Cambiamento climatico
I ghiacciai italiani sono in via di estinzione: quali resisteranno?
Capita spesso nei paesi di alta montagna di scoprire dei dipinti della fine dell'800 che rappresentano il ghiacciaio che scende quasi a lambire il fondovalle. Se ne trovano nelle sale consiliari dei Comuni, nelle hall degli alberghi storici, negli uffici dei direttori degli impianti di risalita e perfino nelle chiese. Questa immagine empirica d¨¤ la stessa sensazione - perfino pi¨´ tragica - dei time laps che oggi dimostrano con una serie di fotografie scattate dai ricercatori universitari quanto un ghiacciaio possa ridursi in un breve lasso di tempo. La glaciologia del resto ¨¨ una scienza esatta, fatta di rilevamenti satellitari, sensori avveniristici, sui modelli matematici che calcolano la massa e la dinamica del ghiacciaio stesso, su rilevazioni climatiche che prevedono il flusso delle acque di scioglimento...?
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La sensibilit¨¤ dei ghiacciai alpini
¡ª ?Del resto, l'effetto principale del cambiamento climatico ¨¨ proprio l'innalzamento delle temperature medie e dalla relativa diminuzione delle precipitazioni che, almeno da questa parte delle Alpi, porta al progressivo scioglimento dei ghiacciai. Il versante italiano, esposto a sud e con un numero maggiore di ore di sole e soprattutto con una minore capacit¨¤ di alimentazione autunnale e invernale, sta rapidamente dimenticando il colore bianco perenne delle proprie cime. La natura e la conformazione stessa dei ghiacciai alpini italiani ¨¨ diversa e pi¨´ sensibile alle temperature di quelli cosiddetti "scandinavi" e "himalayani". Se infatti il ghiacciaio dell'Aletsch, nel Canton Vallese in Svizzera, ¨¨ di gran lunga il pi¨´ grande e il pi¨´ sano di tutto il continente (peraltro a pochi chilometri in linea d'aria dal confine del Sempione), all'interno del nostro territorio nazionale si contano oltre 900 "corpi glaciali" - tutti sulle Alpi tranne quello del Calderone, sul Gran Sasso in Abruzzo - nati dalla parcellizzazione dei ghiacciai maggiori e quindi tutti di piccole o piccolissime dimensioni (l'84% misura meno di 0.5 kmq) e destinati a sparire nei prossimi anni. La diminuzione ¨¨ ovviamente incrementale: pi¨´ il ghiacciaio ¨¨ piccolo e maggiore ¨¨ la velocit¨¤ con cui si scioglie. Tutti quegli studi pubblicati di recente sulle pi¨´ autorevoli riviste scientifiche e citati in questi giorni da tutte le testate giornalistiche sono concordi nell'affermare che entro il 2050 i ghiacciai europei finiranno per dimezzarsi. Nessuno avrebbe dato pi¨´ di quindici anni di vita a quello della Marmolada.?
I ghiacciai italiani pi¨´ resistenti
¡ª ?Solo tre ghiacciai italiani hanno una superficie superiore a 10 kmq (o almeno l'avevano al momento dell'ultima rilevazione del catasto gestito dal Comitato Glaciologico Italiano) - quello del Miage sul Monte Bianco e, tra Lombardia e Trentino-Alto Adige, quello dell'Adamello e quello dei Forni. Ed ¨¨ probabile che saranno quelli che resisteranno pi¨´ a lungo all'usura del tempo, fino alla fine del secolo in corso.?
Ghiacciai in Valle d'Aosta
¡ª ?Va da s¨¦ che la Valle d'Aosta, con le sue cime superiori ai 4000 metri, sia la regione messa meglio e sul Monte Bianco si contano numerosi ghiacciai, compreso quello di Planpincieux, sopra la Val Ferret, che tante preoccupazioni sta dando in questi giorni, tanto da evacuare temporaneamente la zona per il pericolo di crolli importanti. Sul versante opposto della valle di Courmayeur, sopra la Val Veny, c'¨¨ il pi¨´ esteso di questi ghiacciai, quello del Miage, attiguo a quello di Bionnassay e a quello del D?me du Go?ter. ? un cosiddetto "ghiacciaio nero" perch¨¦ la sua parte pi¨´ bassa ¨¨ coperta di detriti rocciosi che ne limitano la fusione. Ci si arriva facilmente a piedi dal paese, cos¨¬ come all'omonimo lago a quota 2020 metri che ¨¨ l'unico luogo da questa parte delle Alpi dove si possono vedere degli iceberg, originati dal distacco di grossi pezzi di ghiaccio sul costone superiore che finiscono in acqua.?
Il ghiacciaio italiano pi¨´ esteso
¡ª ?In provincia di Brescia, in Altra Val Camonica, il ghiacciaio dell'Adamello ¨¨ il pi¨´ esteso della nazione ed ¨¨ compreso tra una quota massima di 3530 metri ed una quota minima intorno ai 2600 ha un grosso corpo centrale da cui hanno origine sei lingue differenti che puntano a valle. Come avviene in tutti i ghiacciai di questo tipo, il corpo principale sta progressivamente vedendo il proprio spessore assottigliarsi mentre le lingue stanno arretrando i propri fronti. Oggi una porzione della lingua glaciale a Nord-Est ¨¨ ancora in provincia di Trento ma ¨¨ previsto che entro una decina d¡¯anni si estingua lasciando ci¨° che resta del ghiacciaio nella frazione lombarda dell'Adamello.?
Il ghiacciaio dei Forni sotto osservazione
¡ª ?Il ghiacciaio dei Forni, invece, si trova nel gruppo Ortles-Cevedale in Alta Valtellina nella parte lombarda lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio. Anche le sue misure parlano di circa 10 kmq di estensione (nel 2015 una delle tre lingue si ¨¨ definitivamente separata dal corpo principale) ma la sua superficie si ¨¨ quasi dimezzata negli ultimi 150 anni: ci¨° che fa specie ¨¨ che fin dalla fine del 1800 un gruppo di volontari ed esperti stanno sistematicamente monitorando l'evoluzione del ghiacciaio, misurandone costantemente la superficie e la lunghezza.
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