Marcus Thuram: il programma riabilitativo per lo stiramento dell’adduttore e i tempi di recupero

Dopo lo stop a San Siro contro l’Atletico Madrid, gli accertamenti hanno confermato le prime sensazioni. Il problema che ha fermato Marcus Thuram è un’elongazione o stiramento dell'adduttore lungo della coscia destra, infortunio che priverà l’Inter di uno dei suoi uomini migliori. Almeno per qualche partita. Gazzetta Active ha approfondito la questione con il dottor Stefano Diprè, fisioterapista specializzato nella riabilitazione ortopedica-traumatologica e fondatore di Fisioscience, per un'analisi sul percorso dell'attaccante verso il ritorno in campo.

Dottor Diprè, come verrà impostato il programma di riabilitazione per Thuram?
"Al contrario dei trattamenti passivi, l'enfasi per il francese è posta su un percorso riabilitativo attivo. La chiave è privilegiare il movimento e l'esercizio fisico controllato".

Cosa significa?
"Dopo un'iniziale fase di riposo, necessaria per mitigare i rischi di aggravamento dell'infortunio, Thuram sarà gradualmente reintegrato in un regime di attività fisica progettato per lui. Questo piano comprende esercizi di rafforzamento muscolare, focalizzati non solo sul recupero della lesione ma anche sul potenziamento delle aree circostanti per prevenire futuri infortuni (allenamento sulla forza e stiffness muscolare). Si tratta di un approccio altamente personalizzato, tenendo conto delle condizioni fisiche del francese e dell'esigenza di riportarlo ai massimi livelli prestazionali nel minor tempo possibile".

Per l’attaccante, sarà fondamentale la riabilitazione dinamica. Di cosa si tratta?
"Include esercizi funzionali mirati a simulare le situazioni di gioco. Ciò non solo aiuta a migliorare la condizione fisica generale, ma anche a riacquistare fiducia nei movimenti e nelle azioni tipiche del calcio. L'integrazione di esercizi con la palla e simulazioni di gioco fa parte di questo processo, accelera il ritorno alla piena efficienza atletica".

Quando potrà tornare in campo?
"L’obiettivo dell’Inter è averlo a disposizione per la partita di ritorno con l’Atletico Madrid, il prossimo 13 marzo, e le proiezioni attuali dicono che dovrebbe farcela. Il successo della riabilitazione attiva gioca un ruolo cruciale nel determinare i tempi di rientro, con un focus costante sul miglioramento progressivo e sulla prevenzione".