Alla scoperta della penisola del Sinis: un angolo selvaggio dell¡¯isola, in cui la natura si fonde con la storia
Un incontro tra terra e mare, ma anche tra storia e natura. Dove ci troviamo? Nella penisola del Sinis,?Golfo di Oristano, un angolo selvaggio nella parte centro-occidentale Sardegna, dove si incrociano tantissime energie, create dalla forza dei venti, che hanno reso cos¨¬ particolare e unico il luogo. Qui le acque cristalline celano i resti di antiche navi, mentre in superficie una natura incontaminata e autentica offre un paradiso per gli amanti dell'avventura. Un¡¯area dalle tante possibilit¨¤ per chi ama lo sport e, in generale, per chi desidera fare una vacanza ¡°active¡±.?
snorkeling
¡ª ?Partiamo dalla prima esperienza che Gazzetta ha effettuato tuffandosi nelle acque turchesi che bagnano la penisola del Sinis e l¡¯isola di Mal di Ventre, nel territorio di Cabras.?
Cinquanta minuti di spostamento in gommone ed ecco l¡¯isola Mal di Ventre, una distesa granitica pianeggiante, lunga due chilometri e mezzo e larga uno, popolata solamente da conigli, tartarughe terrestri e uccelli marini.?
Una lingua di terra circondata da acque che celano diversi relitti: navi romane, spagnole, del XX secolo e numerose barche. Ci siamo tuffati e fatto snorkeling, scorgendo le meraviglie sottomarine, nuotando tra la posidonia e banchi di piccoli pesci neri. E, raggiunto il relitto di Seu, in parte emergente dall¡¯acqua, che la storia dice essere stato un rimorchiatore. Lo abbiamo esplorato in lungo e in largo pinneggiando avvolti in un¡¯atmosfera fatta di luci e di ombre, con i colori intensi del blu che viravano svelti al verde smeraldo.?
IL SITO ARCHEOLOGICO DI THARROS
¡ª ?Nella penisola del Sinis non c¡¯¨¨ solo il mondo sommerso da scoprire, ma anche tanta storia. All¡¯estremit¨¤ della penisola, sorge l¡¯antico insediamento di Tharros. Si tratta di uno dei siti pi¨´ affascinanti dell¡¯isola, fondato dai Fenici nell¡¯VIII secolo a.C. su un precedente villaggio nuragico. Oggi ¨¨ una meta turistica di grande fascino, con le rovine poste lungo un percorso tra il mare e la terra, che offrono uno spaccato incredibile della storia antica della Sardegna, rivelando anche influenze cartaginesi e romane. Un sito archeologico immerso in un paesaggio mozzafiato, che trasforma la visita in un¡¯esperienza indimenticabile.?
in bici
¡ª ?Dallo snorkeling passiamo alla bicicletta per andare alla scoperta di un¡¯altra parte di questo angolo di Sardegna. Il punto di partenza ¨¨ sempre Cabras, comune di quasi novemila abitanti, nella provincia di Oristano. Saliamo sulla gravel bike e iniziamo a pedalare tra strade bianche e sentieri in single track, attraversando campi di grano e di orzo, per poi transitare su un¡¯ampia lingua di terra che si estende sul mare. Tra torri spagnole e il faro che domina il promontorio di Capo San Marco, nella parte meridionale della penisola del Sinis. Raggiungere il luogo in bici ¨¨ pura magia: un¡¯esperienza che combina storia, natura e avventura in un itinerario indimenticabile, facile e alla portata di tutti.
info utili
¡ª ?Se arrivi con il volo, l¡¯aeroporto pi¨´ vicino alla Penisola del Sinis (Oristano) ¨¨ Alghero (dista 155 km di auto), se invece arrivi in traghetto ti consiglio di arrivare a Olbia (170 km). Per il giro in gravel ¨¨ possibile noleggiare le bici a Oristano. Il percorso parte da Cabras e arriva a Capo San Marco, andata e ritorno sono 15 chilometri. Si pedala su strade bianche e in sigle track. Il percorso ¨¨ facile e alla portata di tutti. E poco distante (1,3 km) trovi il sito archeologico di Tharros, raggiungibile anche in auto. Per arrivare all¡¯isola di Mal di Ventre puoi noleggiare il gommone o una barca nel porto turistico di Torregrande (50 minuti di navigazione). Per nuotare accanto al relitto di Seu occorrono invece 20 minuti di navigazione.
Un angolo della Sardegna autentico e un paradiso per gli amanti della natura e della vacanza attiva. Ma anche un luogo che permette di viaggiare attraverso il tempo, con l¡¯incanto delle Torri Spagnole che punteggiano il paesaggio, il sito archeologico di Tharros, e la parte sottomarina che racconta di traversate non concluse.?
Insomma, la penisola del Sinis ¨¨ una scoperta continua, un viaggio sensoriale nella Sardegna pi¨´ autentica che tocca l'anima e la mente. Provare per credere!
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