l'arte
di camminare
A passo lento tra le cento torri della Sardegna
A passo lento in cammino lungo le coste del Sarrabus e dell¡¯Ogliastra, dolci spiagge dorate che si alternano a tratti di Sardegna pi¨´ selvaggia, seguendo alcune delle torri d¡¯avvistamento che da secoli punteggiano il perimetro dell¡¯Isola. Un itinerario di tre giorni in uno spicchio di territorio non ancora del tutto aggredito dal turismo di massa, antipasto del ben pi¨´ impegnativo Cammino100Torri che si sviluppa per 1284 chilometri suddivisi in 8 Vie principali e in 70 tappe percorribili in un tempo variabile tra i 45 e i 60 giorni, a seconda della preparazione del camminatore. Insomma, una sorta di Francigena (per lunghezza e tempo di percorrenza) laica e in salsa mediterranea, ispirata - se si vuole - dalla spiritualit¨¤ della natura che in Sardegna sa essere travolgente.?
da torre corallo a coccorocci
¡ª ?Noi abbiamo affrontato parte della Via Sarcapos che prende il nome dall¡¯antica citt¨¤ di epoca fenicio-punica ormai perduta e ubicata, con buone probabilit¨¤, nella zona dell¡¯attuale Villaputzu. La Via Sarcapos si estende per 143 chilometri da Villasimius alle Rocce Rosse di Arbatax, il tratto percorso comincia invece proprio da Villaputzu, in particolare dalla Torre di Porto Corallo che domina un porticciolo turistico e a poca distanza dalla foce del Flumendosa. Un edificio costruito nel 1572, durante la dominazione spagnola e per secoli di grande importanza strategica. Da Porto Corallo ci si avvia, camminando a fianco della base militare di Salto di Quirra che domina una delle baie pi¨´ belle della zona, con destinazione la chiesetta romanica di San Nicola di Quirra. Edificata interamente in mattoni di cotto tra la seconda met¨¤ del XII secolo e gli inizi del XIII la chiesa merita una breve sosta prima di raggiungere la spiaggia Tesonis, gi¨¤ in territorio del comune di Tertenia. Nel percorso verso la chiesetta di San Nicola avremo gi¨¤ incontrato la Torre Motta, un¡¯altra delle sei costruite dagli aragonesi nel territorio di Villaputzu, posta a 130 metri sul livello del mare (ma peggio conservata di Torre Corallo) senza dimenticare il pozzo sacro di is Pirois, misteriosa testimonianza dell¡¯et¨¤ nuragica.
sa perda stampada
¡ª ?? proprio dal campeggio Tesonis che parte il tratto forse pi¨´ impegnativo del percorso, quello che porta a Sa Perda Stampada (o Rutta Stampada) risalendo fino a circa 200 metri di quota tra querce, corbezzoli, lentischi e una fitta macchia mediterranea. Sa Perda Stampada ¨¨ una roccia a picco sul mare, con un grande foro dal quale ammirare il litorale fino a Santa Maria Navarrese: il percorso ¨¨ ben segnalato ma per i meno esperti sar¨¤ consigliabile non affrontarlo in estate nelle ore pi¨´ calde n¨¦ nel tardo pomeriggio, per evitare di ridiscendere in condizioni di poca visibilit¨¤ attraverso il sentiero nel boschetto in direzione della spiaggia di Coccorocci (dai sassi tondeggianti che la caratterizzano: ¡°coccoronis¡± in ogliastrino).
coccorocci-torre di bar¨¬
¡ª ?La seconda tappa del cammino comincia proprio da qui, da Coccorocci, in direzione Bari Sardo, dove si arriva dopo 15 chilometri in riva al mare (e per alcuni tratti sulla Litoranea punteggiata da stabilimenti balneari). Non inganni l¡¯assenza di ascese, attraversare una delle pi¨´ lunghe spiagge dell¡¯Ogliastra ha la sua difficolt¨¤. Consigliatissima ¨¨ un'altra sosta al chiosco di Foddini, dove vi sembrer¨¤ di essere stati teletrasportati ai Caraibi, prima di costeggiare la selvaggia su Sirboni - una striscia di sabbia bianca incastonata tra le rocce - e poi, lasciata la Marina di Gairo, raggiungere la torre medievale di Bar¨¬. L'antica costruzione militare sorveglia la baia e d¨¤ il nome al piccolo comune del Nuorese cresciuto alle sue spalle: come quella di Porto Corallo fu costruita dagli spagnoli ed ¨¨ tra le meglio conservate (oggi ¨¨ ancora visitabile) delle 105 che punteggiano le coste, rappresentando il lascito di un pezzo di storia della Sardegna. Nella seconda met¨¤ del XVI secolo le continue scorrerie dei barbareschi spinsero i sovrani aragonesi a predisporre un piano di difesa, fu incaricato il capitano Marco Antonio Camos che nel 1572 in meno di due mesi comp¨¬ il periplo dell¡¯Isola e redasse un rapporto in cui, oltre alle 17 torri gi¨¤ esistenti, si indicava la necessit¨¤ di costruire 73 posti di guardia e 54 nuove torri: in un solo ventennio (dopo il saccheggio di Quartu del 1582) ne furono realizzate oltre 50. Il Cammino100Torri ¨¨, in sostanza, la riproposizione del viaggio di Camos con in pi¨´ la regola di non allontanarsi mai oltre i due chilometri dal mare. Un progetto nato nel 2013 dalla volont¨¤ di tre amici e oggi portato avanti dall¡¯instancabile Nicola Melis, un ingegnere edile cagliaritano convertito alla passione del cammino dopo aver affrontato quello di Santiago.
ad arbatax
¡ª ?Lasciatasi alle spalle la pineta che cinge la spiaggia chiamata mari de is ominis (mare degli uomini), a nord della Torre di Bar¨¬ ci si avvia per la destinazione finale. Anche la terza tappa ¨¨ lunga una quindicina di chilometri e prevede il passaggio a passo lento dalla spiaggia di Cea in territorio di Tortol¨¬, con la vista sui due faraglioni di color rosso, poi dallo splendido Lido di Orr¨¬ e infine, lambita la pista dell¡¯aeroporto di Arbatax, dalla baia di Porto Frailis su cui sorveglia la Torre di San Gemiliano (o dall¡¯arabo, di Taratasciar). Anch¡¯essa visitabile, offre al pellegrino una visuale sulle spiagge e sul mare cristallino dell¡¯Ogliastra di oltre 25 chilometri. Questo tratto del Cammino100Torri (https://www.cammino100torri.com) presenta poche difficolt¨¤ - assimilabile a un sentiero escursionistico del Cai -, ma ¨¨ bene affrontarlo con alcune accortezze: scarpe da trekking, occhiali da sole, crema protettiva, una scorta di cibo e due litri di acqua per tappa. Il percorso offre diversi camping attrezzati per la sosta notturna ed ¨¨ perfettamente segnalato con etichette giallo e blu, i colori scelti dalla Sardegna che punta molto sui Cammini come modello di turismo sostenibile. La Regione ha appena stanziato 2 milioni di euro per il tracciamento e finanzia progetti come ¡°Noi Camminiamo in Sardegna¡± giunto alla seconda edizione (https://noicamminiamoinsardegna.it).
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