Frattura alla clavicola: cos'è l'infortunio di Fagioli e quali sono i tempi di recupero

Il professor Luca Pietrogrande spiega la dinamica dell'infortunio del giovane centrocampista bianconero

Una botta violentissima e poi l’uscita in barella. Una serata da dimenticare per Nicolò Fagioli, costretto a lasciare il campo nel primo tempo della semifinale di Europa League tra Siviglia e Juventus dopo un pesante contrasto con Gudelj. Il giovane centrocampista bianconero ha riportato la frattura della clavicola, un infortunio spesso associato al ciclismo e alle cadute, ma che può occorrere anche in situazioni di questo tipo, come spiega il professor Luca Pietrogrande, direttore del reparto di Ortopedia dell’Ospedale San Paolo di Milano e Docente di Ortopedia e Traumatologia presso l’Università degli Studi di Milano da oltre 25 anni.

Frattura della clavicola: l’infortunio di Nicolò Fagioli

“La clavicola è un osso molto particolare, perché pur essendo allungato non è rettilineo ma ha una forma a “S”, e quando si rompe tende ad accorciarsi, soprattutto se la frattura è in più parti” spiega il professore: “Queste fratture tendono sempre a scomporsi, e le ossa una volta rotte si spostano. Fino a 20 anni fa trattamento delle fratture alla clavicola era prevalentemente conservativo, proprio per questa capacità dell’osso di guarire, utilizzando un semplice bendaggio per circa 45 giorni. Chiaramente, in questo modo la guarigione non avveniva perfettamente e soprattutto richiedeva dei tempi molto lunghi di ripresa durante i quali non ci si poteva muovere molto, tantomeno allenarsi o correre. Da una ventina d’anni invece sono disponibili alcune placche metalliche, sagomate appositamente per la clavicola, che hanno facilitato l’approccio all’operazione”.

può succedere anche con uno scontro?

“La frattura della clavicola è molto frequente nell’attività sportiva, spesso associata alle cadute e a violenti urti della spalla sul terreno - prosegue Pietrogrande – ma è anche possibile, come in questo caso, che occorra in seguito ad uno scontro violento spalla contro spalla. In questo caso il contatto con il giocatore avversario, che arrivava a grande velocità, ha causato una compressione simile a quella che si può avere sbattendo contro un muro”.

Frattura della clavicola per Fagioli: tempi di recupero

Per quanto riguarda i tempi di recupero le notizie non sono buone, anche in ottica Europeo Under 21, nel quale l’Italia di Paolo Nicolato esordirà il 22 giugno. Data che sembra troppo vicina per pensare a un recupero-lampo: “Il ritorno all’attività di contatto dovrebbe avvenire dopo 40 giorni, quindi a frattura consolidata, perché altrimenti si rischiano recidive nel momento in cui si torna a fare contrasti e ad avere contatti con gli avversari” conclude il professor Pietrogrande.