Era un raro esempio di prodiere diventato famoso quanto un timoniere o uno skipper. Una carriera da vincente, dal TP52 e l¡¯RC 44 ai Maxi dove ha conquistato vittorie di prestigio come il Mondiale col 72 piedi Vesper
Matteo Auguadro, scomparso sabato per un drammatico incidente di montagna sulle Alpi Lepontine, era un raro esempio di prodiere diventato famoso quanto un timoniere o uno skipper. Nella vela agonistica, a parte quella olimpica, resta difficile guadagnarsi la notoriet¨¤ non tenendo il timone o guidando un team. Lui ¨¨ stato bravissimo, pian piano, a diventare protagonista unendo a un fisico da vero atleta doti tecniche non comuni e un impegno incredibile. Superando un altro piccolo muro: i quattro laghi alpini hanno fornito (e continuano a fornire) fior di velisti alle squadre olimpiche e agli equipaggi delle barche di punta ma il lago Maggiore ¨¨ sempre stato un passo indietro, soprattutto al Garda. Matteo, da Verbania, sponda piemontese, ¨¨ stato uno dei pochissimi a emergere ed era orgoglioso anche di questo aspetto. Oltre che delle sue tante passioni sportive: kite surf, bicicletta e sci alpinismo che purtroppo l¡¯ha tradito.?
palmares
¡ª ?Della sua vocazione, gli esperti se ne erano accorti nel 2007 quando, trentenne con un palmares eccellente nelle classi monotipo, sal¨¬ a bordo di Mascalzone Latino, la barca dell¡¯armatore Vincenzo Onorato, che per la seconda volta si ciment¨° nell¡¯America¡¯s Cup. Lo aveva chiamato Flavio Favini, altro lacustre (¨¨ di Luino) che timonava lo scafo e lo conosceva sin da quando correva in Optimist, Mascalzone Latino sfior¨° l¡¯impresa di arrivare in semifinale della Louis Vuitton Cup. Da l¨¬ inizi¨° la vera carriera di Matteo sulle pi¨´ competitive classi monotipo come il TP52 e l¡¯RC 44 ma soprattutto sui Maxi dove ha conquistato vittorie di prestigio come il titolo iridato con il 72 piedi Vesper. Per la vela italiana si tratta di una grave perdita, anche e soprattutto dal punto di vista umano. Marito di Rachele ¨C giornalista specializzata di nautica ¨C e padre di due figlie, Auguadro era rispettato da tutti e con moltissimi amici perch¨¦ non si limitava a fare il suo dovere a bordo. ¡°Aveva una gentilezza d¡¯animo che lo rendeva benvoluto da tutti. Non mi ricordo di avergli mai sentito pronunciare una cattiva parola contro qualcuno. Mai", ha detto Vasco Vascotto, che ¨¨ stato suo compagno di avventura in tanti mari del mondo. "Con garbo aveva saputo diventare uno dei migliori prodieri del mondo. Un uomo buono e uno sportivo completo. Stavamo regatando insieme, eravamo pieni di progetti per questa stagione velica, a partire dall¡¯Admiral¡¯s Cup. Sono senza parole¡±. Anche noi.
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