Nel 1997 la chiamata per pap¨¤ Claudio, detto Ciccio. Matteo all’epoca aveva 4 anni, oggi dopo la chiamata del Team Bertelli sogna di essere su Luna Rossa per Aucland 2021
Di padre in figlio. L’America’s Cup pu¨° diventare una tradizione di famiglia proprio come ¨¨ successo ai Celon, pap¨¤ Claudio (conosciuto su tutti i campi di regata come Ciccio) e al giovane Matteo.
Alle origini —
Tutto inizia nel lontano 1985 quando i tre fratelli Celon, Mario (detto Baffo) Ciccio e Nicola, vengono chiamati da Aldo Migliaccio per partecipare all’edizione nˇă 26 della Coppa America con il consorzio Italia. “L’avventura di Mario e Nico dur¨° appena un’estate – racconta Ciccio - Io invece andai anche a Perth, ma quando si ripropose l’opportunit¨¤ di selezionarsi con mio fratello Mario nuovamente per l’Olimpiade sull’FD mollai tutto per la campagna olimpica” (i due fratelli Celon hanno partecipato 3 volte ai Giochi nel ’84 e nell’88 con l’FD e nel ‘96 con il Soling insieme a Gianni Torboli).
Pap¨¤ Claudio col figlio Matteo in una foto d’epoca
Con Luna —
E cos¨¬ per molti anni per Ciccio la Coppa resta un sogno nel cassetto fino al 1997 quando arriva la chiamata di Luna Rossa. “ Un’occasione unica – continua Celon – ero felicissimo, per un velista sono tre i grandi obiettivi l’Olimpiade, la Coppa America e il giro del mondo (Celon ha fatto anche quello nel 2002 ndr) dopo l’occasione sfumata nell’87, partecipare all’America’s Cup era un sogno che diventava realt¨¤. Devo ringraziare Patrizio Bertelli, quello con Luna Rossa ¨¨ stato uno dei periodi pi¨´ belli della mia vita. Ricordi fantastici. L’avventura in Nuova Zelanda culminata con la vittoria della Louis Vuitton Cup, un’esperienza davvero indimenticabile. Sono stati momenti unici che ho avuto la fortuna di poter condividere anche con la mia famiglia”. A Auckland, Ciccio aveva portato con s¨¦ la moglie Daniela e i due figli Matteo che all’epoca aveva 4 anni e Davide di 8 mesi.
Sogno —
Per Celon senior dopo quella di Auckland c’¨¨ stata anche un’altra Coppa, a Valencia con Alinghi, conclusasi con la vittoria, ma ¨¨ stata l’esperienza neozelandese a rimanere nel cuore del velista di Torri del Benaco. Difficile pensare che dopo 20 anni la storia potesse ripetersi, e un altro Celon potesse tornare a sognare di vincere la Coppa America con Luna Rossa. Ancora pi¨´ impensabile perch¨¦ il giovane Matteo seppur molto atletico non sembrava essere portato per la vela. “Da bambino ho provato ad andare in Optimist, ma l’esperienza non mi ¨¨ piaciuta – spiega Matteo che ora ha 22 anni – ho fatto altri sport: atletica, sci alpino, fondo. Solo a 16 anni ho deciso di riprovare ad andare in barca e ho incominciato con il Laser. Una sfida con me stesso, volevo dimostrare che potevo farcela e alla fine sono arrivati anche i primi risultati”.
Deja-vu —
Grazie al Laser, Matteo ha ritrovato anche Francesco Marrai (azzurro a Rio ndr ), figlio di Antonio, per decenni braccio operativo di Patrizio Bertelli nelle sue sfide di Coppa America, i due laseristi nel 2000 erano tra i tanti bambini andati in Nuova Zelanda insieme ai pap¨¤ e tifavano per Luna Rossa. “Con Francesco abbiamo parlato spesso della Nuova Zelanda anche se io ricordavo poco perch¨¦ ero piccolino, ma grazie alle foto e ai racconti degli altri ripercorrevo quell’avventura – racconta ancora il giovane Celon – avrei voluto tanto tornare ad Auckland, Francesco ed io abbiamo parlato spesso sia della Coppa America, che di Auckland e ho sempre pensato che lui sarebbe stato chiamato per regatare su Luna Rossa, mentre per me sarebbe rimasto solo un sogno”.
Matteo Celon, a destra, con Tesei e Voltolini
New generation —
Ma si sa, talvolta i sogni possono avverarsi e un bel giorno a casa Celon arriva un’altra telefonata, questa volta per Matteo. “Quasi non ci credevo, e in realt¨¤ ancora adesso mi sembra ancora impossibile – confessa –. Pietro Sibello mi ha convocato per una sessione di allenamenti con il team di Bertelli nell’ambito del progetto “new generation” dedicato alle nuove promesse della vela italiana. Dopo un periodo di prova sono stato scelto per partecipare ai prossimi appuntamenti sportivi con Luna Rossa”. Per Matteo una felicit¨¤ immensa e un primo passo verso la Coppa America e Auckland 2021. “Sono orgoglioso – ha commentato pap¨¤ Ciccio – per lui ¨¨ una grande opportunit¨¤. Certo ancora nulla ¨¨ deciso e la strada verso l’America’s Cup in Nuova Zelanda ¨¨ ancora lunga, ma comunque vada sar¨¤ per Matteo una bella esperienza”. E la storia continua…
Rossella Raganati
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