Tra la Laguna e l'Est, un weekend "attivo" alla scoperta del Distretto Turistico della Venezia Orientale, dove mare e fiumi formano un reticolo di itinerari per gli amanti dell'outdoor, in bici, a piedi o in sella a un cavallo
Un pellegrino ¨C zaino in spalla e bordone in mano ¨C che arriva lento da molto lontano, un runner che corre l¡¯ultimo ¡°lungo¡± pre-maratona, una famiglia in gita domenicale in sella alle bici d¡¯ordinanza e altri, sempre in sella, ma su cavalli veri. Questo intreccio di sentieri e antiche strade, ciclo e ippovie, ¨¨ la patria ideale per gli amanti dell¡¯outdoor. Un territorio segnato dall¡¯acqua dei fiumi e delle lagune, dal mare e le campagne, per un turismo sostenibile e destagionalizzato.
Venezia Orientale: il percorso da portogruaro in gi¨´
¡ª ?La Romea Strata, antica Via di fede e cultura, parte dal Mar Baltico, attraversa mezza Europa, entra in Italia da Tarvisio e sbuca in Veneto proprio all¡¯altezza di San Michele al Tagliamento. Nel suo cammino verso Roma percorre interamente il Distretto della Venezia Orientale, un territorio un tempo coperto da folti boschi e in cui l¡¯acqua ha sempre svolto un ruolo da protagonista, dove ancora oggi il corso tortuoso dei fiumi ¨C Tagliamento, Lemene, Livenza, Piave e Sile ¨C e la costa adriatica offrono il terreno ideale per vivere lo sport all¡¯aria aperta. Soprattutto nelle stagioni di mezzo, in questo autunno come in primavera, si pu¨° scegliere tra un¡¯infinit¨¤ di itinerari che mettono in contatto le localit¨¤ della costa ¨C Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti ¨C con l¡¯entroterra dell¡¯intero Distretto della Venezia Orientale, fino ad arrivare a Venezia o nel vicino Friuli.
Enogastronomia nel distretto turistico della Venezia Orientale
¡ª ?? un territorio perfetto per un weekend ¡°in movimento¡±: si pu¨° camminare o pedalare lungo le dune del litorale, tra la bassa vegetazione tipica della costa e le pinete subito dietro. Un ambiente selvaggio dove il vento, come una specie di aerosol marino, trasporta gocce d¡¯acqua salmastra che incrostano di salsedine rami e foglie. Ci si pu¨° perdere nella foce del Piave, dove ¨¨ difficile distinguere il confine che divide mare e fiume, con l¡¯acqua salata che si mischia con quella di origine dolomitica.
Si pu¨° far sosta (gastronomica) sul filo di costa, dove le tradizionali bilance da pesca con i loro capanni sono oggi riconvertite in piccoli ristoranti dove assaggiare il pesce appena pescato. E non solo sabbia e mare: a pochi passi dal centro di Jesolo c¡¯¨¨ da scoprire un patrimonio storico e religioso unico, nell¡¯area archeologica tre chiese costruite una sopra all¡¯altra, di dimensioni sempre maggiori... E far ritorno a fine weekend in spiaggia, per godersi il tramonto in faccia al Faro di Piave Vecchia, seduti sugli scogli o in un chiosco con in mano l¡¯immancabile spritz.
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