Non solo sci. A Cervinia, Gressoney e La Thuile la vacanza continua anche dopo la chiusura degli impianti
Una sfilata di castelli senza paragoni, musei dedicati allo sport, sapori eccellenti. Una vacanza sulla neve in Valle d¡¯Aosta offre tanti spunti di interesse anche nelle ore del dopo sci. Succede, per esempio a Cervinia (dove si visitano il Museo delle Guide la Maison de l¡¯Alpage de la Vall¨¦e d¡¯Aoste), a La Thuile (Citt¨¤ del Cioccolato che celebra il suo passato nel Museo Maison Berton con oltre 200 pezzi originali d¡¯artigianato) e a Gressoney culla della antica cultura walser ma protetta dal pi¨´ recente Castel Savoia e sede dell¡¯interessante Alpenfauna Museum.
Cervinia: Ventina, la pista monumento
¡ª ?Un monumento allo sci. Non a caso la pista del Ventina ¨¨ stata dichiarata dalla CNN ¡°terza pista pi¨´ bella del mondo¡±. Era il 2017, ma gli sciatori gi¨¤ lo sapevano da tempo. Eppure non si tratta di una pista difficilissima. Ma gli 11 chilometri di tracciato, che partono dai 3480 metri del Plateau Rosa e terminano nel paese di Cervinia a 2006 metri, lasciano il segno nel cuore prima ancora che nelle gambe. La prima parte si snoda sul ghiacciaio con un bel muro e una Esse impegnativa che conviene percorrere di buon¡¯ora prima che troppi passaggi ne deteriorino il fondo. Dopo un falsopiano si incontra una serie di muri brevi ma divertenti. Intorno a quota 2.800 si trovano diverse varianti che poi si riuniscono a monte della seggiovia Lago Goillet. Pi¨´ avanti, in corrispondenza della stazione a monte della seggiovia Bardoney si incontra un altro muro a cui segue il falsopiano che precede la picchiata finale. Info: www.cervinia.it
La Thuile: pendenze da record sulla Tre Franco Berthod
¡ª ?Questa volta il cartello ¡°pista per sciatori esperti¡± non ¨¨ esagerato. Quel 76% di pendenza massima, non lascia dubbio e se non si ¨¨ davvero bravi conviene dirigere altrove le punte degli sci. Tanto a La Thuile le alternative non mancano. Per prendere l¡¯attacco della pista TRE Franco Berthod si deve salire sulla seggiovia Bosco Express e poi sulla Chalet Express da dove si percorre per un breve tratto la pista 14. Quindi iniziano le danze.?
Subito una S in contropendenza fa capire l¡¯andazzo. Si riprende fiato lungo un falsopiano tra i larici, ma appena la pista gira a destra si trova il muro pi¨´ impegnativo, quello dalle pendenze estreme rese ancora pi¨´ severe dal ghiaccio. Il muro, molto lungo e all¡¯inizio angusto, diventa via via sempre pi¨´ facile sino a stemperarsi su un pianoro. Al bivio con la pista Due si tiene la destra. Il difficile ¨¨ ormai alle spalle ma ci sono ancora diversi cambi di pendenza da non sottovalutare prima di giungere al falsopiano finale. In tutto sono 3.800 metri con 800 metri di dislivello. Non per tutti. Info: www.lathuile.it
Gressoney: giorno e notte lungo la Leonardo David
¡ª ?A diciannove anni era gi¨¤ salito pi¨´ volte sul podio di gare valide per la Coppa del Mondo. Poi un tragico incidente, in gara, spense una stella destinata a brillare a lungo. A Leonardo David la sua Gressoney ha dedicato una delle sue piste pi¨´ impegnative. Si trova nel piccolo comprensorio di Weissmatten, appena a valle di Gressoney-St.-Jean. Stretti i ganci degli scarponi all¡¯arrivo della seggiovia si segue la facile pista Larici per circa 400 metri fino al bivio che , a sinistra, immette sulla Leonardo David Special. Le pendenze sono dapprima non eccessive per poi incattivirsi quando si passa sotto la seggiovia. Lasciate perdere le varianti che smorzano le difficolt¨¤ e continuate sul tracciato principale, spesso sede di gare internazionali di slalom. Qui il divertimento ¨¨ garantito a tutte le ore visto che la pista ¨¨ dotata di impianto di illuminazione. Info: www.monterosaski.eu
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