Quarta giornata di Eurolega con Milano impegnata a Kaunas e Cantù a Madrid. Domani completa il programma delle italiane la sfida tra Siena e i francesi dello Chalon.

Zalgiris Kaunas-EA7 Milano 92-87
Milano non riesce ad interrompere il momento negativo perdendo la terza partita consecutiva (92-87) in casa dello Zalgiris, pur mostrando netti segni di ripresa. L’EA7 lotta, va avanti di 10, risponde alla rimonta dei lituani, ma difende male nel finale, fallendo poi con Langford la tripla che sarebbe valsa l’overtime. Milano parte forte e si trova subito a +7 (6-13) con un Langford in serata di grazie. Lo Zalgiris sfida l’EA7 pressandola ma lasciando troppo spazio sugli scarichi. Dall’angolo piovono triple incontrastate e, come è accaduto sempre in questo avvio di stagione, se Milano le mette la partita prende la piega giusta. Un buon Hairston e 3 punti in fila di Hendrix in avvio di 2° periodo guidano gli ospiti al massimo vantaggio (20-30). Fotsis (8 punti nel 2° quarto) tiene a distanza i lituani, che però trovano punti da un super Lafayette (15 alla pausa) e dall’inatteso Kuzminskas (7) che ricuciono lo strappo (47-51 all’intervallo). L’EA7 rientra negli spogliatoi con 10/17 da due e 8/16 da tre concedendo però a sua volta molto allo Zalgiris (11/18 e 5/9). In avvio di ripresa i biancoverdi piazzano subito un 8-0 che vale il primo vantaggio dopo il 6-5 in avvio. Il sorpasso è opera dell’ex Jaaber (55-54), i primi punti della sua partita dopo che anche l’ex senese Kaukenas si era sbloccato con una tripla. Lo Zalgiris è costretto a togliere Darius Lavrinovic con 4 falli a carico al 23’. La chiave è la marcatura di Jaaber su Langford (0/2 nel 3° quarto). Il parziale diventa pesante per Milano (20-7) che si trova a -7 (72-65) dopo un periodo da 3/10 da due e con sole tre triple tentate (2 a segno), sintomo di una difesa lituana che ha fatto gli aggiustamenti necessari per contenere gli avversari. Ma la reazione dell’Olimpia è notevole: bastano 3’ dell’ultimo quarto per riportarsi avanti con i primi sprazzi di Bourousis, due triple di Gentile, e ancora Hairston (78-80 a 5’30” dalla fine). Lo Zalgiris replica con un 5-0 figlio di un antisportivo fischiato a Gentile e con Jaaber torna a +5 (87-82 a -3’). Milano ha più volte la palla per pareggiare nei secondi finali grazie a 3 rimbalzi offensivi consecutivi (per l’1/4 ai liberi) ma (dopo che Melli aveva fallito la tripla del sorpasso) Langford la perde banalmente lasciandosela sfuggire in mezzo alle gambe quando mancano 31” alla sirena sull’89-87. Milano decide di far fallo (ne deve spendere 3 non essendo in bonus) e manda in lunetta Kstistof Lavrinovic a -20”: uno su due e 90-87. Langford però a 5” dalla fine fallisce una buona tripla che sarebbe valsa il pari. Dalla lunetta Lafayette chiude i conti. (dal nostro inviato Massimo Oriani)
Kaunas: Lafayette 17, Jaaber 11, Lavrinovic 10
Milano: Langford 24, Hairston 21, Fotsis 11, Gentile 11

Real Madrid-Mapooro Cantù 80-66
Disco rosso per Cantù sul campo del Real Madrid. Gli spagnoli si impongono con autorità per 80-66 contro la squadra di Trinchieri e mantengono il primo posto nel gruppo A, mentre i brianzoli dovranno cercare l’impresa giovedì prossimo contro il Fenerbahce di Simone Pianigiani e poi fare bottino sul campo dell’Olimpia Lubiana per rilanciare le loro quotazioni in chiave Top 15. Troppo netto il divario fisico tra le Merengues e la Mapooro (41-30 a rimbalzo); in una serata in cui l’attacco gira troppo spesso a vuoto (40% dal campo e 17 perse) ai brianzoli non bastano l’energia e la sfrontatezza di Aradori e Brooks per tenere il passo di un Real ricchissimo di opzioni offensive (5 in doppia cifra). L’inizio di Cantù è disastroso con Cusin che spende 2 falli in 52” e il Real che vola sul 10-0 con i muscoli di Begic (7/13 da 2 e 10 rimbalzi), mentre gli ospiti impiegano oltre 4’ per rompere il ghiaccio con Aradori. Poi la Mapooro stringe la difesa a protezione dell’area colorata (1/7 da 3 per gli spagnoli nei primi 10’) e risale progressivamente la china (16-9 al 7’) fino al 18-17 del 12’ grazie ad una tripla di Markoishvili. Ma due dardi consecutivi dell’ex teramano Jaycee Carroll rilanciano la fuga dei padroni di casa (28-17 al 15); Cantù regge l’urto fino al 30-24 del 16’, ma la fisicità della difesa di casa costringe troppo spesso gli ospiti a girare al largo dal ferro (gelido 26% da 2 a metà gara). A cavallo di secondo e terzo quarto il Real piazza un 15-2 tutto muscoli e contropiede volando sul 45-26 del 23’; poi Cantù ha un sussulto guidato dal tonico Aradori e prova quantomeno a reggere l’urto (45-33 al 24’) con due triple di Mazzarino e Smith a fermare una nuova emorragia (61-48 al 29’). Ma il match resta saldamente nelle mani della squadra di Laso per tutto il quarto periodo. (Giuseppe Sciascia)
Madrid: Begic 17, Fernandez e Mirotic 14
Cantù: Aradori 18, Leunen e Brooks 13