Lo statunitense Juan Manuel Correa torna al volante dopo l¡¯incidente pauroso all¡¯Eau Rouge nel 2019, nel quale mor¨¬ il francese Hubert: "La gambe sinistra il problema pi¨´ grande"
Un anno, 248 giorni, 17 ore e altrettanti minuti. Il periodo tra l¡¯inizio e la fine dell¡¯incubo per il 21enne Juan Manuel Correa, ritornato su una monoposto il 7 maggio 2021 con le FP1 di Formula 3 al Montmel¨® di Barcellona, dopo il tremendo botto di Spa alla curva dell¡¯Eau Rouge, nella Feature Race di F2 nel 2019: quello dove perse la vita il pilota della Arden, Anthoine Hubert.
Lo statunitense Correa se la cav¨°, ma da allora ha iniziato il suo lunghissimo recupero con la paura di non poter pi¨´ camminare. Ha combattuto per uscire dal coma, ha rischiato di perdere una gamba e ha dovuto sopportare 20 operazioni alle gambe fratturate, con una leggera lesione spinale inclusa. Quest¡¯anno rester¨¤ nella sua memoria: la ripartenza dalla F3 con la Art e il primo, indimenticabile, test al Paul Ricard di Le Castellet (Francia) lo scorso luned¨¬ 15 febbraio. Stavolta, quasi 615 giorni dopo Spa, il primo impegno ufficiale post-incidente.
correa, gioie e preoccupazioni
¡ª ?Intanto Correa ha parlato del suo recupero in un video rilasciato dalla Formula 3: "La riabilitazione ¨¨ stata molto lunga, ho fatto una grande fatica per potermi rialzare. Per non parlare del pedale del freno della mia Art, che ¨¨ molto duro. All¡¯inizio pensavamo di modificare quello destro dell¡¯acceleratore, perch¨¦ ho perso tanta mobilit¨¤ alla caviglia, ma ho fatto un test privato qualche mese fa (a Le Castellet, ndr) e riesco ancora a premere". E ancora: "Quando a febbraio ho finito il primo giro ho detto ¡®bene, sono ancora in grado di guidare¡¯. Ma ero anche molto preoccupato perch¨¦ sarebbe stato duro trovare il ritmo in auto".
La gamba sinistra il problema pi¨´ grande
¡ª ?"Ho ripensato al 2018, quando mi trovavo a mio agio in auto (una Toyota con telaio Tatuus nel team M2 Competition, che compete in Formula Toyota) e all¡¯improvviso mi sono ritrovato a faticare ¡ª prosegue Correa ¡ª Non mi aspettavo fosse cos¨¬ duro ritornare. La mia caviglia sinistra non era danneggiata come la destra, ma ho avuto tante fratture e ho dovuto ricostruire i muscoli migliorando anche la mia resistenza. Per fortuna durante la riabilitazione ho continuato a lavorare molto sul collo e non ho dovuto riallenare anche questa parte del corpo".
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¡ª ?E non solo: "Sono dovuto dimagrire, dato che sono stato fermo, e ho messo qualche chilo in pi¨´. Lo scorso mese sono calato di quattro chili, il peso nella mia categoria ¨¨ un limite per una persona alta come me (184 centimetri)". E infine: "Il mio obiettivo? Tornare il Correa del 2018 ¡ª conclude il pilota Art ¡ª Sono una persona competitiva. Voglio mettermi in mostra in campionato per provare a guadagnarmi la F2 nel 2022".
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