CAMMINI
Da Caltanissetta a Cefal¨´: la Via dei Frati e una Sicilia tutta da scoprire
Ti guardi attorno. Poi l¨¤, in fondo, dove una strada tortuosa si perde tra i monti e le nuvole, che sono pi¨´ basse di te e ti immagini un¡¯armonica di sottofondo e un¡¯automobile nel deserto americano, ma anche un uomo che cammina con lo zaino in spalla e qualche nota prodotta dal marranzano siciliano che lo accompagna. Ti ritrovi poi a puntare gli occhi in alto, fino alle stelle e oltre, perch¨¦ in nessuna parte d¡¯Europa si pu¨° vedere un cielo cos¨¬, studiandone i misteri e scavandosi dentro, sentendosi piccoli. Da l¨¬ parte la discesa, perch¨¦ pi¨´ in alto di cos¨¬ dove vuoi andare? E allora gi¨´, sempre pi¨´ gi¨´, con una natura che si fa pi¨´ arida e l¡¯aria di mare che ti d¨¤ una carezza e un premio: sei arrivato a destinazione, ora te la puoi godere.
LA VIA DEI FRATI
¡ª ?L¡¯arrivo ¨¨ la cartolina, l¡¯attore presente in locandina: Cefal¨´, con la sua rocca per la quale ¨¨ richiesta un¡¯altra salita che si giustifica da sola, gi¨¤ mentre la si percorre, prima che lo scenario si apra e scopra un panorama mozzafiato, con anche le tracce delle Isole Eolie sullo sfondo. Cefal¨´ ¨¨ il punto d¡¯arrivo della Via dei Frati, cammino siciliano che parte da Caltanissetta ¨C o dalle Miniere di San Cataldo, se si opta per la variante ¨C e si sviluppa per 166 chilometri in otto tappe, offrendo a chi la percorre le emozioni di cui si ¨¨ gi¨¤ fatto cenno e molto di pi¨´. In occasione del press tour ¡°Sicilia a piedi e in bicicletta¡±, promosso dall¡¯Assessorato del turismo dello sport e dello spettacolo della Regione Siciliana e organizzato in collaborazione con Terre di mezzo Editore, abbiamo avuto modo di camminare su quelle strade, riempiendoci occhi, stomaco e cuore. E gambe di fatica, s¨¬: ma ¨¨ proprio questo il bello.
DA CASTELLANA A POLIZZI
¡ª ?Il nostro viaggio comincia a Castellana Sicula, borgo rurale, uno degli accessi alle Alte Madonie. Percorriamo dunque la parte finale della terza tappa, che porta da Resuttano a Polizzi Generosa. Cinque chilometri e mezzo con un dislivello di circa 200 metri: si cammina con piacere, rinforzati nello stomaco e soprattutto nello spirito da uno straordinario assaggio nella Pasticceria Ferruzza, a Castellana. Si procede nel silenzio e tra il verde vivo delle Madonie, incontrando qua e l¨¤ una cappella o un santuario. ? dunque qui che, riprendendo l¡¯attacco del nostro articolo, ci guardiamo attorno. Perch¨¦ una Sicilia cos¨¬, se si ¨¨ soliti visitare le localit¨¤ di mare e pi¨´ conosciute, non ce la si aspetta. Natura rigogliosa ¨C anche a causa delle numerose piogge di maggio ¨C, montagne (le Madonie, appunto), verde vivo. Abbondante. Il cammino ¨¨ dunque circondato da distese e abbracciato dagli altopiani. Si arriva cos¨¬ a Polizzi Generosa, borgo a 900 metri d¡¯altezza. All¡¯arrivo ci accoglie un cartello stradale che indica impianti sciistici. E un uomo, anziano, che riempie le bottiglie di vetro dalla fontana e ci parla del ¡°conigghiu¡±, piatto tipico. Ma non si pensi al coniglio: il protagonista ¨¨ il baccala.
LA POLIZZI DI DOMENICO DOLCE
¡ª ?A Polizzi Generosa ¨¨ come se ci fosse un¡¯entit¨¤ superiore nell¡¯aria, una figura che ¨¨ motivo di vanto ma anche presenza concreta: Domenico Dolce. Per chi non fosse sul pezzo, ¨¨ il Dolce di ¡°Dolce & Gabbana¡±, originario proprio di Polizzi, in cui si reca piuttosto di frequente. C¡¯¨¨ una Fondazione realizzata da Domenico, che ha anche vestito la Madonna di una delle splendide chiese del borgo. E il motto, raccontato dalla nostra guida, ¨¨ geniale: ¡°Il Diavolo veste Prada; la Madonna veste Dolce & Gabbana¡±. ? proprio qui, a Polizzi, che dopo essersi guardati intorno ci si perde in l¨¤ con lo sguardo, verso l¡¯infinito, dal belvedere del borgo, in piazza Santissima Trinit¨¤: la foto rende benissimo l¡¯idea. Guardi avanti e trovi questa vista mozzafiato; torni indietro ed entri nel borgo e nelle sue strade strette, vive, calorose. Si incontra, per esempio, la Cooperativa Sociale Verbumcaudo, esempio virtuoso di valorizzazione di un territorio confiscato alla mafia grazie alle indagini di Giovanni Falcone.
SI GUARDANO LE STELLE
¡ª ?Da Polizzi ¨¨ tempo di salire in alto e di addentrarsi nelle Madonie, dopo averle accarezzate dal basso con circospezione e ammirazione. Sguardo puntato in su, nel nostro viaggio ma anche una volta arrivati alla nuova meta: il parco astronomico Gal Hassin, osservatorio astronomico in funzione dal 2016. Perch¨¦ si trova proprio l¨¬? ¡°Perch¨¦ un cielo cos¨¬ ¨¨ raro trovarlo in Europa¡±. Le scolaresche si aggiungono ad altre scolaresche e via cos¨¬, giorno dopo giorno, con intorno le montagne che ora si sono fatte pi¨´ basse ¨C ma perch¨¦ noi siamo in alto¡ ¨C e dunque pi¨´ vicine, a mordere ma lasciando spazio sufficiente per il parco astronomico. E se gi¨¤ il cammino ¨¨ esperienza che sa essere introspettiva, sentirsi piccoli davanti all¡¯universo e alla sua storia passata (e a quella futura) ¨¨ benzina emotiva da aggiungere al serbatoio per gli ultimi chilometri del viaggio.
ISNELLO E GIBILMANNA
¡ª ?Da qui ci si sposta a Isnello, borgo che offre altre cartoline straordinarie. Una, su tutte: quella che si apre agli occhi dal castello bizantino che risale all¡¯VIII secolo (la prima foto dell'articolo). Punto pi¨´ alto di un paesino quieto, intriso di tradizione. Se Polizzi domina l¡¯ignoto, Isnello ¨¨ protetto dalla natura e dalle montagne che lo circondano. Pochi chilometri di distanza ma due perle cos¨¬ diverse e da scoprire, anche negli occhi degli abitanti e nel cibo che si ha il piacere di mangiare come i piatti tipici del ristorante ¡°I Templari¡± di Polizzi, o lo straordinario gelato di ¡°Pink Panther¡± a Isnello. Un abbraccio di sapori e sorrisi che ci accompagnano verso un luogo isolato ma che ¨¨ meta frequente, da Cefal¨´ ma anche dall¡¯entroterra: il santuario di Gibilmanna, con un convento di frati cappuccini. Siamo sulle pendici del monte Sant¡¯Angelo. E si vede il mare, il che significa una cosa: la discesa ci sta per portare a destinazione.
CEFAL¨´ E LA SUA ROCCA
¡ª ?Da Gibilmanna a Cefal¨´ si cammina per una decina di chilometri con un dislivello importante, di circa 750 metri. Un sentiero immerso nella natura nella prima parte, poi una strada che porta al centro abitato. L¡¯aria si fa di mare. C¡¯¨¨ spazio anche per un bagno, simbolo del cammino portato a termine. Ma non ¨¨ finita qua, perch¨¦ c¡¯¨¨ ancora la forza per salire un¡¯ultima volta a visitare l¡¯imperdibile rocca di Cefal¨´, a 270 metri di altezza, su cui svetta il Tempio di Diana: ¨¨ uno straordinario luogo panoramico, che rappresenta la degna chiusura di questo nostro viaggio sulla Via dei Frati.
I CAMMINI DEL SUD ITALIA
¡ª ?Il cammino ¨¨ finito, ma l¡¯esperienza si conclude a Messina e con la sua iconica pagnotta alla Disgraziata di Don Minico, prodotto locale che porta con s¨¦ una storia familiare e locale, filo che unisce il passato (dal dopoguerra) al presente. ? proprio a Messina, di preciso al ¡°Mu.Me ¨C Museo Interdisciplinare Regionale di Messina¡±, che termina la nostra avventura. Un¡¯occasione per fare il punto sullo stato di salute dei cammini del sud Italia, con le Credenziali che ¨C dalle 4.311 del 2019 ¨C nel 2022 sono arrivate a essere 16.328, il 19% di tutte quelle distribuite in Italia. Insomma, ¨¨ proprio il caso di dirlo: anche a sud si cammina. E la Sicilia ¨¨ terra ricca di vie da esplorare: a settembre sar¨¤ protagonista a Santiago de Compostela con una mostra fotografica, con materiali multimediali e con una serie di incontri dedicati ai percorsi a piedi e in bicicletta. Anche l¡¯entroterra siciliano ¨¨ da vivere, scoprire, amare. Un turismo diverso da quello mainstream; che valorizza il territorio, lascia sensazioni forti e regala una ventata di energie positive.
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