Paola sar¨¤ questa sera la co-conduttrice accanto ad Amadeus e Morandi. C'¨¨ attesa per il suo monologo: "Parler¨° di me stessa a 360¡ã"
Elegante, splendida, tanto che qualcuno tra i giornalisti della sala stampa al suo arrivo (in leggero ritardo, sembra per problemi di volo) le urla: "Paola sei bellissima!". La Egonu saluta, ringrazia e dice: "Ancora non ci credo, sono emozionatissima. Non vedo l'ora".
il razzismo c'¨¨
¡ª ?Il discorso si sposta presto sul razzismo, viste pure le parole del ministro e vicepremier Salvini ("Spero non faccia una tirata sull'Italia razzista"). Le viene chiesto se le dia fastidio che qualcuno neghi che l'Italia sia un paese razzista. Lei respira e dice: "Non c¡¯¨¨ bisogno di una risposta e tutti sappiamo perch¨¦". I giornalisti incalzano, la domanda ¨¨ secca: l'Italia ¨¨ razzista? Anche qui Paola si prende il giusto tempo per rispondere e poi si lascia andare: "S¨¬". Altra pausa. Quindi la campionessa azzurra del volley continua: "Questo non significa che siano tutti razzisti o ignoranti. Secondo me ¨¨ un paese razzista che per¨° sta migliorando. Non voglio sembrare polemica o fare la parte della vittima, ma voglio semplicemente dire come stanno le cose". Il suo monologo ¨¨ atteso piuttosto tardi, poco prima della mezzanotte: "Nel monologo mi racconto, quindi ci sar¨¤ anche una parte dedicata al razzismo. L'ho scritto io facendomi aiutare. Ho voluto dire chi sono a 360 gradi, senza prendere spunti da episodi particolari".
RITORNO IN NAZIONALE
¡ª ?Si riferisce alle parole dure dopo l'addio alla Nazionale ("Mi hanno chiesto perch¨¦ sono italiana, questa ¨¨ stata la mia ultima partita"), ma adesso sembra fare un passo indietro: "Un ritorno in Nazionale? Sto metabolizzando, ma se c'¨¨ la possibilit¨¤ s¨¬".? E ancora: "Non ho mai abbandonato l'Italia, ho scelto di giocare in Turchia per crescere e tornare qui".?
nessuna condanna
¡ª ?Si parla della frase riportata da Vanity Fair in una sua intervista, "mettere al mondo un figlio di colore vuol dire condannarlo all'infelicit¨¤". Lei spiega: "Non ho mai pronunciato quelle parole. Mi riferivo a un episodio precedente alla pandemia, quando io e mia sorella parlavamo con preoccupazione di quanto stava accadendo negli Usa e del movimento Black Lives Matter. Ci siamo dette 'caspita, potrebbe capitare a mio fratello o mio figlio'. Ma non credo che fare un figlio di colore sia condannarlo all'infelicit¨¤, anche perch¨¦ io sono felice, anzi molto felice. Quella frase era un'esagerazione".
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