La tragedia
Un mese dopo gli attacchi di Hamas a Israele, Netanyahu: "Assumeremo il controllo di Gaza"
Era il 7 ottobre 2023 quando il mondo rimase sconvolto dai brutali attentati di Hamas contro Israele. Non solo razzi ma anche attacchi pianificati via terra. La conseguenza sono state centinaia di morti sia tra gli israeliani che tra i civili palestinesi che hanno subito la risposta dell'esercito israeliano. Duecento ostaggi sono ancora nelle mani di Hamas nel territorio della striscia di Gaza.
guerra israele-hamas un mese dopo
¡ª ?A un mese dall'avvio di quello che possiamo definire uno scontro tra Hamas e Israele il premier Benjamin Netanyahu ha rilasciato un'intervista alla tv americana ABC News. Dal suo punto di vista gli oltre 10 mila morti nella Striscia di Gaza dichiarati da fonti palestinesi, sono tutti da verificare inoltre sicuramente in quei numeri ci sono anche migliaia di "terroristi di Hamas". Netanyahu ha ribadito che non ci sar¨¤ alcun cessate il fuoco senza il rilascio degli ostaggi che si trovano ancora nelle mani di Hamas. Il premier ha ribadito che dopo la guerra l'obiettivo ¨¨ che Israele prenda il controllo della Striscia di Gaza e della sicurezza della citt¨¤ per evitare che si ripeta quanto compiuto da Hamas. Intanto dall'esercito hanno annunciato di aver isolato Gaza City e di prepararsi a un lungo assedio al punto che, forse per pressione psicologica, sono state consegnate ai soldati giacche a vento e sacchi a pelo per l'inverno.
attacchi continui
¡ª ?Un mese dopo, per¨°, continuano gli attacchi che si stanno allargando anche alla Cisgiordania dove nella notte sarebbe stato ucciso un palestinese in un villaggio vicino Hebron. L'esercito israeliano si sarebbe scontrato con alcuni palestinesi mentre raccoglieva informazioni per distruggere la casa di un sedicenne autore di un attentato in cui era morta una poliziotta israeliana. Inoltre sarebbero 14 i morti di un attacco a Rafah a sud di Gaza. Ogni giorno il conto delle vittime aumenta da entrambe le parti. La diplomazia internazionale ¨¨ al lavoro con l'obiettivo di proteggere i civili che, da una parte e dall'altra, non hanno cercato e voluto questa guerra. Antonio Guterres, segretario generale dell'Onu ha ribadito come le "Nazioni Unite hanno lanciato un appello umanitario da 1.2 miliardi di dollari per aiutare 2,7 milioni di persone che vivono in Cisgiordania e sulla Striscia di Gaza." Il segretario ha definito Gaza un "cimitero di bambini" sottolineando come ci siano stati molti morti tra i reporter e gli operatori umanitari, chiedendo un cessate il fuoco "umanitario". Ma per il momento Netanyahu ha aperto soltanto a pause tattiche come chiesto anche dal presidente USA Joe Biden.
oltre 200 ostaggi a gaza
¡ª ?Un mese dopo il 7 ottobre a Gaza sarebbero ancora pi¨´ di 200 gli ostaggi nascosti nei tunnel della citt¨¤, usati da Hamas come una sorta di scudo per impedire che l'esercito israeliano bombardi direttamente questi tunnel. Finora sono stati rilasciati soltanto 5 ostaggi?per ragioni di salute o umanitarie. Tra gli ostaggi ci sarebbero anche 10 persone con cittadinanza americana, 17 che arrivano dalla Thailandia, 8 tedeschi e 7 tra inglesi e francesi. Sono sia militari, che civili tra cui anche donne, minori e persone con disabilit¨¤. I loro parenti stanno facendo pressioni sul governo israeliano per chiedere il cessate il fuoco e poterli salvare. Le trattative internazionali per una loro liberazione non hanno portato alcun risultato al momento.
mondo polarizzato
¡ª ?La paura cresce anche in Europa vista la polarizzazione in atto dello scontro tra le diverse parti. In diversi paesi si sono verificati atti antisemiti come a Roma dove alcune pietre d'inciampo che commemorano i morti della persecuzione nazista, sono state date alle fiamme o danneggiate. Anche le varie manifestazioni per chiedere la pace finiscono per diventare uno scontro tra fazioni, dimenticando come per prima cosa bisognerebbe pensare a salvare tutte le vite umane.
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