Tortu-Jacobs, un'amicizia mai nata: Marcell non commenta le intercettazioni, ma muove i legali

In attesa di ulteriori dettagli e verifiche, Jacobs ha dato mandato al suo avvocato di valutare i profili legali, come possibile parte lesa

Non bastano gli oltre 8000 chilometri che separano Jacksonville, Florida, da Roma, Italia. Non sono sufficienti le sei ore di differenza di fuso orario. L’eco del caso intercettazioni a suo carico - che secondo le ricostruzioni emerse giovedì sarebbero state sollecitate da Giacomo Tortu, fratello di Filippo, comunque non indagato - travolge Marcell Jacobs, che negli Stati Uniti vive e si allena dall’ottobre 2023, come uno tsunami. I rapporti tra i due non sono mai stati particolarmente amichevoli.

La rivalità sportiva, senza sfociare in episodi limite, è sempre stata molto sentita. Soprattutto tra il 2020 e il 2021, quando Jacobs, con i suoi record e le sue medaglie, nelle gerarchie della velocità tricolore, ha superato Tortu, nel 2019 il primo italiano a scendere sotto i 10 secondi nei 100, scalzando un totem come Pietro Mennea dalla vetta delle liste nazionali. Scaramucce dialettiche, accuse velate, qualche saluto mancato, un certo astio tra i rispettivi staff. In fondo roba già vista. In tante discipline, anche nell’atletica, soprattutto nello strano universo dello sprint, spesso popolato da teste calde e personalità forti.

staffetta d'oro a tokyo

Fino al 6 agosto 2021: Marcell e Filippo, splendidamente accompagnati da Lorenzo Patta e da Fausto Desalu, a Tokyo compiono una delle più grandi imprese della storia dello sport italiano. Il titolo olimpico della 4x100 ha connotati leggendari. Il poliziotto in seconda frazione, il finanziere in quarta e tutto il mondo ad applaudire. L’exploit avvicina i due, fa smorzare i toni. I complimenti (sinceri) sono reciproci. Da lì le rispettive strade si incrociano proprio solo per la staffetta. Qualche breve raduno compreso. Insieme, nel giugno scorso, con ancora Patta in quartetto e in più la novità Matteo Melluzzo, all’Olimpico di Roma, insieme, vincono anche il titolo europeo. Fino alla doccia fredda delle ultime ore. Marcell, a Jacksonville, dopo l’anonimo debutto di Boston (un quarto posto sui 60 indoor in 6”63), sta smaltendo le scorie dell’influenza che sabato gli ha impedito di gareggiare ai Millrose Games di New York. Tra un paio di settimane è atteso in Italia - dove manca da settembre - dove rifinirà la preparazione in vista degli Europei al coperto di Apeldoorn, nei Paesi Bassi, del 6-9 marzo. Nelle ultime due edizioni della rassegna ha conquistato un oro e un argento.

reazioni

Relativamente all’attività di spionaggio che sarebbe stata commissionata nei confronti suoi e dei suoi collaboratori, non commenta. Ma in attesa di ulteriori dettagli e verifiche ha dato mandato al suo avvocato di valutare i profili legali, come possibile parte lesa. Inevitabile chiedersi ora cosa succederà alla staffetta. In maggio, a Guangzhou, in Cina, sono in programma le World Relays: la qualificazione ai Mondiali di Tokyo - sì, proprio a Tokyo - di settembre si otterrà lì.