Da piccolo combinaguai alle Olimpiadi. L’amore di Gabriele Caulo per il taekwondo inizia alla tenera et¨¤ di 5 anni quando la madre lo trascina in una palestra sperando che l’arte marziale potesse placare la sua irrequietezza. Oggi, a 17 anni, ¨¨ uno dei due azzurrini di spicco che parteciperanno agli Youth Olympic Games 2018 di Buenos Aires, in programma dal 6 al 18 ottobre: “Un’emozione incredibile. Sono pronto dare il massimo, voglio vincere!”
IN ARGENTINA
Taekwondo, Caulo ai Giochi Giovanili “Adesso sono pronto per vincere”
Gabriele Caulo, insieme ad Assunta Cennamo, partir¨¤ venerd¨¬ per Buenos Aires per partecipare ai Giochi Olimpici Giovanili: “Siamo due ragazzi che si sono impegnati al massimo per arrivare fin qui e il nostro bronzo alle qualifiche dimostra che siamo a livello e possiamo puntare in alto"
OLIMPIADI Il giovane campano, gi¨¤ Campione Europeo Cadetti, ad aprile conquista la medaglia di bronzo nei -63 kg al torneo di qualificazione di Hammamet, in Tunisia, strappando il pass per l’Argentina. Solo pochi giorni dopo si ritrova in finale ai Campionati Mondiali Juniores, persa per un soffio: “? stata una settimana intensa, anche un po’ stressante lo ammetto. Sapevo ci sarebbe stata tanta pressione per questi due importanti eventi ravvicinati e cos¨¬ ho deciso di affrontarli spensierato, perch¨¦ preoccuparmi o stare in ansia quando devo solo fare ci¨° che mi diverte da quando sono bambino? Infatti non mi sono mai sentito meglio in vita mia, al di l¨¤ del risultato”. Il titolo era praticamente nelle mani di Gabriele quando a pochi secondi dal termine del tempo regolamentare un calcio da due punti dell’azero Aghayev ribalta il risultato: “Un po’ di sfortuna, ma lo ¨¨ cos¨¬ si deve sempre accettare il risultato e dare atto all’avversario di essere stato pi¨´ bravo di te. A Buenos Aires spero ci sar¨¤ la rivincita”.
PREPARAZIONE Per un adolescente l’estate ¨¨ il momento dello svago, delle vacanze e del divertimento, per Gabriele ¨¨ stato allenamento a pieno ritmo: “Non ¨¨ stato facile, soprattutto perch¨¦ ho dovuto lavorare per colmare una lacuna dal punto di vista muscolare e questo mi ha messo alla prova con la dieta, la classica doppia faccia della medaglia no? (sorride, ndr.) Alzarsi presto la mattina e pensare solo ad allenarmi ¨¨ stato stressante, ma ho sempre vissuto tutto con gioia perch¨¦ il taekwondo ¨¨ ci¨° che pi¨´ amo, senza la mia vita non avrebbe senso. Sicuramente ¨¨ stata dura per i miei genitori che ringrazio tanto per tutti i sacrifici: anche se non lo danno molto a vedere, sono contentissimi della mia qualificazione e mi seguiranno da casa…in ansia!”
SQUADRA La disposizione del CIO, che prevede il totale di 70 atleti per delegazione, ha costretto nei giorni scorsi il direttore tecnico Claudio Nolano a scegliere solo due tra i tre qualificati a Buenos Aires. La decisione ¨¨ stata poi presa tramite sorteggio tra le due ragazze, Cennamo e Zampetti, “salvando” Gabriele Caulo. A restare a casa ¨¨ toccato quindi a Sofia Zampetti, con molto dispiacere di tutto lo staff tecnico azzurro e dei due compagni. “Ho provato a mettermi nei suoi panni, dopo tutti i sacrifici, gli allenamenti e lo stress, questa decisione fa soffrire. Noi siamo una squadra ed a Buenos Aires ci sentiremo comunque in tre perch¨¦ gareggeremo anche per Sofia”.
VOGLIA DI VINCERE Lo staff azzurro da tempo lavora con i ragazzi a 360¡ã gradi, non solo sotto l’aspetto tecnico quindi, ma anche mentale: “Abbiamo lavorato sulle mie carenze ed ora io mi sento pronto per queste Olimpiadi – continua Gabriele-. Nelle ultime settimane le notizie si sono accumulate, leggevo countdown ovunque e ho iniziato a sentire l’ansia perch¨¦ adesso manca davvero poco, ma ora so che questa ¨¨ un’esperienza unica e devo godermela appieno senza rimpianti”. Le speranze di medaglia per Gabriele e Assunta sono altissime: “Una cosa che ho capito di questo sport ¨¨ che non si pu¨° programmare nulla, tutti si vive al momento. Siamo due ragazzi che si sono impegnati al massimo per arrivare fin qui e il nostro bronzo alle qualifiche dimostra che siamo a livello e possiamo puntare in alto. Sono convinto che ognuno abbia un suo percorso, un suo destino, l’importante ¨¨ dare il massimo senza rimorsi e il meglio verr¨¤”. Gabriele Caulo e Assunta Cennamo saliranno sui tatami argentini il 9 e il 10 ottobre.
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