Dentro la festa della Fortitudo, tornata in A dopo 10 anni e tre playoff di A-2 finiti male (volendo, esiste una parallelo con la Effe dell’epopea Seragnoli che vinse il primo scudetto alla 4a finale), dedicata alla squadra e al coach Antimo Martino, anche il club merita applausi. Perch¨¦ la propriet¨¤, insediata nel 2013 nella serie B Dilettanti, con giocatori di categoria e un pubblico diviso dalla diaspora seguita alla retrocessione (da una parte gli Eagles, emanazione della sciagurata gestione Sacrati; dall’altra la Biancobl¨´ della meteora Romagnoli), ha riunito il tifo e bonificato tutte le pendenze col passato. Con l’attuale dirigenza ¨¨ iniziato un percorso di rinascita sportiva, suggellato da due promozioni, che ha riportato la Fortitudo nel massimo campionato. Tra i sei cavalieri che avviarono l’impresa (nel tempo, qualcuno si ¨¨ sfilato), quello rimasto sempre il prima fila ¨¨ il presidente Christian Pavani, per tutti il punto di riferimento del club. Bolognese, 48 anni, Pavani domenica si ¨¨ goduto la giornata che aspettava da sei anni.
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Basket, il ritorno in A della Fortitudo: "Quattro milioni per ricominciare"
Dopo la promozione, parla il presidente Pavani: “Nel 2013 il club era nullo e il tifo spaccato. La risalita ¨¨ il sogno che si avvera”
Quanto sono profonde le sue radici fortitudine?
?Non sono nato con la passione per il basket. Ho giocato al calcio e nella vita ho sempre fatto il manager occupandomi di radio e tv private. Solo nel 1998, l’anno dei famosi 10 derby e della rissa in Eurolega, mi sono avvicinato alla Fortitudo. Dopo non l’ho pi¨´ mollata. Ho vissuto dal vivo i due scudetti, tanti campioni e sofferto il declino del club come tutti i tifosi. Ma nel 2013 si ¨¨ riaccesa la scintilla: tre cari amici, di cui nomino solo i nomi: Gianluca, Giancarlo e Paolo, mi spinsero ad occuparmi della Fortitudo?.
Come ¨¨ stato l’approccio?
?Allora non esisteva nulla, abbiamo trovato macerie, occorreva ricostruire tutto. C’era una tifoseria da pacificare e da ascoltare, la Fossa dei Leoni (il covo storico degli ultras) legata agli Eagles e tanta gente delusa e rassegnata. Perci¨° sostengo che il ritorno in A non ¨¨ arrivato battendo Ferrara ma viene da molto lontano. Era un sogno, mio e di tutto il popolo della Effe, che domenica ¨¨ diventato realt¨¤?.
Lei ¨¨ presidente dal luglio 2017. La struttura societaria ¨¨ cambiata nel tempo?
?Di recente ¨¨ nato un organo di controllo e di indirizzo. Si tratta della Fondazione Fortitudo, il vero proprietario del club. Il presidente ¨¨ Roberto Melloni, con lui c’¨¨ Gianluca Muratori, entrambi hanno iniziato con me questa avventura. Poi altri due soci che preferiscono non apparire, ma ¨¨ tutto molto trasparente.I bilanci sono sani, i pagamenti tutti puntuali. Io sono il presidente della societ¨¤ sportiva. Mi occupo a tempo pieno dell’attivit¨¤ del club. Del mercato e della squadra invece si occupano il giemme Marco Carraretto (sei scudetti in campo con Siena) e il coach Antimo Martino. Io non entro nelle dinamiche tecniche?.
Promozione fa rima con programmazione?
?S¨¬ l’abbiamo progettata puntando su giocatori di qualit¨¤ ed esperienza. E anche con l’allenatore, per quanto fosse alla prima esperienza su una panchina importante, siamo andati a colpo sicuro prendendo Martino, un professionista competente, preparato ed entusiasta. Ma questo ¨¨ il successo di tutti: dalla segreteria allo spogliatoio. E dietro c’¨¨ la spinta di una tifoseria immensa, oltre 5300 spettatori di media con 4800 abbonati?.
Con la Serie A la Fortitudo farete nuove scelte strategiche?
?Non posso anticipare come sar¨¤ la squadra, credo che il nucleo vincente vada preservato ma agli innesti e i correttivi penseranno Marco e Antimo. Intanto, per il graduare al meglio il passaggio amministrativo e gestionale al professionismo, stiamo definendo un rapporto di consulenza con Valentino Renzi (ex manager di Serie A e presidente di Legabasket) che entrer¨¤ anche in organigramma con compiti futuri?.
Ha gi¨¤ in mente l’impegno economico?
?Quest’anno abbiamo messo a budget 2.9 milioni per tutta l’attivit¨¤, per l’anno prossimo saranno 4. Vogliamo fare una A senza eccessi, mirata alle nostre risorse ed esigenze. Saremo umili ma anche ambiziosi. Per il primo anno punteremo a salvarci e consolidarci con giocatori funzionali che sappiano lottare per la maglia con lo spirito che da sempre accompagna la storia della Fortitudo. Il nostro simbolo ¨¨ l’Aquila. Oggi posso dire che l’Aquila biancobl¨´ ¨¨ tornata a volare?.
Ci pensa al derby con la Virtus?
?E’ una sfida di grande fascino che vale doppio. Ma non basta vincere il derby per salvarsi?.
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