71 a -3’20”) a riaprire i giochi. Farmar e Cook si scambiano triple in un momento entusiasmante del match (79-74 a -2’30”). Due liberi di Hendrix fanno 81-74 a -2’17”. Hairston forza in entrata e si fa stoppare, Farmar non trova la retina dai 6.75 ma poi tocca a Fotsis beccarsi una stoppata sul tiro da tre. Nelle due azioni decisive la palla non arriva mai nelle mani del Gallo, che Blu non ha una chance al mondo di fermare… Un canestro sulla sirena dei 24” di Smith è il chiodo nella bara di Milano (83-74 a -51”). L’antisportivo di Langford a -24” riapre una porticina per l’Olimpia ma incredibilmente Gallinari fa 0/2 dalla lunetta. Finisce 85-76 con canestro di Farmar sulla sirena.

Maccabi: Schorstanitis 28, Farmar 21, Eliyahu 8
Milano: Gallinari 24, Fotsis 15, Cook, Hairston 12.

Coach Trinchieri in panchina a Nancy. Afp

NANCY-CANTU' 76-75
di Pietro Scibetta
Finisce in maniera bizzarra, con un possesso giocato dai brianzoli per il semplice -1 anziché tentare una tripla per andare al supplementare. Cantù finisce quindi per accontentarsi di una sconfitta col minore dei margini possibili, che salva abbondantemente la differenza canestri nei confronti dei francesi (battuti 80-69 a Desio nella gara di andata), ma c’erano i margini per portare a casa una partita che sarebbe stata importante per mantenersi in vetta al girone A.

BUONA PARTENZA — I canturini hanno iniziato bene la serata (avanti rapidamente 18-9 con l’impulso di Leunen e Markoishvili), ma i padroni di casa sono rientrati soprattutto grazie ad Amagou (8 punti a cavallo dei primi due quarti per il sorpasso 21-20 all’11’, 6/8 dal campo in 28’ per lui), avendo un Nicolas Batum piuttosto spento (4 punti, 5 rimbalzi e 5 perse in 33’). La gara sembra spezzarsi sul finire del secondo quarto: i francesi producono un parziale di 11-1 chiuso da 5 punti consecutivi di John Linehan per il 45-33 di metà gara, mentre Cantù esibisce una difesa certamente non all’altezza delle proprie abitudini, scardinata anche dalla velocità del piccolissimo veterano del Nancy. Dopo l’intervallo sembra cambiare tutto: parzialone di 12-0 ospite con 8 punti di Vlado Micov, sempre fondamentale per innescare Cantù, e parità a 7’07 dall’ultima pausa con la tripla dell’ex giocatore di Vitoria (45-45). Nancy rimette la testa avanti approfittando di un paio di possessi mal gestiti dalla squadra di Trinchieri, ma dopo il nuovo +6 firmato da Samnick (51-45 a 4’35 dalla fine del terzo quarto) arriva un super parziale per gli ospiti, iniziato dalla tripla di Leunen e concluso da Markoishvili (7 punti in 3’) per il vantaggio Bennet 64-56 a 9’40 dalla fine.

Jamal Shuler controllato da Gianluca Basile. Afp

BLACK OUT — Quando Cantù sembrava in controllo, però, s’è spenta: il tiro da fuori non entra più (sul ferro i primi 7 tentativi da 3 nell’ultimo periodo), Linehan e Shuler battono troppo facilmente i difensori dal palleggio, e proprio quest’ultimo segna il 74-68 a 1’42 dalla fine. Poi, l’epilogo: Leunen (che chiude con 7/20 al tiro) segna 5 punti consecutivi e riporta i suoi a -1 con la tripla del 74-73 a 10 secondi dalla fine. Poi il fallo rapido e i liberi di Shuler per il momentaneo +3 francese. E quindi, anziché tentare il pareggio, una “comoda” sconfitta di 1 certificata dall’appoggio di Leunen da sotto. Peccato, perché questa partita sa di vittoria buttata.

Nancy: Amagou 18, Shuler 12, Samnick 11
Cantù: Leunen 18, Micov 14, Basile 10.