Golden Gala: stellare Kipyegon, record mondiale dei 1500. A Kerley i 100 in 9"94
La vera Festa della Repubblica del 2 giugno sportivo ¨¨ a Firenze, davanti ai settemila dello stadio Ridolfi. L’Italia dell’atletica per una notte ¨¨ ancora grande e al Golden Gala numero 43 festeggia tre successi di specialit¨¤ con i fiorentini Larissa Iapichino nel lungo, Leo Fabbri nel peso e l’italiano di Cuba Andy Diaz nel triplo, con tanto di record nazionale sfilato al suo allenatore Fabrizio Donato. Alla festa partecipa anche Samuele Ceccarelli col primato personale nei 100 (10”13) vinti dal solito Kerley: dopo aver conquistato a sorpresa gli euroindoor nei 60, il “Cecca” adesso ¨¨ una realt¨¤ anche nella gara regina. Ma soprattutto la nuova primatista mondiale dei 1500 Faith Kipyegon: quella della 29enne keniana ¨¨ una gara pazzesca che rester¨¤ negli annali, festeggiata da tutte le sue rivali. Il suo stratosferico 3’49”11 cancella l’etiope Genzebe Dibaba (3’50”07) che resisteva dal 2015.
Diaz l’italiano
¡ªCade dopo 23 anni il record nazionale del salto triplo: merito di Andy Diaz, cittadino italiano da meno di tre mesi, che al primo salto vola a 17.75 (+0.9), cancella il 17.60 del suo allenatore Fabrizio Donato – il primo a complimentarsi in tribuna – e da campione in carica si prende la terza tappa di Diamond League battendo il leader stagionale Zango (“solo” 17.68/-0.1). In attesa che anche World Athletics certifichi la nuova nazionalit¨¤, il 27enne della Libertas Livorno lascia Firenze avvolto nel tricolore e si conferma un’arma in pi¨´ in chiave azzurra, oltre a Dallavalle (infortunato), il campione Ncaa Ihemeje (oggi quarto con 16.69/-0.6) e Bocchi (ottavo con 16.24/-0.9).
Leo e Larissa
¡ªLeo Fabbri rinasce nella sua Firenze con un convincente 21.73 e il tifo da stadio. La gara del peso finisce con il 26enne di Bagno a Ripoli inginocchiato sotto la curva dopo aver messo dietro l’iridato 2017, il neozelandese Walsh (21.69), e il ceco Stanek (21.64). Quarto il due campione del mondo Kovacs (21.55), sesto l’altro azzurro Weir (21.13). “Una gioia immensa, finalmente sono riuscito a centrare una misura che sentivo di avere ma non arrivava. ? successo sulla pedana dove ho imparato a lanciare – commenta Fabbri – visto che era bagnata ¨¨ stato un vantaggio per me”. Pedana amica anche per Larissa Iapichino, che trionfa nella sua Firenze con 6.79 (+0.7), a soli quattro centimetri dal personale, in una gara di altissimo livello. Solo quinta Mihambo (6.57/-0.4), olimpionica e campionessa del mondo in carica.
Samuele c’¨¨
¡ªFred Kerley si conferma imbattibile sui 100 in questa prima parte di stagione con tre successi su tre tappe in Diamond League. Senza Jacobs, lo statunitense vice campione olimpico e oro mondiali s’impone in 9”94 sul keniano Omanyala (10”05) e sul connazionale Bromell (10”09). Ceccarelli c’¨¨: nel primo 100 dopo l’exploit agli Europei di Istanbul ¨¨ quinto in 10”13, un personale che entra subito nella top 10 italiana di sempre. Anche Erriyon Knighton ¨¨ gi¨¤ di un altro pianeta: il 19enne bronzo mondiale si prende i 200 in 19”89, unico sotto i 20” nella gara dove Tortu ¨¨ quarto in 20”41 e Desalu settimo in 20”90. I 110 ostacoli sono del solito Holloway: il bicampione mondiale fa 13”04 (-0.2) mentre l’azzurro Simonelli chiude ottavo col personale (13”57). Sempre nei 100, senza la britannica Asher-Smith assente dell’ultimo minuto, s’impone l’ivoriana Ta Lou (10”97/-0.4).
Le altre gare
¡ªQuattro partecipazioni di fila e quattro successi per il fenomeno dei 400 ostacoli Femke Bol, che firma un ottimo 52”43, nuovo record del meeting e miglior prestazione mondiale della stagione, davanti alle statunitensi Shamier (53”38) e alla sorprendente eptatleta Hall (54”42). Settima l’azzurra Ayo Folorunso all’esordio nel 2023 in 55”34. Cade il record del meeting anche nei 3000 siepi donne con la straordinaria etiope Almayew che firma anche il miglior crono del 2023: 9’00”71. Detronizzata la keniana primatista mondiale Chepkoech, staccata di 10”. Nei 5000 maschili n¨¦ Cheptegei n¨¦ Barega: ¨¨ lo spagnolo Katir il pi¨´ veloce, trionfo in 12’52”09, nessuno come lui quest’anno. Tamberi ancora non c’¨¨ e l’alto maschile va a mr. Jump JuVaughn Harrison con 2.32. La polacca Kaczmarek si prende i 400 in 50”41, ottava l’azzurra Alice Mangione (52”61). La statunitense Moon, invece, conquistato l’asta con 4.71, con le azzurre Roberta Bruni (4.61) quarta ed Elisa Molinarolo (4.41) ottava. Il disco femminile, infine, metteva di fronte l’olimpionica Allman (Usa) all’iridata Feng Bin (Cina): la spunta per 5 centimetri la statunitense con 65.96, contro 65.91 della cinese. Settima l’azzurra Osakue (61.55, oltre a un 58.83 e tre nulli).
Roma 2024
¡ªLe lettere che compongono il nome di Roma, i numeri di un anno destinato a essere ricordato e uno dei simboli dell’atletica si fondono in un unico disegno, dando vita cos¨¬ al logo ufficiale dei Campionati Europei di Atletica Leggera di Roma 2024. Un lancio in grande stile, avvenuto durante il Golden Gala Pietro Mennea nello Stadio Ridolfi di Firenze, alla presenza del presidente di World Athletics Sebastian Coe, il presidente di European Athletics Dobromir Karamarinov e il presidente della Fidal Stefano Mei. L’emozionante anteprima apre la corsa lunga un anno verso un appuntamento storico e di grande rilevanza sportiva: dal 7 al 12 giugno 2024 i migliori atleti del continente si sfideranno allo Stadio Olimpico, nel Parco del Foro Italico e in alcune delle strade pi¨´ suggestive della Capitale, a 50 anni di distanza dall’edizione degli Europei disputata a Roma nel 1974 e per la terza volta in assoluto in Italia dopo la prima edizione di Torino 1934.
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