Senza glutine, senza lattosio, senza zucchero, vegana, paleo diet: le mode alimentari sempre pi¨´ numerose rendono i pasti un problema. Facciamo chiarezza
Cibo che dilemma: chiss¨¤ perch¨¦ ¨¨ diventato cos¨¬ difficile mangiare tutto, in quantit¨¤ ragionevole.?Sembra che alla minima deviazione alcuni sono sopraffatti dai sensi di colpa. Come superare l¡¯impasse? Lo abbiamo chiesto a due esperti: una nutrizionista e uno psicologo.?
L'ossessione del mangiar sano
¡ª ?Il legame tra salute e cibo ¨¨ sempre esistito, ma si ¨¨ rafforzato negli ultimi 20 anni, quando alle corrette raccomandazioni nutrizionali come quella di mangiare pi¨´ frutta e verdura, o riscoprire i cereali integrali e i legumi,? preferire l¡¯olio extravergine ad altri condimenti, si ¨¨ aggiunto un importante battage mediatico sulle presunte propriet¨¤ benefiche di certi cibi e le devastanti conseguenze sulla salute di altri.? ¡°E¡¯ vero ¨C spiega Flavia Bernini, biologa nutrizionista ¨C certi media ci presentano spesso inquietanti reportage sulla qualit¨¤ del cibo che mangiamo, e internet ¨¨ diventato un ricettacolo di siti in cui lo zucchero viene descritto come il nuovo veleno bianco e, il glutine, un killer silenzioso per il nostro intestino¡±. Tutto questo ha contribuito alla nascita di una nuova sfumatura nella vasta gamma delle deviazioni del comportamento alimentare: l¡¯ortoressia nervosa, l¡¯ossessiva ricerca di cibi sani, naturali, biologici, genuini. Questo comportamento, in apparenza indicativo di attenzione verso la salute, pu¨° diventare patologico, portare a una maniacale ossessione verso regole alimentari anche molto rigide con inevitabili ripercussioni sulla socialit¨¤ e la vita di relazione. Il campanello d¡¯allarme suona forte non solo per i ¡°cibi spazzatura¡±, ma anche per alimenti come il latte, le farine bianche, la carne o lo zucchero, che le linee guida di una corretta alimentazione, prevedono nelle giuste frequenze e quantit¨¤¡±.
Cibo: l'aspetto sociale
¡ª ?Viviamo nella dimensione della prestazione, dove tutto dev'essere perfetto. ¡°Questo non ci viene veicolato solo dalla tecnologia con la quale abbiamo quotidiana esperienza o dai social:??¨¨ presente in molti aspetti della nostra societ¨¤¡±¨C spiega Gennaro Romagnoli, psicoterapeuta e autore di "Psinel", podcast di psicologia e crescita personale -.? Il risultato ¨¨ una mancanza di flessibilit¨¤ cognitiva,? e per riuscire a performare al meglio si cerca di perseguire abitudini che possono diventare piccole ossessioni. E¡¯ una sorta di tentata soluzione disfunzionale: ¡°cerco di essere sempre preciso cos¨¬ da ottenere degli ottimi risultati, ma poi non riesco pi¨´ a fare un aperitivo con gli amici. Perch¨¦ "sgarrare", anche solo una volta, significherebbe mettere in discussione quelle abitudini e quella ricerca di significato che ho faticato cos¨¬ tanto a cercare¡±.
Quando la consapevolezza diventa patologia
¡ª ?Uno dei compiti di? un nutrizionista ¨¨ educare a una corretta alimentazione, rendere le persone pi¨´ consapevoli di cosa e quanto mangiano, alleggerire il proprio rapporto con il cibo. ¡°Quando per¨° l¡¯attenzione verso la propria dieta si fa eccessiva- precisa Flavia Bernini -, siamo di fronte a una deviazione del comportamento alimentare. Questi atteggiamenti non vanno sottovalutati, ma fatti emergere e corretti al pi¨´ presto. Il nutrizionista per primo dovrebbe abolire parole come ¡°sgarro¡± o ¡°peccato di gola¡±: portano a catalogare certi alimenti come errori alimentari. Non ¨¨ mai un singolo alimento a condizionare la nostra salute, ma l¡¯alimentazione nel suo complesso. Viviamo nell¡¯era pi¨´ sicura di sempre da un punto di vista del controllo della qualit¨¤ alimentare¡±.?
Come trovare un rapporto pi¨´ sano con il cibo
¡ª ?C¡¯¨¨ differenza tra prestare attenzione a qualcosa e diventarne ossessionati. ¡°Tale divario consiste nella capacit¨¤ di essere flessibili nei nostri confronti ¨C spiega Gennaro Romagnoli -, il che, nel campo delle prestazioni, si traduce nella capacit¨¤ di accorgerci di come ci stiamo trattando e cercare di essere pi¨´ ¡°gentili con noi stessi¡±. Ci siamo convinti che trattarci ¡°male e rigidamente¡± sia l¡¯unico modo per raggiungere i nostri obiettivi, ma non ¨¨ cos¨¬. La ricerca ci indica che essere gentili con noi stessi aiuta a perseguire i nostri obiettivi in modo sano. Per riuscire a farlo bene ¨¨ necessario essere consapevoli, cio¨¨ dobbiamo accorgerci dell¡¯errore, perdonarci e poi tornare sui nostri passi. Questa capacit¨¤ di notare l¡¯errore e trattarci in modo ¡°pi¨´ gentile¡± ¨¨ la chiave per la flessibilit¨¤ anche nel nostro comportamento alimentare. Le nostre ossessioni sorgono proprio quando iniziamo a pensare che sia il trattarci in modo rigido il segreto per riuscire a raggiungere gli obiettivi. E¡¯ inizialmente un comportamento sano: ¡°voglio dimagrire e non sgarrer¨° mai¡±, ma il fatto ¨¨ che noi siamo esseri umani e in quanto tali sbagliamo e anche spesso. Il segreto ¨¨ accorgercene e tornare gentilmente sui nostri passi, ancora, ancora e ancora".
Seguici sui nostri canali social!
? RIPRODUZIONE RISERVATA