Come capire se una persona a noi vicina soffre di disturbi alimentari? Come aiutarla? Ne parliamo con il dottor Stefano Erzegovesi
I disturbi alimentari, dalla anoressia alla bulimia, passando per il binge eating disorder o disturbo da alimentazione incontrollata, sono tra le patologie che hanno conosciuto un aumento in quest¡¯anno di pandemia da Covid e lockdown. Ma come si possono riconoscere? "Spesso la persona che soffre di un disturbo alimentare ne ¨¨ consapevole, tanto da provarne vergogna e nascondersi", spiega a Gazzetta Active il dottor Stefano Erzegovesi, psichiatra e nutrizionista, primario del Centro Disturbi del comportamento alimentare dell¡¯IRCCS Ospedale San Raffaele Turro di Milano. "Il problema del disturbo alimentare ¨¨ che chi ne soffre tende a non chiedere aiuto in maniera diretta. Per questo ¨¨ ancora pi¨´ importante intercettare i primi segnali di sofferenza".
Disturbi alimentari, anoressia e bulimia: i sintomi
¡ª ?L¡¯atteggiamento a tavola sicuramente pu¨° dire molto del rapporto di una persona con la propria alimentazione: "Se una persona ¨¨ esageratamente concentrata su ci¨° che mangia, se perde la convivialit¨¤ e il piacere di chiacchierare, focalizzandosi unicamente sul cibo e seguendo una ritualit¨¤ come quella di ridurre in bocconi molto piccoli ci¨° che mangia potrebbe soffrire di un disturbo di tipo anoressico", spiega il dottor Erzegovesi. Diverso ¨¨ il discorso per quanto riguarda la bulimia: "In questo caso solitamente si ha una voracit¨¤ eccessiva nel mangiare e, una volta terminato il pasto, si va in bagno per svuotarsi, vomitando".
Disturbi alimentari: il crollo dell¡¯autostima
¡ª ?Ma i sintomi di un disturbo alimentare non si rivelano solo a tavola: "Se una persona ha un¡¯attenzione esagerata per la propria immagine corporea, oltre che per il cibo, si osserva molto e chiede rassicurazioni sul proprio aspetto fisico, potrebbe avere un disturbo alimentare. Un altro indicatore pu¨° arrivare quando si va a fare la spesa. Per una persona che soffre di anoressia, ad esempio, pu¨° diventare difficile anche l¡¯acquisto di una mela: la guarda, la osserva, la mette nel carrello, poi la toglie. Questo anche con altri cibi. Un gesto apparentemente semplice e quotidiano come fare la spesa pu¨° diventare motivo di dilemmi interiori, rivelando quella che ¨¨ una vera e propria ossessione per il cibo".
La bulimia, epidemia nascosta
¡ª ?Pi¨´ difficile il discorso per quanto riguarda la bulimia: "Questo disturbo del comportamento alimentare viene definito anche epidemia nascosta proprio perch¨¦ chi ne soffre di solito ¨¨ normopeso, passa quasi inosservato, a differenza dell¡¯anoressia, in cui si ha un dimagramento fuori norma, e del disturbo da binge eating, in cui si ha un sovrappeso e talvolta una vera e propria obesit¨¤. Ci sono casi di persone che soffrono di bulimia da dieci, vent¡¯anni, magari convivendo con fidanzati, mariti, figli, ma nessuno lo sa. Questo perch¨¦ la vergogna, soprattutto in chi soffre di bulimia, ¨¨ fortissima e porta ad un nascondersi attivo. Sicuramente le oscillazioni di peso sono indicative. Un medico che pu¨° identificare la presenza di un disturbo bulimico ¨¨ il dentista: nel caso della bulimia, infatti, il vomito porta ad una erosione dentale non del lato esterno dei denti, come quella provocata dallo spazzolamento troppo aggressivo, ma del lato interno", spiega il dottor Erzegovesi.
Disturbi alimentari: come uscirne
¡ª ?Se abbiamo il sospetto che una persona cara soffra di disturbi alimentari?come possiamo affrontare il discorso? "E¡¯ fondamentale affrontare l¡¯argomento in modo diretto e in un momento pacifico - quindi mai in un momento conflittuale come a tavola - e in privato. Un suggerimento ¨¨ di iniziare il discorso sempre con il pronome ¡®Io¡¯, e non ¡®Tu¡¯: non dire ¡®tu sei magra, tu vomiti¡¡¯, ma ¡®io sto notando che avviene questo e sono preoccupato¡¯. Ed ¨¨ importante dare sempre un motivo di speranza, ricordando che ci sono cure efficaci contro questo tipo di disturbi, con un approccio multidisciplinare che preveda l¡¯aiuto di un medico, di un nutrizionista e di uno psicologo. Perch¨¦ se ¨¨ vero che c¡¯¨¨ un 10% di persone che muoiono a causa dei disturbi alimentari, ¨¨ altrettanto vero che la grande maggioranza, circa il 70% dei casi, con la cura sta decisamente meglio, e un 50% pu¨° guarire completamente", ricorda il dottor Erzegovesi.
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