la crisi
Guerra in Israele, prezzo della benzina presto oltre i 2 euro: il rischio ¨¨ toccare i 2,20
Le crisi internazionali che hanno a che fare con il petrolio sono fatti complessi che per¨° intaccano la vita quotidiana delle persone. Le conseguenze, quindi, vanno spiegate in modo semplice. La guerra in Israele arriva in un momento in cui il prezzo del greggio era in ribasso, anche sotto la soglia degli 80 dollari a barile. Dall¡¯avvio degli scontri ad oggi, ha guadagnato 5 dollari, fino ad una quotazione di 90, anche se nulla ancora ¨¨ effettivamente dovuto a problemi di approvvigionamento. Un colloquio approfondito con gli esperti della testata specializzata Staffetta Quotidiana, infatti, ci ha permesso di fare calcoli e aprire alle ipotesi che ci aspettano a partire dalla fine della settimana, con l¡¯inevitabile arrivo di speculazioni, ben prima dell¡¯eventuale calo della disponibilit¨¤ di petrolio e prodotti gi¨¤ raffinati. Lo scenario ¨¨, in realt¨¤ piuttosto chiaro.
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Colpo di rimbalzo
¡ª ?Prendendo a parametro il prezzo della benzina in modalit¨¤ self, negli ultimi 15 giorni abbiamo riscontrato un calo medio di 7 centesimi, 3 centesimi al litro nel caso del gasolio. Un vantaggio che, secondo che gli esperti, pu¨° essere riassorbito in pochi giorni per il semplice effetto della normale speculazione sui mercati dei prodotti finiti. Nella sostanza, la benzina che oggi ha un prezzo medio rilevato di 1,948 euro/litro pu¨° legittimamente tornare oltre quota 2 euro entro domenica 15 ottobre, mentre il diesel ora 1,917 euro/litro rischia di puntare con decisione 1,95 euro/litro, complice anche l¡¯attuale blocco delle consegne dalla Russia, primo esportatore di diesel al mondo. Il ¡°rimbalzo¡± dei listini appare giustificato, in futuro piuttosto prossimo, anche da una serie di complicazioni ed eventualit¨¤ che attendono lo scenario del Medio Oriente in generale, l¡¯Iran e l¡¯Arabia Saudita in particolare. Gli effetti possono essere drastici, ed ¨¨ meglio capirne bene la causa.
se qualcuno cade dalla torre
¡ª ?Nel pi¨´ classico dei giochi ad eliminazione, il destino dei serbatoi di benzina europei e italiani sta nell¡¯augurio che nessuno tra Iran e Arabia Saudita cada dalla torre, colpito da effettive sanzioni internazionali che comportano il reale blocco alle esportazioni di petrolio, un vuoto che si aggiungerebbe a quello della Russia. Come noto, infatti, l¡¯Europa ha vietato l'importazione diretta di petrolio greggio e di prodotti petroliferi raffinati trasportati per via marittima da Mosca, e la loro mancanza ¨¨ destinata a ripercuotersi sui listini mondiali. Primo a non dover cadere ¨¨ dunque l¡¯Iran. Come sottolinea l¡¯agenzia Bloomberg in una analisi, dalla fine del 2022 gli Stati Uniti hanno chiuso un occhio sull¡¯aumento delle esportazioni di petrolio da Teheran, aggirando le sanzioni. La priorit¨¤ a Washington era una distensione informale con l¡¯Iran, proprio per controbilanciare la mancanza di petrolio russo. Di conseguenza, quest¡¯anno la produzione di greggio iraniano ¨¨ aumentata di quasi 700.000 barili al giorno. Se un coinvolgimento dell¡¯Iran nella guerra fosse accertato, ¨¨ probabile che la Casa Bianca applichi realmente le sanzioni, e questo basterebbe a spingere i prezzi del petrolio oltre i 100 dollari al barile. Dalla torre non deve cadere neppure l¡¯Arabia Saudita, che non ha ancora apertamente preso le distanze dagli oppositori di Israele. Il tanto atteso accordo diplomatico tra Riad e Tel Aviv, che molti avevano previsto per la prima met¨¤ del 2024, sembra ormai uno scenario lontano, con i vantaggi che portava nell¡¯isolare l¡¯Iran come unico sponsor del terrorismo. Lo scoppio della guerra ora mette in difficolt¨¤ la monarchia Saudita, chiamata ad una ¡°solidariet¨¤ araba¡± che non rende pi¨´ possibile trattare con Israele e allontana pericolosamente da Washington. ? un fatto non piccolo, che riguarda tutti, perch¨¦ Riad ¨¨ il primo esportatore di petrolio al mondo.
Rischio prezzi in Italia
¡ª ?Meglio ricordare che il primo effetto del conflitto in Ucraina, nel marzo del 2022, ¨¨ stato veder salire il prezzo della benzina nel nostro Paese fino a quota 2,18 euro/litro, 2,154 euro euro/litro il gasolio. Se nei mesi successivi la Casa Bianca ha in qualche modo favorito le esportazioni di petrolio iraniano ¨¨ stato per danneggiare la Russia e contemporaneamente garantirsi un sostituto. Colpire con sanzioni anche quest¡¯ultimo non era ovviamente nei piani, e potrebbe portare entro l¡¯anno le quotazioni alla stessa soglia critica del marzo 2022. Ipotizzabile un ritorno verso i 2,20 euro/litro, questo ¨¨ il punto. Se ne accorge anche il governo italiano, che in una nota del Ministero delle Imprese e del Made in Italy dichiara "alta l'allerta su questo fronte, attraverso le strutture di monitoraggio preposte". Allora, a raffreddare i prezzi con uno sconto delle accise di 25 centesimi pi¨´ Iva intervenne proprio l¡¯esecutivo, oggi poco interessato a riproporre la stessa misura nella formula dell'accisa mobile.
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