Si ¨¨ chiuso il primo trimestre del progetto che porta un gruppo di studenti delle scuole superiori a studiare lungo i sentieri d'Italia. Roberta Cortella ce lo racconta: "I ragazzi stanno facendo un percorso umano clamoroso, quante albe e tramonti nei loro occhi... E noi insegnanti stiamo imparando tanto da loro"
¡°Io, come insegnante, ho capito che bisogna cambiare qualcosa nella scuola, uscire dalle classi, togliere muri, banchi, sedie, e andare tra la gente, immergersi in un paesaggio, percorrere i sentieri. La strada giusta ¨¨ questa¡±. Sono giorni di vacanza anche per Roberta Cortella e per la sua scuola in cammino. Insegnante e guida escursionistica, regista e autrice di serie tv e documentari (La retta via e Boez¨CAndiamo Via, docuserie realizzata con Rai e Ministero della Giustizia), da anni lavora e mette in pratica la misura del cammino come strumento educativo e di reinserimento sociale. ¡°Il cammino ti offre sempre spunti di conoscenza straordinari, conoscenza di te, dell¡¯altro, di integrazione e solidariet¨¤. Anche se non ¨¨ conoscenza che ha a che fare con i programmi scolastici in senso stretto, ¨¨ qualcosa che fa crescere, qualcosa a cui i ragazzi non possono rinunciare¡±. Da qui nasce Strade Maestre, idea visionaria di aprire le porte della scuola, portare gli alunni sui sentieri d¡¯Italia: un anno scolastico in cammino, progetto educativo che propone a giovani iscritti agli ultimi tre anni delle scuole superiori di seguire un anno scolastico itinerante. Prevede che un gruppo di studenti, accompagnati da Guide Ambientali Escursionistiche che svolgono anche il ruolo di insegnanti, segua a piedi un percorso attraverso la Penisola, alternando giornate di cammino a periodi residenziali. ¡°Siamo partiti da Orvieto il 16 settembre: in questo primo trimestre abbiamo camminato per circa 700 km, Via Francigena, Cammino Terra-Mare tra Tolfa e Civitavecchia, Cammino di Germanico, Magna Via Francigena in Sicilia. Otto ragazzi di diversi indirizzi scolastici e diverse et¨¤, un ragazzo di terza, 4 di quarta, 2 ragazze che devono preparare la maturit¨¤ e una australiana con un programma tutto suo, che sta preparando una specie di tesina¡±.
Come ¨¨ stata organizzata la settimana-tipo in questi mesi?
¡°Strada facendo abbiamo imparato che non c¡¯¨¨ una settimana-tipo. Il primo mese ¨¨ stato di conoscenza e comprensione, poi tutto ¨¨ stato smontato e rimontato in cammino rispetto a quello che avevamo organizzato. Alterniamo lunghi periodi di cammino con altri stanziali in cui abbiamo un programma serrato di lezioni ma facciamo anche escursioni. Durante il cammino invece si parla molto e vengono elaborate le cose emerse che si sono lette e studiate, abbiamo lunghissime possibilit¨¤ di confronto. Alcune materie invece ¨¨ meglio farle da fermi, tipo matematica o la scrittura¡±.
Come hanno reagito i ragazzi? Hanno fatto pi¨´ fatica a camminare o a dedicarsi allo studio e alle lezioni?
¡°Nessuna fatica a camminare, tutt¡¯altro! Quando arrivano a fine tappa hanno ancora voglia di esprimere la loro energia, fanno verticali, piegamenti, workout, hanno bisogno di usare il loro corpo e metterlo alla prova. Fanno pi¨´ fatica a fare lezione stanziale: ma devono imparare anche a sopportare la noia, anche perch¨¦ noi siamo insegnanti, non intrattenitori turistici. La lezione fatta camminando ¨¨ la cosa che gli piace di pi¨´: usiamo molto i podcast, io la sera registro la lezione e loro la ascoltano durante il cammino...¡±.
Qual ¨¨ la cosa che pi¨´ ti ha sorpreso in positivo e quale in negativo?
¡°In positivo sicuramente la loro serenit¨¤. Sono ragazzi sereni che adorano quello che stanno facendo, hanno una visione positiva di quello che fanno, accolgono tutti gli stimoli. In questi tre mesi hanno fatto un percorso umano clamoroso, di tolleranza, integrazione, di pensiero, pensano tantissimo, esprimono le loro intuizioni, fanno amicizia. In negativo mi ha colpito la loro fatica nell'organizzarsi, nell'affrontare la parte pratica di questa esperienza. Ma in fondo a questi ragazzi chiediamo molto, e non si lamentano mai se a volte dormono per terra, se non c'¨¨ la doccia, se camminano sotto la pioggia...¡±.
Episodi o aneddoti curiosi?
¡°Tantissimi. Sono stati tre mesi pieni, l¡¯emozione di leggere Verga ad Acitrezza, o Pirandello a casa sua ad Agrigento, ad esempio. Molti momenti magici, come quel giorno a Capranica: non riuscivano a concentrarsi durante una lezione, c¡¯erano malumori che ribollivano... Allora ho detto basta, andiamo fuori, a camminare. Siamo arrivati in un posto meraviglioso dove c¡¯era un¡¯enorme quercia e loro hanno ripreso vita, si sono arrampicati, sembravano degli elfi, degli esserini, e hanno manifestato una gioia unica, saltando e giocando. E¡¯ uno dei momenti pi¨´ belli che loro ricordano¡±.
L¡¯effetto del contatto fisico con la Natura...
¡°E¡¯ talmente visibile il loro entusiasmo quando sono di fronte a un paesaggio bello... Per esempio, a loro piace alzarsi presto a vedere l¡¯alba, si mettono d¡¯accordo e lo fanno, hanno una collezione di albe nei loro occhi che ¨¨ impressionante. O anche andare a vedere il tramonto. Gli piace vivere gli elementi della natura, le albe, i tramonti, vento, sole, acqua, sembrano pi¨´ selvaggi, vanno a letto presto perch¨¦ il ciclo naturale della giornata li ha catturati¡±.
Com¡¯¨¨ l¡¯interazione tra i ragazzi? Ci sono state dinamiche problematiche tra loro?
¡°Sistemare le dinamiche ci porta via molta energia. Per¨° c¡¯¨¨ molta tolleranza e molta apertura da parte loro. Facciamo spesso dei cerchi in cui si buttano l¨¬ cose belle, problematiche, nodi da sciogliere, e loro manifestano una grande maturit¨¤ nello sciogliere i nodi, nel risolvere le questioni tra di noi. Poi ovviamente ci sono amori che nascono, imbarazzi, piccoli litigi. Il cammino aiuta a parlare, a discutere, a ridimensionare, insegna l¡¯essenzialit¨¤...¡±.
Che Italia avete incontrato in questi tre mesi?
¡°Un'Italia talmente tanto accogliente che molte volte non riuscivamo a stare al passo con tutti quelli che ci invitavano, quelli che ci offrono una lezione, un corso... A un certo punto abbiamo dovuto arginare questa Italia cos¨¬ accogliente, gente che ci ha aperto le porte quando eravamo in difficolt¨¤ , che ci ha dato da dormire, invitato a pranzo, ha cucinato per noi. Tutti entusiasti dell¡¯avventura che stiamo facendo¡±.
Le scuole hanno interagito con voi?
¡°Siamo in contatto con le scuole dei ragazzi per confrontare i programmi e il loro avanzamento. A volte siamo indietro sul programma didattico ma pi¨´ avanti sulla educazione civica dei ragazzi. Quando camminiamo facciamo grandi dibattiti su mille argomenti diversi, su un autore, su questioni filosofiche, sociali, immigrazione, guerre, costituzione... A Terra di B¨®, in Sicilia, abbiamo fatto una indimenticabile lezione sul diritto dovere di voto, seduti sul bordo di una piscina vuota, una lezione partita dalla lettura di un giornale, da una parola - dittatura - e da l¨¬ si ¨¨ aperto un mondo, un¡¯ora di discussione su costituzione, democrazia... Belle cose¡±.
State gi¨¤ raccogliendo le adesioni per il prossimo anno scolastico: Strade Maestre va avanti?
¡°Abbiamo gi¨¤ 12 preiscrizioni per il prossimo anno scolastico. La Cooperativa Camminamenti sta lavorando a pieno regime. Ci sono anche tanti insegnanti che vogliono partecipare. Vorrei che la scuola italiana aprisse di pi¨´ le porte a queste esperienze, perch¨¦ i ragazzi li vedo entusiasti, quando finisco una lezione loro ringraziano, e non per convenzione. Spesso mentre camminiamo si avvicinano e mi chiedono di chiarire un aspetto di Verga, oppure mi ripetono un concetto per vedere se hanno capito bene. Mi piacerebbe che un domani un insegnante potesse dire: quest¡¯anno mi faccio un anno in cammino e questa cosa mi vale come stipendio, contributi e quant¡¯altro, non come noi che ora siamo in aspettativa. Perch¨¦ questa ¨¨ una cosa che ti forma, c¡¯¨¨ uno scambio di competenze meraviglioso, io sto facendo un enorme corso di aggiornamento e di avvicinamento ai ragazzi: ¨¨ come se le generazioni si parlassero e si confidassero le difficolt¨¤ e i problemi. Io ho imparato molte cose con loro: qui ti rendi conto di quanta attenzione, cura, amore ci voglia per insegnare, per camminare a fianco di questi ragazzi¡±.
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