PSICOLOGIA
Esiste anche la... cibofobia: l'esperta spiega perch¨¦ si pu¨° avere paura del cibo
Quello delle fobie ¨¨ un ambito estremamente variegato. A scatenare queste paure possono essere infatti numerosi fattori, come la vista (e a volte anche il solo pensiero) di un determinato oggetto o il ritrovarsi in certe situazioni. Anche gli alimenti possono essere alla base di tale disturbo. ? il caso di chi soffre di cibofobia, problema la cui incidenza ha un picco nella fascia d¡¯et¨¤ compresa fra i 10 e i 12 anni, gi¨¤ di per s¨¦ abbastanza delicata.
la cibofobia
¡ª ?Nota anche come sitofobia, la cibofobia ¨¨ la paura irrazionale scatenata da un alimento (o da una certa categoria di alimenti). Ad avere una o pi¨´ fobie ¨¨ una gran parte della popolazione e spesso per chi ne soffre la qualit¨¤ della vita non peggiora significativamente. Non ¨¨ per¨° questo il caso della cibofobia, che soprattutto nelle circostanze pi¨´ gravi pu¨° avere un impatto notevole ed essere molto limitante anche nella vita di relazione. ¡°A volte la cibofobia pu¨° essere scambiata per un disturbo del comportamento alimentare, ma in realt¨¤ si tratta di due patologie ben distinte. Ci¨° per¨° non toglie che le persone con un disturbo del comportamento alimentare possano avere anche una vera e propria fobia nei confronti di alcuni cibi per ragioni collegate al peso e all¡¯immagine corporea di se stesse¡± precisa la professoressa Anna Ogliari, associato di Psicologia Clinica all¡¯Universit¨¤ Vita-Salute San Raffaele di Milano. Alla base della cibofobia possono esserci diverse cause, a partire da eventi traumatici, come l¡¯episodio di un boccone andato di traverso che ha spaventato molto e che ha lasciato strascichi nella mente. A seguito di fatti del genere si pu¨° sviluppare una fobia non solo nei confronti dell¡¯alimento ¡°incriminato¡±, ma anche di quelli con un sapore o una consistenza simili oppure serviti alla stessa temperatura e cos¨¬ si pu¨° diventare molto selettivi.
cosa comporta la cibofobia
¡ª ?Per quanto la cibofobia sia un problema psicologico, sono anche fisici i sintomi a cui d¨¤ origine quando ci si trova di fronte a uno degli alimenti che scatena la paura (o anche solo quando ci si pensa). Infatti, in queste situazioni oltre a uno stato d¡¯ansia si possono manifestare alcuni segni tipici riconducibili a volte a un attacco di panico, quali accelerazione del ritmo cardiaco, dolore al petto, fiato corto, difficolt¨¤ a deglutire, tremori, nausea e sensazione di dover vomitare. ¡°Le persone che soffrono di cibofobia, in particolare i bambini e gli adolescenti, trovano strategie per evitare i cibi che generano in loro preoccupazione. Cos¨¬, diventano pi¨´ restrittivi nelle scelte alimentari, non solo sotto l¡¯aspetto qualitativo ma anche sotto quello quantitativo. Pu¨° quindi accadere che qualcuno stia particolarmente attento alla data di scadenza, qualcun altro mastichi a lungo il boccone per evitare che gli vada di traverso e qualcun altro ancora eviti gli alimenti che deperiscono velocemente¡± spiega la professoressa Ogliari.
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la terapia espositiva
¡ª ?La cibofobia pu¨° anche portare a elaborare dei rituali che si ripetono a ogni pasto per avere quanto pi¨´ possibile la situazione sotto controllo. Nei casi pi¨´ delicati, per¨°, queste strategie hanno risvolti negativi non solo sotto l¡¯aspetto relazionale (il cibo infatti favorisce la socializzazione), ma anche sotto l¡¯aspetto fisico, causando malnutrizione, problema serio soprattutto quando si manifesta durante l¡¯infanzia o l¡¯adolescenza. Il trattamento della cibofobia consiste nella terapia espositiva, tipica dell¡¯approccio cognitivo-comportamentale. ¡°Nelle circostanze pi¨´ serie, pu¨° essere indicata la visita da parte di uno psichiatra o di un neuropsichiatra, figure professionali che, diversamente dallo psicologo, possono anche prescrivere una cura farmacologica¡± conclude la professoressa Ogliari.
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