Il territorio della Venezia Orientale fuori stagione, in bici, in cammino o con la canoa
Il?privilegio di girovagare in una delle zone pi¨´ turistiche d¡¯Italia senza imbattersi in orde di villeggianti ¨¨ concesso a chi decide di fare della vacanza un¡¯occasione di vera evasione, di intraprendere un viaggio in direzione ostinata e contraria ai flussi e alle stagioni tradizionali. Camminare zaino in spalla, pedalare in sella a una gravel o - perch¨¦ no? - pagaiare in un dedalo di canali ¨¨ la strada migliore per conoscere questa fetta di territorio alle porte di Venezia, per immergersi in una natura selvaggia che si divide tra sottili lingue di terra, spiagge sconfinate e l¡¯acqua del mare, dei fiumi e della Laguna. Punta Sabbioni ¨¨ il punto di approdo per chi si lascia alle spalle l¡¯affollatissima piazza San Marco e la Serenissima, Cavallino Treporti pu¨° essere l¡¯inizio di questo viaggio all¡¯interno del Distretto Turistico Venezia Orientale. Questo piccolo comune di appena 13 mila abitanti ¨¨ la quinta localit¨¤ pi¨´ visitata d¡¯Italia dopo, nell¡¯ordine, Roma, Venezia, Milano e Firenze: i suoi 30 campeggi (di cui diversi 5 stelle) immersi nella foresta ospitano ogni anno pi¨´ di 6 milioni di turisti, in prevalenza stranieri (tedeschi su tutti). Ma anche gli altri comuni di questa penisola affacciata sull¡¯Adriatico registrano numeri record ogni anno: Jesolo, San Michele al Tagliamento (Bibione) e Caorle sono rispettivamente settima, ottava e nona in questa classifica, piazzate addirittura davanti a Napoli, Riccione e Torino. Fanno il pieno di presenze in un periodo molto compresso, con i tre mesi estivi da tutto esaurito. Quindi, scegliete dicembre per andarle a scoprire, e sarete padroni di un mondo ancestrale in (quasi) completa solitudine, per dedicarvi a escursioni a piedi o in bicicletta, giri in canoa o magari a cavallo.
che boom
¡ª ?D¡¯altronde, il turismo outdoor ¨¨ il vero fenomeno di questi ultimi anni: su 71 milioni di presenze in Italia nel 2024, oltre 11 milioni di arrivi fanno parte del settore open air confermando cos¨¬ la crescita di questo mercato, che ha un impatto economico complessivo di oltre 8 miliardi di euro. Ma confermando soprattutto una nuova voglia di viaggiare leggeri, a ritmo lento e a contatto con la natura. In Italia si stimano pi¨´ di 100 mila camminatori, mentre il cicloturismo sta conoscendo un autentico boom: tra le destinazioni pi¨´ richieste, l¡¯Italia ¨¨ leader indiscussa, seguita da Francia e Germania. Il Distretto Turistico Venezia Orientale ¨¨ una lingua di terra sottratta all¡¯acqua con bonifiche e deviazioni di fiumi, dal Piave al Sile, il Lemene e il Livenza, fino al Tagliamento che fa da confine col Friuli. Restano lunghissime spiagge affacciate sull¡¯Adriatico, piccoli isolotti difesi coi denti da pochi abitanti, lingue di terra e canali come vie da percorrere. Gi¨¤ i romani preferivano raggiungere Triste navigando in questi corsi d¡¯acqua dell¡¯interno piuttosto che avventurarsi in mare aperto. E oggi si pu¨° seguire questa storia, pagaiando sui canali della Litoranea Veneta o pedalando sulle sue sponde, quasi 130 chilometri circondati da valli di pesca, dove si allevano anguille, spigole, orate e branzini, dove volano aironi, gabbiani, garzette e cormorani, e fenicotteri rosa colorano con la loro eleganza il territorio.
quattro ciclovie
¡ª ?Un paradiso per gli amanti delle due ruote: quattro ciclovie, dalla GiraLemene, che costeggia l¡¯omonimo fiume fino a Caorle, alla GiraLivenza, che attraversa i vigneti del Lison Pramaggiore, dai quasi 100 chilometri della GiraLagune alla GiroTagliamento fino al faro di Bibione. Immancabile una deviazione fino a Portogruaro per una visita allo stadio comunale e scoprire, l¨¬ dentro, il mitico Velodromo Mecchia, su cui hanno pedalato anche Coppi e Bartali. A Portogruaro, adagiata sul corso del Lemene, ¨¨ bello perdersi tra i palazzi rinascimentali, i canali e i Mulini di Sant¡¯Andrea, il Palazzo Municipale e la Villa Comunale, il Duomo col suo campanile pendente. E per riscoprire la vocazione di questa terra ai lunghi Cammini si pu¨° imboccare la ciclopedonale del lungoargine per ritrovare a Concordia Sagittaria (che fu colonia romana e che oggi conserva monumenti di epoca medievale come il Battistero romanico-bizantino e l¡¯adiacente torre campanaria) il basolato originario della Via Annia, storica via romana che percorreva tutta la costa veneta, collegava Hatria (la moderna Adria), a Patavium (Padova), Altinum (Altino), Iulia Concordia (appunto la moderna Concordia Sagittaria, dove incrociava la via Postumia) e infine ad Aquileia.
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