Fisioterapia
Maratona in vista? Come evitare lesioni e infortuni
La prevenzione degli infortuni ¨¨ fondamentale nella programmazione di un runner. Abbiamo visto in passato che ci¨° avviene grazie, soprattutto, a un corretto warmup, al potenziamento e all'analisi della biomeccanica di corsa (Foto 1). Solo cos¨¬,? possiamo approcciarci alla gara evitando infortuni o lesioni. Inoltre, raramente si pensa a come la fisioterapia possa prevenirli nei momenti precedenti e successivi alla competizione. E, a volte, anche durante la gara.
IL RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLE GARE di corsa
¡ª ?Sappiamo che nei giorni precedenti all'evento ¨¨ fondamentale scaricare le strutture biomeccaniche per arrivare riposati e freschi al giorno della gara. Quindi, riduciamo intensit¨¤ e carichi degli allenamenti, ma senza considerare cosa favorir¨¤ davvero una prestazione ottimale. Oltre al classico cross-training, per mantenere l'attivazione muscolare senza carico possiamo affidarci alla fisioterapia. Attraverso le sue diverse tecniche e azioni ¨¨ in grado di aiutarci a mantenere la mobilit¨¤ articolare, rilassare la muscolatura, ridurre tensioni fasciali o blocchi articolari, risolvere processi infiammatori, correggere lievi deficit biomeccanici ed eliminare dolori persistenti. Tutto ci¨° pu¨° essere fatto attraverso la mobilizzazione fisioterapica, il massaggio, la terapia fisica, la terapia manuale, l'osteopatia, gli esercizi correttivi (Foto 2), la riprogrammazione posturale e l'applicazione di taping.
La Fisioterapia ANCHE DURANTE una gara?
¡ª ??In gara l'azione fisioterapica pu¨° essere diretta: attraverso l'utilizzo di ghiaccio (Foto 3), massaggi veloci o taping che permettono all'atleta amatore di portare a termine gare prevalentemente lunghe. Inoltre, esercizi specifici appresi dal fisioterapista possono, se non risolvere, migliorare la sintomatologia che porterebbe l'atleta a fermarsi. Ad esempio, per chi ha problemi lombari si consigliano esercizi e movimenti veloci di sblocco,?oppure il corretto reclutamento in corsa degli addominali per inibire la contrattura paravetrebrale. Se un muscolo si irrigidisce molto spesso durante le competizioni, ci obbliga a rallentare o a farci fermare: un esercizio specifico o il reclutamento adattato ci permetter¨¤ di ridurne l'insorgenza.
E PER RECUPERARE VELOCEMENTE DOPO UNA GARA?
¡ª ??La gara ¨¨ un momento di sforzo tendenzialmente massimale. In cui si creano microscopiche lesioni muscolari che rilasciano mioglobina. Scatenando cos¨¬ una risposta infiammatoria che produrr¨¤ dolore e impossibilit¨¤ al movimento fisiologico. Il recupero naturale attraverso il semplice riposo diventa decisamente lungo. Attraverso terapie di normalizzazione muscolare, articolare e tendinea riusciamo a velocizzare questi processi e a riprendere precocemente gli allenamenti. Per questo, il massaggio, la terapia manuale e strumentale ci aiutano. Coadiuvati da esercizi blandi e dall'attivit¨¤ motoria a basso carico articolare (nuoto e bici).
l'esercizio top per FISIORUNNING
¡ª ??Fisiorunning ha sviluppato un esercizio specifico per la corsa, finalizzato all'allungamento muscolare attivo delle catene muscolari posteriori. Questo manterr¨¤ la loro elasticit¨¤ e fluidit¨¤, rinforzer¨¤ il core, permettendo una postura del tronco anteposta, migliorandone l'efficienza dei movimenti. Rilascer¨¤ i muscoli sollecitati nella corsa, come polpacci, femorali e glutei. Scaricher¨¤ le tensioni lombari. Permetter¨¤ una corretta ventilazione e timing respiratorio. Infine, potenzier¨¤ coordinazione ed equilibrio. L'esercizio consigliato (Foto 4) da Fisiorunning,?dopo la corsa, ¨¨ il seguente: distesi supini su un tappetino, estendiamo? le gambe in alto, mantenendo le anche a 90¡ã, le ginocchia in massima estensione e i piedi a martello. A questo punto, espiriamo abbassando la cassa toracica e contraendo i retti addominali. Portiamo, quindi, in dentro l'ombelico sollevandoci con spalle e capo fino a toccare le dita dei piedi. Manteniamo una breve apnea espiratoria e rilasciamo poi il tutto. Se viene effettuato correttamente sentiremo tutta la catena muscolare posteriore tirare.
Gazzetta dello Sport
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