Rally del Giappone, il mondiale termina con una tripletta Toyota

Evans amministra la leadership e conquista la vittoria nell’ultima gara dell’anno davanti a Ogier e Rovanpera. ? il primo successo delle Yaris sulle strade di casa. Deciso l’ultimo titolo: Kajetanowicz iridato in Wrc 2 Challenger

Signori, si chiude. La stagione 2023 del WRC termina ancora una volta nel segno delle Toyota GR Yaris Rally1, con Elfyn Evans che trionfa sulle difficili strade del rally del Giappone davanti a Sébastien Ogier ed a un appagato Kalle Rovanpera. La Toyota fa il vuoto anche nella gara di casa dopo la beffa dello scorso anno, con ben quattro vetture nelle prime cinque posizioni. La rimonta di Takamoto Katsuta gli frutta infatti un ottimo quinto posto finale, anche se la delusione per il tempo perso dopo l’incidente della tappa di venerdì si è fatta sentire sulla pedana d’arrivo. Epilogo stagionale perfetto per le Yaris che si confermano le auto da battere nel Mondiale Rally. Difficile ipotizzare un avvicendamento in vetta, almeno per ora.

IL RISCATTO DI LAPPI

L’unico a riuscire ad inserirsi tra le Toyota nella gara giapponese è Esa-Pekka Lappi con la sua Hyundai i20 N Rally1. Dopo i disastri del Cile e del Central Europe, sulle strade nipponiche Lappi è veramente “rinato” cogliendo diversi ottimi tempi ed alla fine conquistando un quarto posto tutt’altro che disprezzabile. Esa-Pekka ha voluto ripagare così la fiducia che la Hyundai gli ha concesso anche per il 2024, sia pure come pilota “part-time”. Per il costruttore coreano comunque la gara è nata male a causa degli incidenti di venerdì, che hanno eliminato subito Dani Sordo ed arretrato nelle retrovie Thierry Neuville. Il belga è riuscito comunque a prendersi un’ultima soddisfazione vincendo la Power Stage finale di Asahi Kougen e rimontando fino al tredicesimo posto finale, ma l’amarezza per questa ennesima occasione sprecata è tanta.

TANAK SALUTA M-SPORT COL SESTO POSTO

L’unica Ford Puma Rally1 M-Sport al traguardo è quella di Ott Tanak, che conclude sesto l’ennesima gara “ad handicap”. L’estone, in procinto di ritornare con la Hyundai nel 2024, ha fatto quello che ha potuto ma la Puma non è in grado di tenere il ritmo delle Yaris e delle i20. Per il team di Malcolm Wilson si prospettano tempi duri: perso il pilota di punta, a guidare le Ford il prossimo anno saranno alcuni nuovi talenti ancora da definire. Un nome certo pare quello di Oliver Solberg, che scalpita per esordire su una Rally1, e forse anche Adrien Fourmaux tornerà in pianta stabile nel Wrc con una vettura dell’Ovale Blu malgrado la poco fortunata performance giapponese.

KAJETANOWICZ SI RISCATTA

In WRC 2 netta vittoria per un fantastico Andreas Mikkelsen che alla fine porta la sua Skoda Fabia RS Rally2 al settimo posto assoluto, legittimando la conquista del titolo di categoria. Alle sue spalle, sia nell’Assoluta che in classifica di classe, le Fabia di Nikolay Gryazin e di Kajetan Kajetanowicz. Quest’ultimo, oltre ad intascare due punti in classifica assoluta, porta a casa anche l’ultimo titolo ancora da assegnare, quello WRC 2 Challenger. “Kajto” si riscatta con gli interessi per la delusione dello scorso anno, quando si giocò il titolo Wrc 2 in un incidente che distrusse la sua Skoda. Delusione per Grégoire Munster che con la sua Ford Fiesta Rally2 ufficiale attacca con troppa decisione danneggiando la sua auto nella diciottesima speciale, venendo quindi “fermato” precauzionalmente al successivo parco assistenza due prove più tardi. Nessuna sorpresa in WRC Masters Cup con un grande Osamu Fukunaga vincitore ed ottimo undicesimo assoluto con la Skoda Fabia Rally2 Evo. A completare il podio di classe sono Eamonn Boland con la Citro?n C3 Rally2 e Miguel Diaz Aboitiz che nonostante l’incidente nella Super Speciale del venerdì riesce a portare a casa il “bronzo” di classe con la sua Skoda.

HIROKI ARAI, CHE IMPRESA

Non ci sono parole infine per definire la straordinaria impresa di Hiroki Arai. Il nipponico è il primo pilota al volante di una Rally4 a centrare la zona punti assoluta nel Mondiale Rally con uno splendido decimo posto assoluto al volante della sua Peugeot 208. Dopo lo stop di Munster, Arai ha amministrato la importante posizione fino alla pedana d’arrivo portando a termine una impresa che sarà difficilissima da ripetere nel futuro. Ben peggio è andata al padre Toshihiro che ha dovuto fermarsi per il ripetersi dei problemi alla sua Subaru Wrx. Un weekend difficile per i veterani giapponesi, alla luce del ritiro della Yaris Rally2 di Norihiko Katsuta già nella tappa del venerdì. La corsa giapponese è stata comunque “dura per tutti”, basti pensare che su ventotto vetture classificate, ben nove hanno dovuto fare ricorso al Super Rally, complici anche le precarie condizioni meteo che hanno reso estremamente insidiose le strade dei distretti di Aichi e Gifu. La temuta neve prevista per domenica non si è fortunatamente presentata, consentendo un epilogo tutto sommato regolare.

APPUNTAMENTO A MONTECARLO

Si chiude così la stagione 2023 del WRC, ma per i big del campionato non ci sarà molto tempo per riposare: l’ultimo weekend di Gennaio si torna in campo con il Rally di Montecarlo, che da alcuni anni è tornato ad essere “Opening” per eccellenza del Mondiale anche se con il quartier generale spostato a Gap. Con il “dream team” Tanak-Neuville la Hyundai è pronta a rilanciare la caccia alle Yaris…