Il tracciato ¨¨ stato inaugurato nel 1931. Da allora ha subito diverse modifiche, con l¡¯aggiunta di un lungo rettilineo di partenza e di due tornanti nel finale. La pista ha regalato gioie a campioni come Senna, Rossi e Marquez
Curve lunghe e tornanti strettissimi. Punti incredibilmente rapidi e staccate da preparare con cura millimetrica. Donington Park ¨¨ uno dei templi del motorsport. Sul tracciato inglese sono state disputate gare memorabili e hanno vissuto giornate speciali diversi fuoriclasse delle due e quattro ruote. Volti illustri che hanno fatto parte di una storia iniziata nel 1931, data dell'inaugurazione ufficiale, e pronta ad arricchirsi di un nuovo capitolo nel fine settimana con la Superbike .
LE ORIGINI
¡ª ?Donington Park non ha sempre mantenuto l'aspetto attuale, ma ha subito almeno tre trasformazioni. Sotto la supervisione di Fred Craner, ex pilota del TT, il circuito inizi¨° a ospitare le gare, la prima delle quali durante il luned¨¬ di Pentecoste del 1931. In quel momento, il tracciato non somigliava ancora a quello attuale. Lungo 3.518 metri, presentava quattro curve a destra, due a sinistra e un lungo rettilineo.
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PRIME MODIFICHE
¡ª ?La configurazione originale dur¨° per poco tempo. Infatti, gi¨¤ tre anni dopo, nel 1934, furono introdotte le prime modifiche alla pista, a partire da un tornantino stretto come ultima curva, l'attuale Melbourne Hairpin. Complessivamente, i cambiamenti comportarono un allungamento fino a 4.107 metri prima e 5.029 poi. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale ferm¨° le gare e Donington perse per anni il suo fascino.
SPLENDORE
¡ª ?La rinascita port¨° la firma di un appassionato, Tom Wheatcroft. Fu lui ad acquistare il terreno su cui sorgeva la pista nel 1971. Sempre lui, sei anni dopo, organizz¨° la prima gara del dopoguerra. Nel 1985 venne modernizzato nuovamente l'impianto che assunse l'aspetto pi¨´ noto agli appassionati. Le novit¨¤ principali riguardarono lo spostamento del traguardo, posto non pi¨´ dopo il tornante Melbourne, ma in seguito alla nuova curva Goddards, con un lungo rettilineo a introdurre la mitica Redgate. Rinnovata leggermente anche la serie di curvoni veloci. Il tracciato avrebbe potuto cambiare aspetto ancora nel 2008, quando la famiglia Wheatcroft vendette l'impianto e i nuovi proprietari valutarono importanti innovazioni. Il mancato pagamento annull¨° di fatto l'affare e il circuito non cambi¨°.
IMPRESE
¡ª ?Donington, nella storia motoristica, rievoca grandi nomi. In Superbike, tutti i campionissimi ci hanno lasciato il segno almeno una volta, da Carl Fogarty a Jonathan Rea, passando per Troy Bayliss. Una sola gara per la F1 qui, peraltro indimenticabile. Vinse Ayrton Senna nel 1993 su McLaren, nonostante le bizze del tempo, doppiando tutti gli avversari, tranne Damon Hill, secondo e staccato di un minuto. La MotoGP ha gareggiato qui fino al 2009. Nel 2005 Valentino Rossi trionf¨° sotto un diluvio pazzesco, in un GP con solamente sette piloti al traguardo a pieni giri. E poi il circuito inglese ha visto anche il primo podio di Marc Marquez nel Motomondiale nel 2008. Insomma, un vero e proprio tempio dei motori.
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