L'analisi
Traumi maxillofacciali sempre pi¨´ frequenti nello sport: uno studio lancia l'allarme
Si tratta di un infortunio che sta diventando sempre pi¨´ frequente nel mondo dello sport: il trauma maxillofacciale, che deriva spesso da scontri di gioco o cadute e comporta danni alle ossa, ai tessuti articolari e dentari e alle parti molli del viso e del collo. Si tratta di un tema molto trattato dalla letteratura scientifica recente, e in particolare uno studio della Citt¨¤ della Salute e della Scienza di Torino ha analizzato il preoccupante incremento del numero di traumi negli ultimi 20 anni.
L'aumento
¡ª ?La ricerca ha analizzato i primi 20 anni del nuovo millennio, partendo dal 2000 fino al dicembre del 2019. In questo lasso di tempo, la percentuale di fratture maxillofacciali ¨¨ aumentata dall¡¯11.1% al 17.5%. Nel 75% dei casi i pazienti hanno ricevuto cure immediate in ospedale, con una media di durata del ricovero di 3,7 giorni. Per quanto riguarda il ritorno all¡¯attivit¨¤ sportiva, lo studio non evidenzia controindicazioni dopo un recupero che va dai 30 ai 40 giorni, eccetto chiaramente gli sport di combattimento, per i quali va invece programmato un recupero personalizzato, vista l¡¯alta percentuale di rischio.
trauma maxillofacciale nel calcio
¡ª ?Tra gli sport ¡°non di combattimento¡± quello che ha rilevato la maggior percentuale di infortuni ¨¨ il calcio, con il 54.2% di infortuni legati a un trauma maxillofacciale. In particolare, nel 72% dei casi l¡¯infortunio ¨¨ stato causato da uno scontro di gioco. Da non sottovalutare, per¨°, anche la percentuale non cos¨¬ esigua di traumi causati da azioni scorrette come pugni e altri gesti violenti (8.5% degli infortuni al viso). Di infortuni di questo tipo e di interventi maxillofacciali se n¡¯¨¨ parlato molto lo scorso anno. Tra gli infortuni facciali pi¨´ gravi, infatti, si ricorda spesso quello occorso a Victor Osimhen, che a novembre 2021 riport¨° fratture multiple scomposte dello zigomo e dell¡¯orbita di sinistra dopo uno scontro con Skriniar in Inter-Napoli.
Altri studi
¡ª ?A sostegno di questi dati ¨¨ presente anche un altro studio, pubblicato lo scorso anno in Gran Bretagna dall¡¯associazione dei chirurghi orali e maxillofacciali, che a sua volta aveva riscontrato nel territorio una percentuale di infortuni del 54%, praticamente la stessa dell¡¯Italia, rilevando che il tipo di scontro pi¨´ frequente era quello ¡°testa contro testa¡±. Proprio l¡¯analisi britannica propone, al suo interno, di mantenere il massimo livello di severit¨¤ per gli interventi che mettono a rischio il viso, proprio per la sua alta percentuale: ¡°Per ridurre la percentuale di lesioni maxillofacciali osservate in questo sport, bisogna mantenere la sanzione pi¨´ alta per i contatti intenzionali tra giocatori, in particolare quelli con gomito o pugni sul viso¡± si legge a conclusione dello studio.
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