Checco Zalone: "De Gregori unico vero amico. Mia moglie mi ha colpito per il sen... sorriso"

Intervistato dal Corriere della Sera, il comico, regista e attore pugliese si racconta con la sua impareggiabile ironia

Checco Zalone è oggi uno dei comici più amati d’Italia. In questi mesi, sta girando la penisola con un suo spettacolo dal titolo?Amore + Iva, che al momento conta già?55 date. Aldo Cazzullo, vicedirettore del Corriere della Sera, ha deciso di intervistarlo nella sua rubrica del fine settimana, raccontando un Luca Medici (questo il vero nome di Zalone) per certi versi inedito.?

la polemica sui media e il politicamente scorretto

Nella sua ultima intervista, tre anni e mezzo fa al Corriere, Zalone si ribellò contro il politicamente corretto: “Qui non si può dire più nulla…”, disse. “Oggi il problema è quello opposto - spiega a Cazzullo -: qui si può dire tutto; anche troppo. Si dà voce a chi non lo merita. Ognuno è libero di sparare le sue nullate, di ferire, di offendere, senza conseguenze". “Le polemiche social - continua - sono costruite ad arte dai media. Alla gente non importa nulla; e io non rispondo mai, per non alimentarle. Mi hanno crocefisso per la storia della Cenerentola transessuale, e sa qual è lo sketch dello spettacolo che fa più ridere il pubblico? La Cenerentola transessuale”.

l'infanzia

Complesso, ansioso, ma anche politicamente preparato: Zalone si racconta, senza trascurare aneddoti familiari e momenti di vita vissuta. Il suo racconto parte dalla sua infanzia, ovviamente, con suo nonno Pasquale che era un “fascistone”, al pari di sua zia Rachele (“come la moglie del duce”): “Single, insomma zitellona: anche perché non era una gran figa, ma non lo scriva, anzi lo scriva pure tanto la zia non sa cosa vuol dire. Era una poliziotta della Buoncostume: come nei film di Edwige Fenech e Barbara Bouchet". E parlando della sua famosa battuta sulla "Barbara Bouchetta", Zalone racconta "ho scritto una lettera sul modello di?quella di Chiara Ferragni a Sanremo destinata al Checco bambino, che si ammazzava di pugnette su Postalmarket".

la politica e i messaggi con meloni

Un’intervista nella quale la politica è molto presente. Zalone racconta un esilarante scambio di messaggi col Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Un’estate ero in vacanza in Puglia con gli amici delle mie figlie, tutti fascistoni, quindi fan di Giorgia. Pure lei era in vacanza lì vicino. E mi mandò un WhatsApp chiedendo di incontrarmi. Io non incontro mai politici, però non volevo deludere i miei amici. Pensai a un caffè in gran segreto, ma loro si ribellarono: 'La devi invitare a pranzo a Giorgia!'. Così le ho mandato questo WhatsApp, legga: “Abbiamo affittato un villino anni 80 (condonato). Ci sono panzerotti, riso patate e cozze, parmigiana, latticini... Hai allergie e intolleranze, oltre a quelle che già conosciamo?”.

i problemi con l'ansia

Zalone confessa poi di avere problemi di insonnia dovuti all’ansia. “L’ansia di deludere, di fallire. Così mi aiuto con le pillole. Ansioso come me c’è solo Fiorello. Durante la lavorazione di?Tolo Tolo?ho provato pure lo Xanax”. Il comico racconta poi un aneddoto particolare, che vede protagonista Gianni Morandi. “Una volta all’Arena di Verona, mentre aspettavo di salire in scena per promuovere?Sole a catinelle, stavo piangendo per la tensione. Arriva Gianni, che conduceva la serata, mi accarezza, mi tranquillizza: 'Che vuoi che sia?'. Un grandissimo. Del resto se arrivi a 75 anni, dopo 70 anni di carriera, vuol dire che hai qualcosa dentro. E la gente lo sente”.

gli idoli di checco zalone

Morandi è uno dei tanti punti di riferimento di Zalone, che nell’intervista a Cazzullo ne cita un po’: da Riccardo Muti a Vasco Rossi (“è il mio idolo”) fino ad arrivare a Francesco De Gregori, col quale ha un rapporto molto stretto. “Francesco è l’unico amico vero che ho nel mondo dello spettacolo. Mi ha adottato”. “Eppure dicono sia distanziante”, risponde Cazzullo. “Proprio per questo mi piace. Vado a mangiare a casa del Principe quando voglio, e questa è una delle più belle soddisfazioni della mia vita. L’altra sera io ho cantato Viva l’Italia, e lui La Prima Repubblica, tra il tripudio del pubblico”.

il pubblico del nord è migliore

? proprio parlando di pubblico che Zalone chiude l’intervista. Secondo lui, quello del Nord è migliore "perché è un coacervo, c’è di tutto. ? pieno di terroni civilizzati". "A Bologna - continua Zalone -ci sono più salentini che a Lecce; e i salentini per noi di Bari sono i veri terroni. Le città più difficili sono quelle che hanno un’identità culturale più forte: Firenze, Roma. La più dura in assoluto è Napoli. Una sera giocava il Napoli in Champions, ho dovuto chiedere scusa al pubblico perché lo spettacolo disturbava i telefonini su cui tutti seguivano la partita. E poi hanno avuto Totò e Troisi; mica stanno ad aspettare te. Totò è il più grande in assoluto, però Troisi lo sento più vicino. Anche se piaceva molto alle donne; e un comico per far ridere non deve scopare, o comunque non deve dare l’impressione di farlo".

l'amore con mariangela

Infine, Zalone racconta la sua personale storia d’amore, quella che da anni ormai lo vede legato a sua moglie Mariangela, conosciuta in un pub di Casamassima, non lontano dalla sua Capurso. “Mariangela conduceva il karaoke in un pub - racconta -. Era la Fiorello del paese. Mi colpì subito per il suo seno prosperos… per il suo sorriso. Così le dissi, guardandola nel sorriso, che avevo bisogno di una cantante per suonare ai matrimoni”. “Era una scusa penosa - continua -. Per giorni cercai disperatamente un matrimonio dove suonare. Mariangela me l’ha fatta sudare. Parla benissimo inglese, ha lavorato in America, nelle chiese evangeliche, perché è evangelica. Ora abbiamo due bimbe meravigliose, Gaia e Greta”.