Kiplimo, un fenomeno al Campaccio: il 20enne ugandese domina
L’ugandese Jacob Kiplimo e l’etiope Tsehay Gemechu: sono loro i vincitori di un’edizione del Campaccio - la n. 64 – che passa alla storia anche per il solo fatto di disputarsi. Onore al merito degli organizzatori della Sangiorgese che, superando le enormi difficolt¨¤ del periodo, riescono a dare continuit¨¤ alla loro creatura - suggestiva come sempre - nonostante i severi protocolli da seguire e le “porte” del circuito di gara obbligatoriamente chiuse. Avrebbe dovuto disputarsi nella tradizionale data del 6 gennaio: la pandemia ha costretto a un rinvio di oltre due mesi. Ma l’importante, con mascherine d’ordinanza per tutti nei primi metri dopo il via, ¨¨ non arrendersi.
Jacob l’italiano
¡ªPoi i contenuti tecnici. Di alto livello. Impreziositi ed esaltati da quel fenomeno che ¨¨ Kiplimo, campione del mondo di mezza maratona e vice campione del cross, uno dei maggiori talenti del mezzofondo prolungato, possibile stella di 5000 e 10.000 anche all’Olimpiade di Tokyo. Il ragazzo, 20 anni compiuti in novembre, ha molto di italiano: cresciuto nel Tuscany Camp di Giuseppe Giambrone, che ne intu¨¬ presto il talento, oggi, gestito dal bresciano Federico Rosa, ¨¨ portacolori dell’Atletica Casone Noceto. E il suo allenatore, da qualche tempo, ¨¨ il 26enne Iacopo Brasi, bergamasco di Clusone, uno da 3’49” nei 1500 e 1h07’ nella mezza, a sua volta in gara al Campaccio con un sorprendente nono posto. Kiplimo, come gi¨¤ domenica scorsa alla Festa del Cross di Campi Bisenzio, sostanzialmente domina. Sta coperto per oltre met¨¤ gara, poi quando conta cambia marcia. Mentre si invola, inciampa e cade. Ma ¨¨ solo un contrattempo. Nessuno pu¨° reggerne il ritmo. Anche se l’etiope Nibret Melak gli finisce a 3 soli secondi (29’07” a 29’10”). Terzo ¨¨ Oscar Chelimo, altro ugandese d’Italia, fratello minore (di 13 mesi) di Kiplimo, pur con un cognome diverso (29’14”). Quindi, ottimo quarto, l’azzurro Eyob Faniel (29’53”), fresco reduce dal primato italiano sulla mezza maratona dopo quello, dello scorso anno, di maratona. Il 28enne poliziotto vicentino non correva una campestre da tre anni e non metteva le chiodate da quasi cinque. La sua prova va quindi valutata pi¨´ che positivamente. Ci ha preso gusto e prima di tornare all’attivit¨¤ su strada, domenica a sorpresa sar¨¤ protagonista anche all’89¡ã Cinque Mulini, altra prova del Permit di specialit¨¤ di World Athletics, col Campaccio le sole rimaste in calendario insieme al 44¡ã Almond Blossom Cross della portoghese Albufeira del 17 aprile. L’allievo di Ruggero Pertile in qualche modo rimpiazzer¨¤ l’annunciato Yeman Crippa che, alle prese con un problema a un polpaccio da monitorare con attenzione, ha rinunciato. Faniel intanto, nono nel 2017 e decimo nel 2019, precede in volata l’etiope Mogos Tuemay (29’55”), a San Giorgio su Legnano vincitore nel 2020. A seguire, dalla sesta all’ottava piazza, Iliass Aouani, ingegnere laureatosi alla Syracuse University di New York e tra i prati, da una settimana, campione italiano (30’01”), Yoghi Chiappinelli (30’40”) e Cesare Maestri (30’51”). Kiplimo ringrazia e saluta: gi¨¤ in serata, dopo due settimane italiane, voler¨¤ verso l’Uganda, dove preparer¨¤ la stagione in pista. Primo obiettivo: il minimo su 5000 e 10.000 che ancora gli manca. Una formalit¨¤.
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Gemechu in volata
¡ªAnche il podio femminile ¨¨ tutto africano. Sul gradino pi¨´ alto ci sale, come detto, l’etiope Gemechu, quarta sui 5000 ai Mondiali di Doha 2019, cavalla di razza della scuderia di Jos Hermens. Decisiva un’accelerazione prima dell’ultima curva (19’03”). Serve per staccare la keniana Lilian Rangeruk (19’06”), al Campaccio trionfatrice nel 2018. Ben pi¨´ lontana l’altra etiope Tsige Haileslase (19’56”). Con Nadia Battocletti fermatasi circa a met¨¤ gara per un malore quando era nel gruppo di testa, le migliori azzurre sono Francesca Tommasi, sesta (20’15”) e Giovanna Selva, ottava (20’31”).
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