l'arte di camminare
Via Lucana: natura, cultura e cucina top. Il cammino ¨¨ una pacchia
¡°Dotto¡¯, ma cosa andate cercando...?¡±. La salita per Grottole ¨¨ un muro che toglie il fiato, da affrontare a passo lento e con tanta pazienza, con 20 chilometri gi¨¤ nelle gambe. Il contadino ti affianca con la sua Panda 4x4, osserva il tuo zaino, gli scarponi infangati, la maglietta fradicia, e si affaccia - preoccupato - al finestrino: ¡°Non ¨¨ che volete un passaggio?¡±. Come spiegargli che quella fatica ¨¨ il motivo del tuo viaggio, quel sudore la ragione per cui sei l¨¤, nel cuore della Basilicata alla ricerca di un mondo arcaico e (per fortuna) dimenticato dai grandi flussi del turismo mordi&fuggi? Allora ti guarda perplesso ma anche orgoglioso che quella sua terra cos¨¬ marginale sei andato a cercarla da tanto lontano, ti racconta dei campi e dei boschi l¨¬ intorno, ti mostra gli asparagi selvatici che ha appena raccolto, e rimette la prima mentre ti saluta: ¡°Fatevi una birra al Bar Quaranta, quando arrivate. E per qualsiasi cosa...¡±.
la via lucana
¡ª ?La Via Lucana ¨¨ il nuovo itinerario (appena inaugurato) del Cammino Materano, la rete di percorsi che convergono verso Matera: dopo la Via Peuceta (che parte da Bari) e la Via Ellenica (da Brindisi), la Lucana prende il l¨¤ da Paestum ma il tratto al momento strutturato ¨¨ l¡¯ultimo. Da Tricarico in sei giorni di cammino e circa 110 km si raggiunge Matera, Capitale europea della Cultura nel 2019.
Due fiumi segnano questo pezzo di Basilicata e danno il senso della marcia: il Bradano e il Basento scorrono paralleli verso il mare del Metapontino, formano due valli bellissime, verdissime e pacifiche, dove la presenza umana ¨¨ ridotta ai minimi termini, poche strade, niente capannoni, scarsissima urbanizzazione, flora e fauna padrone del territorio. Una vera pacchia per chi ama camminare. Nel mezzo dei due corsi d¡¯acqua si alternano in successione un¡¯infilata di colline che segnano il percorso della Via Lucana: sopra di esse (quindi da raggiungere con non poca fatica) i borghi che saranno tappa del cammino.
tricarico-grassano
¡ª ?La prima tappa della Via Lucana parte dal paese natale di Rocco Scotellaro. Un grande murale dedicato al ¡°Poeta della libert¨¤ contadina¡± (cos¨¬ lo defin¨¬ Carlo Levi) domina il centro del borgo e celebra questo personaggio mitico per tutto il territorio lucano. Scotellaro, nato giusto 100 anni fa e morto giovanissimo, fu il protagonista delle lotte per il riscatto dei contadini meridionali, da sindaco regal¨° a Tricarico nell¡¯immediato dopoguerra un ospedale, le scuole e l¡¯emancipazione dall¡¯analfabetismo. Poi si dedic¨° alla letteratura, alla poesia soprattutto. Per questo prima di mettersi in cammino ¨¨ bene visitare i suoi luoghi, la casa dove nacque, il ricchissimo centro documentazione (colpevolmente e inspiegabilmente chiuso), il cimitero dove riposa: ¡°Ma nei sentieri non si torna indietro/altre ali fuggiranno/dalle paglie della cova/perch¨¦ lungo il perire dei tempi/l'alba ¨¨ nuova, ¨¨ nuova¡± ¨¨ inciso sulla tomba che si affaccia sul sentiero che ti aspetta.
E allora ¨¨ d¡¯obbligo, verso la fine della tappa e prima di affrontare la salita per Grassano, compiere una piccola deviazione per una sosta al Ristoro dell¡¯Anno Santo, la storica pompa di benzina con bar annesso che apr¨¬ Michele Mulieri, il contadino ribelle cantato proprio da Scotellaro: un personaggio incredibile, che lott¨° contro la burocrazia e lo Stato con tutte le sue forze, fino a fregiarsi del titolo di presidente dell¡¯autoproclamata Repubblica dei Piani Sottani, un fazzoletto di terra sulla via Appia, un trivio tra le strade per Potenza e Matera. Un luogo mitico fermo nel tempo. Infine Grassano, prima destinazione del confino di Carlo Levi, ¡°piccola Gerusalemme immaginaria" la defin¨¬: tante targhe di marmo nelle vie del paese ricordano l¡¯autore di Cristo si ¨¨ fermato a Eboli.
Per la sera, "Mi Sa¡¯" sembra un bar come tanti, senza pretese, ma basta superare il bancone e sedersi a un tavolo apparecchiato per scoprire una cucina che ripaga delle fatiche di giornata: pasta fatta in casa con salsiccia e peperone crusco, carne e torta ricotta e pere, con 18 euro una cena indimenticabile.
grassano-grottole
¡ª ?Scendere a precipizio e risalire senza fiato ¨¨ la costante della Via Lucana. Con Grassano ormai alle spalle, ti immergi nel verde della valle prima di iniziare l¡¯ascesa ripidissima verso il colle da cui domina l¡¯Abbazia di Sant¡¯Antonio Abate, che presto torner¨¤ in funzione per dare ospitalit¨¤ ai pellegrini: ¨¨ un luogo incantato da cui si domina il paesaggio a 360 gradi. La tappa ¨¨ lunga e impegnativa, ma cammini per ore in un¡¯atmosfera magica, immerso nelle spighe di grano, tra i fiori rossi della sulla e dei papaveri, mentre il bianco del lino delle fate brilla ondeggiando al vento. Unisci le tue orme a quelle di lupi e cinghiali che si rincorrono nel fango, sali verso Grottole tra sterminati campi color lilla dei fiori di lino sopra i quali le poiane volteggiano silenziose. La birra al "Bar Quaranta" era il consiglio giusto e anche qui scopri poi la migliore cucina per la cena.
grottole-miglionico
¡ª ?Tappa pi¨´ breve delle precedenti, ma anche questa caratterizzata dai saliscendi. Raggiunta la valle del Bradano, da un lato hai i borghi lass¨´ sui colli e dall¡¯altro il lago di San Giuliano e gi¨¤ Matera, ben visibile meta del cammino. Miglionico ¨¨ un borgo dall¡¯impianto medievale molto ben tenuto, raccolto intorno al Castello del Malconsiglio che merita assolutamente una visita. Qui si consum¨° nel XV secolo la Congiura dei Baroni e, grazie a un¡¯affascinante installazione multimediale, ¨¨ possibile sedersi al tavolo imbandito e dialogare coi protagonisti di quei fatti, i potenti feudatari del Meridione da un lato e Ferrante d¡¯Aragona dell¡¯altro. Finita la ¡°cena virtuale¡±, dal terrazzo del castello se l¡¯aria ¨¨ limpida ¨¨ possibile vedere il faro di Taranto e lo Ionio.
miglionico-pomarico
¡ª ?Il paesaggio cambia appena lasciato il paese: il bosco Cornicchio ¨¨ una faggeta fitta e ordinata, qui gli abitanti di Miglionico si nascosero dai tedeschi durante la guerra. Pi¨´ oltre il paesaggio si apre su una radura straordinaria, dominata dalla chiesetta della Madonna della Porticella (fatta costruire da Ettore Fieramosca) ma soprattutto da un¡¯enorme quercia monumentale, luogo magico dove si consumarono riunioni esoteriche, incontri di briganti, rivoluzionari e carbonari e, purtroppo, anche qualche suicidio. Poi ancora ombra per gli ultimi chilometri da camminare in una bellissima foresta di querce. A Pomarico (il nonno materno di Vivaldi era di qua) il Palazzo Marchesale Donnaperna conserva un prezioso Archivio storico comunale: il referente di tappa ti racconta come un gruppo di volontari del paese l¡¯hanno recuperato in sei anni di lavoro. L¨¬ di fronte, impossibile rinunciare a una cena da "Lancione", con il miglior pesce della zona.
pomarico-montescaglioso
¡ª ?La tappa pi¨´ lunga della Via Lucana scende nella valle del Bradano, superato il quale si procede per chilometri in campi piatti su lunghissimi rettilinei circondati da una campagna sterminata con il borgo meta di giornata sempre visibile abbarbicato sul colle di fronte. A Montescaglioso si arriva lungo un ripido calanco ed ¨¨ bello poi perdersi nei vicoli bianchi e silenziosi ma soprattutto dedicare del tempo alla visita della straordinaria Abbazia di San Michele Arcangelo.
montescaglioso-matera
¡ª ?Dopo 5 giorni di cammino in direzione sud, si svolta a nord per andare a costeggiare il profondo canyon costellato di case grotta e chiese rupestri che conduce a Matera. La Citt¨¤ dei Sassi va visitata con cura, meglio con una guida, per comprendere a fondo l¡¯evoluzione di un luogo magico unico al mondo. E infine bisogna entrare in Palazzo Lanfranchi e soffermarsi a osservare Lucania ¡¯61, la bellissima opera realizzata da Carlo Levi per descrivere la regione Basilicata, ¡°il suo contenuto di umanit¨¤, di dolore antico, di lavoro paziente, di coraggio di esistere¡±. E chiudere cos¨¬ il cerchio, perch¨¦ al centro di questo grande dipinto ¨¨ la figura di Rocco Scotellaro, che appare dalla nascita alla morte e che nel centro di una piazza, circondato dal suo popolo di contadini, lo incita al riscatto.
aliano
¡ª ?La Via Lucana termina qui, ma bisogna approfittare di trovarsi nel cuore di questa ancestrale regione per prendere un mezzo e andare a far visita ai luoghi del confino di Carlo Levi. Aliano ti appare aggrappata in cima a un susseguirsi di calanchi, con le sue ¡°case con gli occhi¡±, gli anziani alle panchine, l¡¯ufficio postale, la caserma dei Carabinieri e il palazzo del Comune. ¡°La piazza non ¨¨ veramente che uno slargo dell¡¯unica strada del paese. Ha case da una parte sola; dall¡¯altra c¡¯¨¨ un muretto basso sopra un precipizio, la Fossa del Bersagliere¡±. Tutto sembra fermo ai tempi di Cristo si ¨¨ fermato a Eboli, visiti la casa del confino di Levi col suo terrazzo dalla vista spettacolare, e ti aggiri nella pinacoteca ricca di dipinti dello scrittore e delle foto che ne ripercorrono la vita. Una su tutte: ¡°Grassano 1935, Carlo Levi con Michele Mulieri, Il figlio del tricolore¡± recita la didascalia. E il cerchio ¨¨ veramente chiuso.
la guida
¡ª ?Sul sito del Cammino Materano?¨¨ possibile scaricare le tracce gps della Via Lucana, trovare la descrizione delle singole tappe (con lunghezze, ore di percorrenza, altimetrie e tipo di fondo), il form per richiedere la Credenziale (obbligatoria), i contatti dei referenti di tappa, l¡¯elenco delle strutture di accoglienza e dei bar/ristoranti convenzionati col cammino (mediamente 25 euro a persona per notte+colazione e 18-20 euro per la cena). Oltre alle strutture convenzionate meritano una segnalazione il B&B ¡°A due passi¡± di Grassano, ¡°Il nido delle rondini¡± di Grottole e la ¡°Residenza delle Grazie¡± a Miglionico. Nel cuore di Aliano si pu¨° scegliere ¡°Palazzo Scelzi¡±, proprio in faccia alla chiesa.
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