Solo 42 miglia di vantaggio per il leader al timone di Macif Sant¨¨ Prevoyance
La prima vera fuga al Vend¨¦e Globe ¨C il giro del mondo in solitario senza scalo ¨C ¨¨ iniziata nei pressi di Capo Buona Speranza: non esiste una vera boa davanti alla punta estrema del continente africano, ma il passaggio consente di fare un punto molto affidabile di come sta andando la regata iniziata il 10 novembre da Les Sables d¡¯Olonne, sulla costa atlantica francese. Si parlava di prima fuga: ci sono due coppie ¨C composte da velisti transalpini (non ¨¨ una sorpresa) - che senza dubbio si sono portati in una posizione favorevole: a guidare la corsa ¨¨ Charlie Dalin, uno dei favoriti al timone di Macif Sant¨¨ Prevoyance, che dopo 32 giorni di oceano ha solo 42 miglia di vantaggio su S¨¦bastien Simon che guida Groupe Dubreil. A inseguire - non da vicino ma mancano oltre 15mila miglia al ritorno a Les Sables d¡¯Olonne - sono Yoann Richomme (Paprec Ark¨¦a) e Thomas Rutyant (Vulnerabile), rispettivamente a 364 e 382 miglia dal leader Dalin. Gi¨¤ il quinto in classifica, J¨¦r¨¦mie Beyou (Charal) ¨¨ a 562 miglia. Per andare in testa dovrebbe navigare per un giorno al massimo e sperare che i primi due non si muovano. Ecco perch¨¦ ¨¨ corretto parlare di fuga.?
simon
¡ª ?Al di l¨¤ dell¡¯esito finale, sono stati facili profeti (pure noi) quanti indicavano che sarebbe stato un Vend¨¦e Globe a colpi di record incredibili per una barca, per quanto dotata dei foil che la fanno ¡®volare¡¯ sulle onde. Una depressione nel Sud Atlantico ha consentito agli Imoca 60 di ultima generazione di trasformare la regata in una corsa modello dragster dove quasi ogni giorno cadeva il primato che pi¨´ conta nel mondo della vela oceanica: le miglia percorse in 24 ore. Simon, come detto secondo al momento, ha abbattuto un muro storico, arrivando a 615,33 miglia (su terra sarebbero 1139,35 km) alla media di 25,64 nodi (47,48 km/h). Semplifichiamo: ¨¨ come partire alle 8 del mattino dal Lido di Venezia e 24 ore dopo ritrovarvi a Messina dopo aver traversato l¡¯Adriatico sino a Santa Maria di Leuca e poi lo Ionio sino alla Sicilia. A vela, per¨°. Il solitario francese ha raccontato cos¨¬ l¡¯impresa. "Non ¨¨ l'obiettivo principale, ma la barca va davvero bene, c'¨¨ solo un metro di mare, un vento ragionevole tra i 24 e i 26 nodi. Ecco perch¨¦ ho ridotto la randa, in una configurazione relativamente sicura. ? una distanza incredibile, non avrei mai immaginato di farcela ma non ¨¨ finita: c'¨¨ una possibilit¨¤ che record venga battuto di nuovo, si spera da me".
PrYSMIAN
¡ª ?Alti e bassi per Giancarlo Pedote, il solo italiano in gara. Ha avuto un momento di gloria, nella prima settimana quando la flotta era ancora compatta e il vento non regolare. Navigando vicino al veterano Jean Le Cam si ¨¨ trovato spesso nel gruppo dei migliori e si ¨¨ tolto lo sfizio di guidare il Vend¨¦e Globe per un breve tratto, grazie a 350 miglia coperte in 24 ore. Mai successo a un velista italiano. Peccato che Prysmian Group si sia successivamente "impantanato" tra le calme equatoriali, perdendo molte posizioni: attualmente naviga al 23¡ã posto, a circa 2.100 miglia dal leader Dalin. Un¡¯eternit¨¤ a un terzo di regata, l¡¯obiettivo realistico ¨¨ puntare a un rientro nei primi dieci approfittando di qualche buona depressione nei mari del Sud. E comunque, negli ultimi giorni, ha recuperato cinque posizioni. Per la cronaca, dei 40 partenti se ne ¨¨ ritirato solo uno, il francese Maxime Sorel mentre la prima donna ¨¨ la svizzera Justine Mettraux, decima, con poche miglia di vantaggio sulla favorita inglese Samantha Davies. A chiudere il gruppo, l¡¯ungherese Szabolcs Weores che ha accumulato ben 4235 miglia di svantaggio da chi guida la regata. Ma sta facendo il ¡®suo¡¯ Vend¨¦e.?
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