Da Punta Sabbioni a Caorle, da Bibione a Portogruaro, un viaggio fuori stagione nel Distretto Venezia Orientale
Sono, nellĄŻordine, Roma, Venezia, Milano, Firenze e Rimini le capitali italiane del turismo, le prime cinque localit¨¤ pi¨´ visitate secondo i dati Istat pre-pandemia. Niente di strano direte voi. Tutto ampiamente prevedibile, in effetti. Pi¨´ insolito, invece, andare a scovare il comune piazzato subito dietro questa imbattibile top five: una lingua di terra sospesa sullĄŻacqua, una striscia verde a dividere il mare dalla Laguna, un paradiso per gli amanti dellĄŻoutdoor e del relax in mezzo alla natura. Cavallino Treporti conta poco pi¨´ di 10mila abitanti ma arriva ad accogliere ogni anno pi¨´ di 6 milioni di turisti (in prevalenza stranieri) nelle sue strutture ricettive, campeggi per la gran parte. E non bisogna spostarsi di tanto per continuare a viaggiare lungo questa classifica: sulla stessa fetta di terra troviamo infatti San Michele al Tagliamento, Jesolo e Caorle, rispettivamente settima, ottava e nona, piazzate addirittura davanti a Napoli, Riccione e Torino. A dimostrazione - forse - che la voglia di un turismo lento, sostenibile e da vivere allĄŻaria aperta ¨¨ la formula vincente per i nuovi viaggiatori Ą°attiviĄą.
fuori stagione
ĄŞ ?Puoi imbarcarti sul primo vaporetto in partenza da Piazza San Marco per ritrovarti in poco pi¨´ di mezzĄŻora a Punta Sabbioni, estremit¨¤ meridionale di questa penisola attraversata da un infinito intreccio di piste ciclopedonali. Sono sentieri, antiche strade o itinerari di nuova concezione (oltre a spiagge a perdita dĄŻocchio) che conoscono un incessante via vai nei tre mesi estivi. Ma la sfida ¨¨ immaginare un turismo destagionalizzato, inoltrarsi alla scoperta di questo mondo silenzioso in un periodo in cui queste terre (e soprattutto le loro acque) possono dare il meglio di s¨Ś, immerse nelle nebbie autunnali, risplendenti nella brina dĄŻinverno o piene di nuova vita con il risveglio primaverile, dove la flora e gli uccelli sorprendono a ogni passo.
cavallino treporti
ĄŞ ?Toccata terra allĄŻimbarcadero del vaporetto 14, ti metti in cammino in direzione nord: qui inizia il Distretto della Venezia Orientale che riunisce questi territori fino al corso del Tagliamento, che fa da confine con il Friuli Venezia Giulia. Cavallino Treporti parte da qui, 15 km di spiagge e dune, a ridosso solo boschi e pinete secolari, invisibili - allĄŻombra degli alberi - unĄŻinfilata di campeggi e villaggi dĄŻeccellenza con piazzole per camper e caravan, bungalow e mobile home di lusso, tende da glamping di design, aree wellness e Spa vista mare: ¨¨ la capitale europea del turismo plein air. Questa fascia verde divide il mare dalla Laguna che allĄŻinterno ¨¨ costellata da piccole vie e minuscoli insediamenti: ¨¨ il miracolo della resistenza umana che ha fronteggiato nei secoli la natura deviando il corso dei fiumi, il Piave e il Sele portati allĄŻesterno per salvare qualche lembo di terra emersa in questo intreccio di valli da pesca dove si allevano anguille, spigole, orate e branzini sopra le quali volano aironi, gabbiani, garzette e cormorani e troneggiano i fenicotteri rosa. Lasci alle spalle la costa, e ti perdi in un lento andare nel cuore della Laguna: una sosta ¨¨ dĄŻobbligo alla Locanda Zanella di Treporti, piatti a base di pesce di laguna e di mare, tipici della cucina veneziana: un posto unico fermo nel tempo dove si respira la tradizione e si possono gustare cicchetti in tutte le declinazioni, e assaggiare il fegato di seppia, unĄŻautentica rarit¨¤. Si pu¨° camminare ancora sospesi sulle acque fino a Lio Piccolo: immaginate una piazza circondata dallĄŻacqua, una manciata di case intorno alla chiesetta dedicata a Santa Maria della Neve, paludi, canali, barene... Un luogo magico. Prima di lasciare Cavallino Treporti un aperitivo va preso alla Trattoria da Gino dove, nellĄŻattesa della cena, va ammirata lĄŻultima opera realizzata in questa fetta di terra vocata allĄŻoutdoor: una pista ciclabile sospesa sulla Laguna e ben separata dal traffico delle auto.
caorle e i casoni
ĄŞ ?? lĄŻanno della street art a Caorle: nei prossimi mesi, eventi e manifestazioni coloreranno ancor di pi¨´ questo gi¨¤ coloratissimo borgo di mare. Bisogna superare il Piave e proseguire lungo la costa adriatica fino alle foci dei fiumi Livenza e Lemene per arrivare a perdersi nei vicoli antichi di questo gioiello medievale. Pi¨´ di 4 milioni di turisti fanno tappa qui nei mesi estivi, ma solo fuori stagione e a passo lento si pu¨° respirare lĄŻaria pi¨´ vera di questa terra. Dalle vie del centro, con un circuito di 8 km, si pu¨° andare alla scoperta del mondo primordiale dei Casoni, tirati su nei secoli col legno e le canne della Laguna e un ingegnoso sistema a impatto zero per renderli resistenti alle intemperie e... al tempo. Fino a non troppi anni fa, le famiglie dei pescatori si trasferivano in queste case a settembre e fino a Pasqua vivevano circondati dalle acque per far scorte di pesce. Oggi i caorlotti difendono con i denti le loro propriet¨¤ ereditate dagli avi, in una continua battaglia contro burocrazia e leggi incapaci di tener conto della storia e delle tradizioni. UnĄŻopera di resistenza che si fa emblematica a Cason Grottolo dove ti raccontano quanta fatica sia necessaria per continuare a regalare buon cibo e serata condivise agli ospiti di questo speciale Ą°ittiturismoĄą. Resta comunque imperdibile unĄŻescursione Ą°Di l¨¤ dal fiume e tra gli alberiĄą, per dirla con Ernest Hemingway che si innamor¨° di questa Laguna. Resta il tempo per una visita di Caorle, cittadina vocata allĄŻarte e alla cultura. UnĄŻenorme mano armata di colori e pennello - opera dellĄŻartista Lorenzo Quinn, figlio dellĄŻex attore Anthony - ti accoglie sul lungomare dove la scogliera ¨¨ stata scolpita negli anni da artisti provenienti da tutto il mondo. La chiesa della Madonna dellĄŻAngelo, affacciata sul mare col suo carico di leggende e il bellissimo Duomo di Santo Stefano Protomartire col suo campanile circolare sono mete obbligate di questo andare tra calli e rii (perch¨Ś Caorle era una piccola Venezia, con mille canali a tagliarla prima di essere ricoperti), prima di far tappa al mercato del pesce e al rito antichissimo che si consuma da generazioni: lĄŻasta Ą°ad orecchioĄą.
bibione
ĄŞ ?LĄŻultimo tratto di costa prima del Tagliamento ¨¨ occupato dalla penisola di Bibione: fuori stagione si pu¨° girovagare indisturbati in questo territorio semideserto, magari in sella a una bici visto che il periplo completo pu¨° sfiorare i 30 km. CĄŻ¨¨ cos¨Ź modo di passare dalle strade circondate da alberghi senza soluzione di continuit¨¤, al lungomare fino al Faro che fa da vedetta alla foce del grande fiume, di qui inoltrarsi nella riserva naturale che costeggia il Tagliamento e proseguire nel verde fino allĄŻestremit¨¤ opposta col Porto Baseleghe. Di qui imboccare di nuovo la bellissima ciclabile del lungomare per poi rigenerarsi alle famose Terme di Bibione che il lussuosissimo Savoy Hotel offre gratuitamente ai suoi ospiti fuori stagione.
portogruaro e concordia sagittaria
ĄŞ ?Si abbandona la costa in direzione dellĄŻentroterra per raggiungere Portogruaro e la linea ferroviaria che pu¨° riportarci a casa. Ma prima di lasciare il Distretto della Venezia Orientale, questa cittadina adagiata sul corso del Lemene merita unĄŻennesima sosta a passo lento: i suoi palazzi rinascimentali, i canali e i Mulini di SantĄŻAndrea, il Palazzo Municipale e la Villa Comunale, il Duomo col suo campanile pendente sono un piacere prima di avviarsi sul lungoargine che ti conduce - rigorosamente a piedi - a Concordia Sagittaria, colonia romana roccaforte grazie alla sua fabbrica di frecce, le sagittae appunto, poi nellĄŻXI secolo feudo e sede diocesana dipendente dal Patriarca di Aquileia. Oggi deve la sua suggestione - oltre ai reperti romani e al basolato originale della Via Postumia - ai monumenti di epoca medievale come il Battistero romanico-bizantino affrescato allĄŻinterno e allĄŻadiacente torre campanaria.
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