il gioiello
Ferrari 499P: ecco la Hypercar con cui Maranello torna alla 24 Ore di Le Mans
Ultima presenza ufficiale nel 1973, ritorno in grande stile nellĄŻedizione 2023, quella del centenario. Ferrari di nuovo alla 24 Ore di Le Mans con due esemplari della nuova Hypercar 499P, la numero 50 affidata ad Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, e la seconda con il numero 51 dei compagni del team Ferrari¨CAF Corse,? Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi. Dopo lĄŻesordio con la pole position a Sebring, e i round a Portim?o e Spa-Francorchamps, tre gare concluse con altrettanti podi, l'appuntamento sui 13,626 km del Circuit de la Sarthe ¨¨ di quelli che fanno battere i polsi. La Casa di Maranello ¨¨ seconda in classifica Costruttori nel FIA World Endurance Championship, con un distacco di 33 lunghezze rispetto a Toyota, alla vigilia dellĄŻevento pi¨´ importante anche in termini di punti attribuiti, pari a 50 per la vettura che taglia per prima il traguardo. La sfida ¨¨ affidata allĄŻimprevisto, ma anche ad una vettura frutto di oltre 2 anni di lavoro molto metodico che ha visto coinvolte tutte le migliori risorse tecniche dellĄŻazienda di Maranello, con una collaborazione senza precedenti fra il settore GT impegnato nelle gare Endurance e i colleghi della Gestione Sportiva che si occupano della Formula 1, il tutto sotto la direzione dellĄŻingegnere Ferdinando Cannizzo.
velocit¨¤ e bilanciamento
ĄŞ ?Disegnata da un foglio bianco con forme sinuose, ma tenendo a mente solo un numero, il 4, ovvero il rapporto tra carico verticale e resistenza allĄŻavanzamento. La Ferrari 499P ¨¨ stata sviluppata per mantenersi in entrambi i casi prossima al limite, non cercando la massima efficienza in senso assoluto come accade per una monoposto di F1, ma piuttosto bilanciandone le reazioni nelle varie condizioni, in relazione alle varie altezze da terra e nei cambiamenti di direzione pi¨´ rapidi. LĄŻaerodinamica, curata anche dal Centro Stile di Maranello, prevede un frontale ampio solcato da un mega splitter, passaruota sinuosi e parzialmente aperti per ridurre i fenomeni di portanza, fiancate solide e abitacolo rastremato, con parabrezza studiato per ridurre i riflessi nella guida notturna. LĄŻairscoop a tre ingressi si prolunga verso la coda diventando una pinna centrale verticale che contribuisce alla stabilit¨¤, a cui se ne aggiungono altri due in parallelo allĄŻesterno. La coda ha un profilo orizzontale al di sotto delle pinne e un ampio diffusore. La vettura sfrutta i flussi dĄŻaria che passano sotto il fondo fino al diffusore e quelli che dal muso vengono incanalati verso la gigantesca ala posteriore. Tutto avviene con una integrazione molto spinta tra monoscocca in carbonio ed elementi meccanici, come le sospensioni push rod e la scatola del cambio. Il peso della vettura ¨¨ di 1.030 chilogrammi come imposto dal regolamento.
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Powertrain evoluto
ĄŞ ?La prima notizia sta nella sigla, P come prototipo ma anche 499 a significare la cilindrata unitaria del motore V6 di 120 da 2.994 Cmc con due turbocompressori posti al centro delle bancate: deriva da quello adottato dalla 296 GTB/GT3, ma qui ¨¨ montato in posizione posteriore portante, cio¨¨ ha funzioni strutturali. AllĄŻunit¨¤ termica per¨° si somma anche lĄŻERS (Energy Recovery System),? ovvero un motore elettrico da 272 Cv dotato di differenziale e batteria con tensione a 900 V. Pensa la componente elettrica a frenare lĄŻassale anteriore generando energia, ad immagazzinarla nella batteria senza bisogno dunque di fonti di alimentazioni esterne e ad erogarla nelle accelerazioni successive. La Ferrari 499P trasferisce a terra una potenza massima pari a 680 Cv, limitata dal regolamento. La 499P pu¨°? sfruttare la coppia positiva sprigionata dallĄŻunit¨¤ elettrica solamente al di sopra dei 190 km/h. A Le Mans tali condizioni si verificano in prossimit¨¤ della parte finale delle curve Porsche e nella parte iniziale del tracciato, quando si esce dal circuito Bugatti per immettersi sul circuito della 24 Ore.
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