Leo e la lezione dei Gassmann: "Scegli la via in salita"

"Gli avversari? Li ascoltavo in cuffia. La vita è una staffetta, fate da tramite"

Gentile, sorridente, faccia da attore, ma con la profonda passione per la musica. Leo Gassmann, 24 anni, è tra i Big del Festival di Sanremo con il brano Terzo cuore, tappa di un percorso che si è costruito con impegno e costanza. "? una canzone in cui si può rispecchiare chiunque, parla di un incontro con una persona importante, di un amore destinato a non essere dimenticato. Quando quest’estate Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari me l’ha proposta, l’ho sentita subito molto mia, poi lui l’ha adattata alla mia voce e mi ha dato spunti e consigli: è nata un’amicizia. Ha scritto pure un brano per il mio nuovo disco".

Nel 2018 era in semifinale a X Factor, due anni dopo ha vinto nelle Nuove Proposte a Sanremo, quest’anno è tra i Big: che percorso è stato??
"X Factor? Un’avventura. La vittoria al Festival? Inaspettata, mi sono ritrovato sul palco con artisti che sentivo in cuffia mentre andavo all’università. Quest’anno sono onoratissimo di portare i miei messaggi ed ascoltare i loro. Tra i miei preferiti ci sono Marco Mengoni, Giorgia, Lazza e Ariete. Nell’'anima' non mi sento un Big, la felicità è non sentirsi mai arrivato: voglio promuovere il mio percorso".

Quale consiglio le ha dato suo padre Alessandro??
"Mesi fa era preoccupato, temeva che interrompessi gli studi, ma poi mi sono laureato... Mi dice che è fiero di me, ma quando stiamo insieme abbiamo altri argomenti di cui parlare".

Come vive con un cognome così importante??
"Bene: ho una famiglia che mi ama e sono semplice, mi piace comunicare con la gente, ascoltare gli altri, condividere".

Che cosa cerca nella musica??
"Distribuire la fortuna che ho. Sono consapevole che non diventerò un numero uno, ci sarà sempre qualcuno più bravo di me, ma la vita è una staffetta e l’idea di essere un tramite per qualcuno, di poterlo ispirare, mi dà gioia".

Nell’album?La strada per Agartha, che uscirà il 24 febbraio, dedica una canzone a Dalla, Caro Lucio, in cui parla delle sue paure: quali sono??
"Sono tante le paure che danzano nella testa di un ventenne: la guerra, il cambiamento climatico, la morte. La musica, però, è uno strumento incontaminato che ci aiuta".

C’è una collaborazione con Edoardo Bennato...?
"? stato bello riproporre L’isola che non c’è in un concetto di difesa del clima".

Un insegnamento che le ha trasmesso suo padre nella vita??
"Scegliere sempre la strada in salita, non quella in discesa: anche mio nonno la pensava così".