Roma festeggia i 60 anni della Jaguar pi¨´ iconica, con un evento a Villa Wolkonsky e all'Acquedotto Romano Polo Club
Una due giorni di incontri a Roma celebra il sessantesimo anniversario di una delle icone dell¡¯automobilismo, la Jaguar E-Type, presentata nel marzo del 1961 al Salone dell'automobile di Ginevra. Un compleanno che il Jaguar Drivers¡¯ club d¡¯Italia, rappresentanza ufficiale del pi¨´ antico e prestigioso sodalizio Jaguar nel Regno Unito, festeggia con un cocktail a Villa Wolkonsky, residenza dell¡¯ambasciatore inglese Jill Morris, nel pomeriggio del 14 maggio, e una giornata, molto british, il 15 maggio sui prati dell¡¯Acquedotto Romano Polo Club.
JAGUAR E-TYPE LA RIVOLUZIONE
¡ª ?Quando usc¨¬, Enzo Ferrari la defin¨¬ ¡°l'auto pi¨´ bella del mondo¡±: con le sue forme eleganti, uscite dalla matita dell¡¯ingegnere aeronautico e designer automobilistico Malcom Sayer, ¨¨ considerata nel mondo a tutti gli effetti un¡¯opera d¡¯arte, tanto da essersi guadagnata uno spazio prestigioso al Moma, il celebre museo di arte moderna di New York. Fu una vettura che rivoluzion¨° notevolmente i canoni estetici dell¡¯epoca e mise in discussione lo stesso concetto di ¡°auto sportiva¡±. Telaio monoscocca, quattro freni a disco, sospensioni posteriori indipendenti, velocissima -raggiungeva i 240 km/h- e con una eccezionale aerodinamica. Il modello venne presentato per la prima volta alla stampa al Restaurant du Parc des Eaux Vives, a Ginevra, il 15 marzo 1961, e tale fu l'accoglienza da parte della stampa ed il clamore per la prova su strada che Sir William Lyons, il fondatore di Jaguar, ordin¨° al suo capo-collaudatore Norman Dewis di partire da Coventry e, viaggiando di notte, portare ad un'altra E-type a Ginevra. Il debutto del modello fu in versione coup¨¦ - nel linguaggio Jaguar si definiva Fhc o Fixed Head Coup¨¦, mentre la roadster - Ots o Open Two Seater- arriv¨° un mese dopo al Salone dell'automobile di New York.
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COMPLEANNO IN AMBASCIATA
¡ª ?Il ricevimento in ambasciata organizzato dal Jaguar Drivers¡¯ club d¡¯Italia, rappresentante tricolore del sodalizio costituito nel Regno Unito nel 1956, festegger¨¤ i possessori italiani di quel modello cos¨¬ all¡¯avanguardia da essere preferito da Steve McQueen, Tony Curtis, George Best, George Harrison, Elton John. Per non parlare della versione nera di Diabolik, contrapposta a quella bianca di Eva Kant. ¡°Diabolik al volante della sua potente Jaguar lanciata a 200 km all¡¯ora riesce a passare prima che la polizia chiuda tutte le strade¡±: cos¨¬ recitava la didascalia che accompagnava la prima apparizione della Jaguar E-Type in un¡¯avventura del criminale pi¨´ geniale e audace del mondo dei fumetti, nell¡¯albo numero 2 del febbraio 1963. Inizialmente la casa britannica diffid¨° gli autori dal nominare la marca dell¡¯auto in quanto temeva una pubblicit¨¤ negativa, ma col tempo se ne fece una ragione.
LA JAGUAR E-TYPE ROSA
¡ª ?In Italia rimane celebre la Jaguar E Type FHC 4.2 di Rita Pavone che, all¡¯apice del successo nel 1966, ne volle una tutta rosa. Le Jaguar erano amatissime fra i protagonisti italiani del jet set in quegli anni: giravano per Roma con le Jaguar E-Type anche Little Tony - prima di passare alle Ferrari - cos¨¬ come Gina Lollobrigida e Tomas Miliam. ¡° Verso la fine degli Anni ¡®90 venne nella nostra officina Jaguar il marito di Rita Pavone, Teddy Reno, che aveva deciso di inviarci per un restauro conservativo, la famosa Jaguat E-Type - racconta Mario Bardelli, della Bardelli engineering di Roma,in attivit¨¤ dal 1957. ¡°Ci fu per¨° una sorpresa, perch¨¦ dalla bisarca proveniente dalla Svizzera scese un Jaguar E-Type rossa - continua Bardelli - probabilmente invecchiando Rita aveva messo giudizio e restituito al modello il suo colore originale; detto tra noi, rosa era inguardabile!¡±
UNA GIORNATA DEDICATA ALLE AUTO INGLESI
¡ª ?L¡¯incontro di sabato 15 maggio all¡¯Acquedotto Romano Polo Club organizzato in collaborazione con la Scuderia Jaguar Storiche sar¨¤ esteso, oltre che a tutti gli appassionati Jaguar, anche ai possessori di auto e moto inglesi. ¡°E in questa atmosfera molto british, fra barbecue e una gara di Polo tra le squadre del Jaguar Drivers¡¯ Club Italia e quella della Jaguar E-Type - racconta Francesco Arcieri, responsabile del sodalizio inglese in Italia- verr¨¤ organizzata nella tenuta di oltre 80 ettari alle porte di Roma, una raccolta fondi a favore della Fondazione Operation Smile Italia onlus per curare i bambini nati con malformazioni¡±.
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UN SUCCESSO GLOBALE PER LA JAGUAR E-TYPE
¡ª ?La Jaguar E-type venne prodotta in pi¨´ di 70.000 esemplari con carrozzeria coup¨¦ e cabrio, e oggi rimane sicuramente una delle auto pi¨´ ricercate dai collezionisti. Nel corso degli anni il modello ha subito diverse modifiche alla carrozzeria, all'impianto frenante e alle sospensioni posteriori: quelle ad assale rigido della prima versione sono state sostituite da ruote indipendenti. Al lancio nel 1961, la Jaguar E-type era dotata di un 3.8 sei cilindri in linea da 268 Cv e 359 Nm di coppia che, secondo la Jaguar, le facevano raggiungere i 242 km/h, rendendola l'auto di produzione di serie pi¨´ veloce del mondo. Nel 1965 la cilindrata fu portata a 4,2 litri, mentre nell'ultima serie, prodotta dal 1971 al 1975, il sei cilindri venne sostituito da un poderoso V12 di 5,3 litri.
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