Dalla Calabria a Le Mans, il Fuoco della Ferrari: "Al Cavallino atmosfera magica"

I primi successi col kart, gli anni nella Ferrari Driver Academy, i trionfi in GT e il debutto sulla 499P Hypercar: tutto sulla carriera del giovane pilota calabrese che questo fine settimana torna in pista con la 499P nella 6 Ore di Monza

A soli 27 anni?Antonio Fuoco è già diventato uno dei “grandi” del Motorsport internazionale. Il pilota calabrese ha contribuito a scrivere pagine importantissime della ancora breve storia della Ferrari 499P Hypercar, grazie alla Hyperpole e al giro più veloce al debutto di Sebring e al miglior tempo in gara di Le Mans. Alla vigilia della Sei Ore di Monza, Fuoco sostiene che “i sacrifici fatti per arrivare a coronare il sogno di essere un pilota Ferrari sono stati ripagati dalla gioia che provo ogni volta che indosso il casco”.

GLI INIZI IN TENERA ETA'

Nato in Calabria, terra di motori resa famosa dagli exploit di piloti di cronoscalate come Scola, Ritacca e Molinaro, Antonio Fuoco già all’età di quattro anni muove i primi passi nel motorsport. Lo fa alla pista Nika di Crucoli, in provincia di Crotone, uno dei pochi impianti in Calabria in grado di sostenere la passione dei tanti appassionati di motori locali. Già a quattro anni il primo successo, proprio sull’impianto crotonese, con un casco dal design ispirato a quello di Eddie Irvine che al tempo militava nella Ferrari F1. ? un ragazzo in gamba, Fuoco, e lo dimostra anno dopo anno prima con i kart e poi con le monoposto. Nel 2013, debutta nella Formula Renault 2000 Alps e ottiene quattro vittorie, che gli fruttano l’ingaggio nella prestigiosa Ferrari Driver Academy.

GLI ANNI IN FDA

Sono anni intensi, per il pilota calabrese, che cerca in tutti i modi di ripagare gli enormi sacrifici fatti dalla famiglia correndo con successo in Formula 3, in GP3 e nella Formula 2. Qui ha la fortuna di essere compagno di squadra di Charles Leclerc e conquista anche una splendida vittoria a Monza nel 2017. Sono anni in cui la Ferrari Driver Academy plasma Antonio non solo come pilota, con ottimi risultati, ma anche come uomo, diventando per lui una seconda famiglia. Anni di apprendistato e successi che portano molti valenti giornalisti ed esperti di motorsport calabresi a ipotizzare un grande futuro per Antonio.

GLI ESORDI IN GT

Con una Formula 1?sempre più difficile da raggiungere per i piloti italiani, Fuoco decide saggiamente che ci sono altre categorie di pari livello nelle quali potere raggiungere il successo e sceglie il mondo delle Gran Turismo. Nel 2019 arriva subito il primo titolo: è campione Pro-Am nel GT Italiano con la Ferrari 488 GT3 di AF Corse.?Amato Ferrari vede enormi potenzialità in Fuoco e lo “trasferisce” subito in un FIA WEC?che anno dopo anno diventa sempre più seguito e importante. Nel 2021?Fuoco debutta nella LM GTE Am con la 488 GTE, per poi passare l’anno successivo in LM GTE Pro. Sono anni che contribuiscono alla formazione del “Campione” Fuoco. Lo stesso pilota cosentino sostiene che “l’Endurance è sinonimo di motorsport; ho capito il valore di condividere la vettura con altri compagni, il significato del lavoro in gruppo e il senso della squadra”. Sono anni di successi che gli fruttano il “draft” nel nuovo progetto della Ferrari 499P Hypercar.

IL DEBUTTO SULLA HYPERCAR

Seguono intense sessioni di allenamento e sviluppo che Fuoco conduce con sicurezza e tenacia, poi nel 2023 arriva la conferma da parte del responsabile delle attività sportive GT Ferrari Antonello Coletta: il cosentino guiderà una delle due 499P nel FIA WEC 2023. Per Fuoco una emozione indescrivibile: la vettura, secondo lui, “? molto bella e dà molta confidenza al pilota, permettendogli di avvicinarsi al limite della prestazione”. E arrivano subito i primi ottimi risultati, a Sebring e a Le Mans. La pole in Florida, in condizioni di visibilità rese difficili dal tramonto, secondo Fuoco è stata frutto “della atmosfera magica che aleggia nella Scuderia Ferrari. Non si può descrivere il lavoro del team sia in pista che a Maranello, un lavoro enorme di una squadra molto unita: è il nostro punto di forza”. Una atmosfera perfetta per un pilota come Fuoco che non ama auto-definirsi, ma si ritiene un pilota “aggressivo”, alla continua ricerca del risultato con determinazione, e che vuole essere perfetto una volta abbassata la visiera. E questo weekend Antonio è pronto a scendere in pista a Monza, per cercare di conquistare la vittoria davanti ai suoi fans.