Dopo Balocco, anche l'influencer impugna il provvedimento per il pandoro Pink Christmas realizzato con la casa dolciaria
Anche Chiara Ferragni, come Balocco, ha deciso di impugnare il provvedimento dell'Autorit¨¤ Garante della concorrenza e del Mercato per quello che riguarda la vendita del pandoro Pink Christmas, che l'influencer ha realizzato insieme alla casa dolciaria piemontese. L'imprenditrice, indagata per truffa aggravata dalla Procura di Milano in seguito agli esposti del Codacons, contesta le due multe per pubblicit¨¤ ingannevole, pari a circa un milione di euro.
La decisione di chiara ferragni
¡ª ?L'imprenditrice milanese, infatti, ha definito "del tutto sproporzionate rispetto alla gravit¨¤ e alla durata della condotta" le due multe per pubblicit¨¤ ingannevole?per un totale di circa un milione di euro rivolte alle societ¨¤ Tbs Crew e Fenice Srl.
Anche l'azienda dolciaria piemontese Balocco, con cui l'influencer aveva collaborato per l'edizione speciale del pandoro, ha impugnato il provvedimento dell'Agcom, che prevedeva una multa di 420mila euro per pratica commerciale scorretta.
il ricorso dei legali di Chiara Ferragni
¡ª ?Secondo quanto si legge nel ricorso presentato dai suoi legali, sulla contestata donazione di 50mila euro da parte di Balocco all'Ospedale infantile Regina Margherita di Torino associata ai?pandori venduti in collaborazione con Chiara Ferragni, "in nessun caso ¨¨ stato rappresentato che l¡¯acquirente avrebbe partecipato alla donazione con il suo acquisto e che la differenza di prezzo tra l¡¯edizione limitata del pandoro Pink Christmas e il pandoro tradizionale Balocco sarebbe stata destinata a tale iniziativa benefica".
Il team legale di Chiara Ferragni spiega che non c'¨¨ stato alcun inganno e tutto era chiaro. La donazione benefica spettava alla sola azienda Balocco, mentre l'influencer avrebbe dato al Regina Margherita "una visibilit¨¤ gratuitamente apportata" con "la ripetuta menzione dell'ospedale nei post e nelle stories".
i chiarimenti sulle donazioni
¡ª ?Inoltre, gli avvocati ricordano che la donazione finale era pi¨´ consistente rispetto ai prodotti venduti. "Solo 286.422 prodotti hanno raggiunto il consumatore finale, rispetto a 356.782 prodotti distribuiti ai rivenditori". I restanti 144mila pandori sarebbero finiti al macero. Quindi sarebbero stati donati "50mila euro a fronte di ricavi che si stimano pari ad euro 234.000, ossia il 25 per cento".
Una donazione che sarebbe gi¨¤ stata prevista dal contratto che non riportava "nessun criterio di correlazione proporzionale alle vendite future". Infine, la donazione sarebbe stata anticipata perch¨¦ "c¡¯era la volont¨¤ di garantire il prima possibile all¡¯Ospedale le risorse per avviare le procedure pubblicistiche di acquisto del macchinario".
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