l'arte di camminare
A piedi nellĄŻOltrep¨° Pavese, tra antiche locande, vini ancestrali e salami doc
Il piacere di passeggiare zaino in spalla tra le colline dellĄŻOltrep¨°, di perdersi in quel reticolo di sentieri che si srotolano tra boschi e vigneti, e poi fermarsi alla locanda per un sorso di Pinot nero e un tagliere di pane e salame lĄŻaveva gi¨¤ scoperto Albert Einstein pi¨´ di un secolo fa. Il futuro padre della Teoria della relativit¨¤ amava camminare, nellĄŻestate dei suoi 17 anni, tra i borghi e le mulattiere a sud di Pavia, e amava soprattutto farlo con Ernestina, coetanea figlia del Marangoni di Casteggio, con la quale si intratteneva affettuosamente in quelle lunghe giornate di vacanza. Ą°Che bel posto Casteggio... E che belli gli abitanti dellĄŻItalia settentrionale, il popolo pi¨´ civile che io abbia mai conosciutoĄą.
che piacere
ĄŞ ?Non ci voleva dĄŻaltronde un genio per capire che questa terra verde e pacifica, votata alla cultura e allĄŻenogastronomia, ¨¨ fonte di piaceri a ogni passo. A maggior ragione oggi, dove la rete sentieristica si ¨¨ sviluppata a misura degli amanti dellĄŻoutdoor, e aziende vitivinicole e di salumi, biologiche e sostenibili, sono l¨Ź a soddisfare i palati pi¨´ esigenti di escursionisti e biker.
il vino
ĄŞ ?Basta arrampicarsi sulla torre del castello di Stefanago per avere in un attimo il quadro completo di questo territorio che, come un cuneo, si infila tra le regioni. LĄŻOltrep¨° Pavese ¨¨ terra di confine, una fetta di Lombardia circondata da Liguria, Piemonte ed Emilia. A nord si vede Pavia, si distingue la skyline di Milano e, dietro, in uno sguardo si abbraccia lĄŻintero arco alpino. A sud, i pendii coltivati lasciano presto il posto ai primi boschi di roverelle e castagni e, pi¨´ in l¨¤, alle cime dellĄŻAppennino Lombardo che, col monte Lesima, qui supera i 1700 metri. Sotto questo castello, tenuta della famiglia Baruffaldi, i vigneti ricoprono le colline a 360 gradi: lĄŻazienda fa parte del Natural Wines Oltrep¨°, associazione di vignaioli naturali, artigianali, biodinamici e biologici. Senza lĄŻuso di pesticidi, diserbanti e lavorazioni aggressive, qui si ricercano antichi metodi di vinificazione e si producono, con lunghi affinamenti in botte grande e in bottiglia, spumanti unici frutto di Pinot nero lavorato col metodo Ą°ancestraleĄą.
la locanda
ĄŞ ?Ci si pu¨° perdere tra queste colline, camminare sui sentieri che tagliano i vigneti, attraversare villaggi come Fortunago, uno dei borghi pi¨´ belli dĄŻItalia, per poi riposarsi in un posto fuori dal mondo: Ruino ¨¨ lĄŻisola che non cĄŻ¨¨, quattro case dimenticate immerse nei boschi di castagni, l¨Ź dove il Lago di Trebecco fa da confine tra Lombardia ed Emilia. Fumo e Eva, lui umbro e lei svizzera, hanno scelto questo minuscolo borgo per proporre unĄŻospitalit¨¤ alternativa: due camere ricavate dal recupero di altrettanti fienili, salvando i muri in pietra, le travi a vista, i pavimenti in cotto e in legno e la facciata a nido dĄŻape. E poi lĄŻhome restaurant, il primo di tutto lĄŻOltrep¨°, dove intorno a una tavolata comune e col camino acceso si servono prodotti delle aziende biologiche locali e ottimi vini della zona. Il Ruino Supper Club ¨¨ una locanda unica nel suo genere, punto di partenza ideale per escursioni a piedi o in bicicletta.
alla vecchia maniera
ĄŞ ?Ancora un poĄŻ pi¨´ a sud in questĄŻultimo lembo di Lombardia, nel cuore della conca disegnata dallo Staffora, Varzi ¨¨ uno dei borghi pi¨´ belli dĄŻItalia. Antico dominio dei Malaspina, edificata nel corso dei secoli su livelli sovrapposti che dal torrente salgono lungo il pendio del colle, ¨¨ il punto di partenza (o di arrivo) dellĄŻantichissima Via del Sale, reticolo di itinerari che collegavano i porti liguri alla Pianura Padana per trasportare il prezioso minerale utile alla conservazione (non ¨¨ un caso che questa sia la patria del salame) o come moneta di scambio. Oggi si pu¨° partire da qui e in 3 o 4 giorni raggiungere a piedi Recco o Portofino. Si sale dai 400 metri di Varzi per scollinare, nella prima tappa, ai 1700 del monte Chiappo. Ma se sei stanco della salita o scegli invece una gita in giornata con lĄŻopzione di una destinazione enogastronomica di gran livello, puoi svoltare a sinistra allĄŻaltezza del bivio con il Sentiero del Grillo. Qui, tra boschi di castagno, frassino e carpino, scendi sempre pi¨´ di livello fino a raggiungere il borgo di Bosmenso, villaggio sperduto tra verdi pratoni, asini e cavalli. Qui la famiglia Buscone gestisce un locale che negli anni Trenta nasceva come tabaccheria, come locanda per i cacciatori poi e oggi ¨¨ un ottimo ristorante dove provare risotti e selvaggina. Ma soprattutto i salumi, la vera specialit¨¤ della casa. I Buscone hanno in dotazione quasi tutte le cantine del borgo, dove i salami hanno il tempo (e il microclima ideale) per asciugare secondo i ritmi naturali che si usavano un tempo. Tutto ¨¨ prodotto artigianalmente e con le parti migliori del maiale: il risultato sono i migliori salami DOP del territorio.
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