Battocletti, record italiano dei 5000: superata la Brunet dopo 27 anni!
Ci sono voluti quasi 27 anni. Ma, alla fine, il record italiano di Roberta Brunet nei 5000, ottenuto al meeting di Colonia il 16 agosto 1996, pochi giorni dopo lo storico bronzo olimpico di Atlanta, ¨¨ caduto. Merito di Nadia Battocletti. E non poteva che essere cos¨¬. La 23enne trentina delle Fiamme Azzurre, allo stadio Olimpico di Londra, davanti ai 50.000 spettatori della decima tappa stagionale di Diamond League, l’ultima prima dei Mondiali di Budapest del 19-27 agosto, corre in 14’41”30, 3”20 meglio di quanto fece la oggi 58enne aostana in Germania.
Che gara
¡ªL’allieva di pap¨¤ Giuliano, nella specialit¨¤ bronzo mondiale junior a Lisbona 1994, con 14’46”29, aveva avvicinato gi¨¤ il primato ai Giochi di Tokyo 2021, quando fu splendida settima. Il crono londinese, ora, vale l’ammissione diretta a Budapest e sin d’ora quella all’Olimpiade di Parigi 2024. La gara ¨¨ velocissima: vede la vittoria dell’etiope Gudaf Tsegay in un grande 14’12”29 e regala anche il record europeo dell’olandese Sifan Hassan, terza in 14’13”42 (che migliora il proprio 14’22”12 ottenuto il 21 luglio 2019 sulla stessa pista), e quello del mondo junior dell’etiope Medina Eisa, quarta in 14’16”54. L’azzurra ¨¨ ottava e seconda rappresentante del Vecchio Continente. “All’inizio - racconta - si ¨¨ creata un po’ di confusione con i vari colori delle lucine delle lepri elettroniche. Mi sono trovata in testa a tirare il secondo gruppo, anche contro un po’ di vento. Ma ¨¨ andata benissimo cos¨¬. A un mese dai Mondiali ¨¨ una grande risultato: l’obiettivo era migliorare lo stagionale e se possibile fare il minimo olimpico. Ci sono riuscita e ora vorrei continuare su questa strada, crescere di giorno in giorno come persona e come atleta”.
Lyles e Bol
¡ªIl meeting regala un’infinit¨¤ di prestazioni fragorose. In testa un fantastico 200, vinto da Noah Lyles in 19”47 (+1.6), terzo tempo della carriera davanti al sempre pi¨´ fenomenale 20enne botswano Letsile Tebogo, al record africano con 19”50 e al britannico Zharnel Hughes che, con 19”73, resta a 1/100 dal limite europeo di Pietro Mennea. Fiocca comunque anche un secondo primato continentale: porta la firma di Femke Bol che domina i 400 ostacoli con uno stordente 51”45, che migliora il proprio 52”03 centrato il 4 agosto 2021 ai Giochi di Tokyo. Quel giorno vinse la statunitense Sydney McLoughin in 50”68: solo due sue prestazione sono migliori di quella dell’olandese.
Fabbri e Bruni
¡ªDi gran valore anche il 23.07 nel peso di Ryan Crouser (con Leo Fabbri ottavo con 20.97 al primo lancio e poi quattro nulli, 18 ore dopo il 21.72 di Trieste) e il 37”80 del Giappone nella 4x100 maschile (davanti al 38”00 della Gran Bretagna), a scavalcare senza conseguenze l’Italia nel ranking della “Road to Budapest”. Nell’asta vinta dalla finlandese Wilma Murto con 4.60, Roberta Bruni ¨¨ sesta con 4.51.
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