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Retrorunning: la corsa ad alto dispendio energetico che ¨¨ un passo avanti per la salute
Il passo indietro che ¨¨ un passo avanti per la salute. In Tibet la sua antenata ¨¨ in voga dal 400, in Europa ci ¨¨ arrivata invece in maniera fortuita e per curiosit¨¤ dopo che il 1¡ã aprile del 1987, gli organizzatori della maratona di New York, quasi per scherzo, organizzano un'inconsueta corsa all'indietro. La risonanza ¨¨ tanta e la corsa inversa comincia ad attecchire anche fuori dal continente.
RIABILITAZIONE EFFICACE
¡ª ?Non ¨¨ un caso per¨° che la prima competizione abbia come culla l'America. Proprio qui infatti alcuni medici, negli Anni 70, scoprirono come la riabilitazione, dopo interventi all'anca, alla tibia e alle ginocchia, fosse pi¨´ veloce e meno dolorosa se condotta con esercizi svolti all'indietro.
BENEFICI E CALORIE BRUCIATE
¡ª ?E non ¨¨ certo questo l'unico beneficio: ad essere coinvolti sono dei muscoli che durante la corsa normale non vengono presi in causa: gli antagonisti della parte posteriore della gamba. Oltre a uno sviluppo pi¨´ armonico del corpo, questo comporta anche un dispendio energetico maggiore: circa il 30-35 % in pi¨´ rispetto alla "collega" in avanti con un considerevole abbassamento della frequenza cardiaca. Nella corsa all'indietro la punta del piede ¨¨ poi il perno del movimento: le caviglie risultano rafforzate, le spalle raddrizzate e anche la colonna vertebrale ne trae giovamento, allungandosi e facendo acquisire, con una pratica costante della disciplina (¨¨ consigliata una frequenza di 2-3 volte a settimana per 20-30 minuti) una postura pi¨´ eretta. Non solo: a essere implementato ¨¨ anche l'equilibrio e il senso di fiducia in se stessi, necessario ¨¨ infatti familiarizzare con le proprie sensazioni corporee.
SALVAGENTE PER MARATONETI
¡ª ?Di questi e altri effetti benefici per la muscolatura se ne sono accorti anche gli esteti della corsa in avanti: durante la maratona pi¨´ volte ¨¨ capitato che in procinto del 30esimo km infatti, quando i crampi facevano capolino, alcuni atleti per evitare il ritiro cominciassero a correre per un breve tratto all'indietro (pratica non vietata dal regolamento). Il risultato? Muscolatura salvata in corner e ripresa della corsa in avanti con arrivo al traguardo senza intoppi.
TOTTI E TORERI
¡ª ?La corsa all'indietro inoltre, a primo acchito insolita, ¨¨ pi¨´ comune di quanto possa sembrare. Sono tanti infatti gli sport che la utilizzano nel quotidiano. Esempio lampante ¨¨ l'arbitro di calcio che costantemente la inserisce nel suo "repertorio" di gara. Anche nel programma di allenamento dei calciatori spesso fa capolino. Basti pensare che Francesco Totti era solito terminare le sue sedute correndo proprio all'indietro. Uno dei toreri pi¨´ famosi di tutti i tempi, Luis Miguel Domingu¨ªn, padre di Miguel Bos¨¨, ha dichiarato inoltre di aver speso ogni giorno almeno un'ora in allenamenti di corsa all'indietro, imprescindibili per fronteggiare il toro pi¨´ agevolmente.
AGONISMO
¡ª ?In Italia, dopo la prima competizione organizzata a Poviglio nel 1995, il movimento ha preso sempre pi¨´ piede anche a livello agonistico con la creazione dell'AIRR (Associazione Italiana RetroRunning). A sigillare la crescita ¨¨ stato l'ultimo mondiale, datato 2018, con ben 21 delegazioni presenti, che ha avuto come culla proprio l'Italia. Nel 2020, con le competizioni sospese per il Covid, l'Italia ¨¨ balzata poi agli onori della cronaca grazie all'iniziativa di Alberto Venturelli (attuale vice campione del mondo sui 10000 e sulla staffetta 4 per 100, categoria in cui detiene il record italiano): una mezza maratona all'indietro organizzata sul balcone di casa di 10 metri che, in diretta social, ha raccolto una discreta cifra di fondi benefici.
NUMERI E CATEGORIE
¡ª ?Ora, sono ben 400 gli atleti presenti sulla penisola concentrati principalmente in Toscana, Emilia e Veneto. Le categorie sono le pi¨´ disparate e a livello internazionale le distanze sono le stesse coperte dalla corsa in avanti. Si corre su strada, su erba, in salita (con pendenze fino al 20-25 %) o sul pavet. L'attivit¨¤ pu¨° essere inoltre individuale o in doppio.
DOPPIO MADE IN ITALY
¡ª ?E proprio la corsa in coppia ha DNA tutto italiano, veneto per la precisione. A darle i natali in modo bizzarro ¨¨ stata infatti un'ASD di Albignasego (PD) grazie a Dario Vettorato (segretario AIRR e presidente dell'associazione padovana) e alla moglie Carla Caregnato (campionessa italiana sulle lunghe distanze). La coppia, allenandosi fuori dalla pista ciclabile, si ¨¨ trovata costretta a inventare un escamotage per evitare di incappare in cadute causate da ostacoli non visibili. I due hanno deciso cos¨¬ di correre in tandem alternato, uno in avanti e l'altro all'indietro, per avvisarsi reciprocamente in caso di pericoli imminenti. Per allenarsi entrambi all'indietro inoltre, dopo qualche centinaio di metri, i due invertivano i ruoli dandosi il cambio. Il trucco si ¨¨ rivelato salvifico e funzionale tanto che la categoria doppio, effettuata nella maniera descritta, ¨¨ diventata agonistica.
MONACI
¡ª ?"Altra caratteristica che fa amare il retrorunning- ci spiega proprio Carla Caregnato- ¨¨ il vedere le cose da un'altra prospettiva. Correndo normalmente il paesaggio, intravisto prima in lontananza, si avvicina. All'indietro ¨¨ invece il contrario ed ¨¨ facile scorgere dettagli diversi che spesso rapiscono. Schiude lo sguardo a punti di vista inediti". Ma, riavvolgendo il nastro, i veri precursori di questo sport sono i monaci tibetani che da pi¨´ di 1000 anni camminano all'indietro scendendo dai sentieri di montagna. Forse proprio per cambiare prospettiva e guardare sempre in alto nutrendo la proprio spiritualit¨¤ ancora di pi¨´. Dei passi indietro che guardano avanti.
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