l'intervista
Quanto conta la preparazione mentale nell'endurance trail? Risponde la psicologa
Per affrontare una gara di endurance trail ¨¨ imprescindibile essere ben allenati sotto l¡¯aspetto fisico. Importante almeno quanto la preparazione atletica ¨¨ per¨° la preparazione mentale. Infatti, per non lasciarsi sopraffare dalla fatica che inevitabilmente si avverte a prescindere dalla capacit¨¤ del singolo atleta, ¨¨ fondamentale essere preparati anche sotto l¡¯aspetto psicologico, in quanto ¨¨ solo cos¨¬ che si possono raggiungere gli obiettivi che ci si pone.
percepire lo sforzo
¡ª ?A causa della lunghezza e a volte anche della difficolt¨¤ del percorso, le competizioni di endurance trail richiedono una notevole resistenza non solo fisica, ma anche mentale. Per superare la fatica, il dolore ed eventuali crisi metaboliche ¨¨ infatti necessario che risponda nel modo giusto la mente, oltre il corpo. Di fronte a qualsiasi evento il cervello si attiva a livello emotivo, sensoriale e comportamentale. Cos¨¬, le emozioni e i pensieri possono rendere angosciante il vissuto di un evento piacevole e viceversa. Controllandole opportunamente, le emozioni e pensieri possono contribuire a migliorare anche le performance sportive¡± osserva la dottoressa Michela Francia, psicoterapeuta, responsabile del Servizio di Psicologia Ospedaliera del Citt¨¤ di Lecce Hospital. Siccome ¨¨ il cervello a percepire lo sforzo come tale, nel corso delle gare di endurance trail e a volte anche degli allenamenti ¨¨ fondamentale un dialogo interno (self talk) positivo. Per affrontare competizioni di questo tipo serve ¡°durezza mentale¡±: oltre che di notevoli capacit¨¤ di resilienza e di concentrazione ¨¨ necessario essere in possesso di un buon senso di autoefficacia. In altri termini, ci si deve sentire pronti ad affrontare le difficolt¨¤.
emozioni da rielaborare
¡ª ?Se vissuta in modo negativo, la fatica fisica pu¨° essere frustrante. Per evitare che si verifichi ci¨° ¨¨ fondamentale imparare a gestire lo stress, che pu¨° manifestarsi fin da prima della gara con ansia da prestazione. ¡°Per aiutare l¡¯atleta a superare le difficolt¨¤ che si presentano prima e durante la competizione lo psicologo dello sport o il mental coach dovrebbe lavorare sulla gestione delle emozioni, facendolo diventare consapevole di ci¨° che prova e aiutandolo a capire come ogni singola emozione influisca sulla performance. Attraverso il self talk le emozioni non vanno soppresse, ma riconosciute e rielaborate in modo costruttivo¡± spiega la dottoressa Francia. Lo specialista deve anche tenere in considerazione che ciascun atleta, a seconda della propria personalit¨¤, ha punti forti e punti deboli. Per esempio, chi ¨¨ ottimista ed ¨¨ animato da un sano spirito competitivo ha pi¨´ risorse per affrontare le difficolt¨¤ che si presentano alla vigilia e nel corso della gara.
i bias cognitivi
¡ª ?A seconda della personalit¨¤ e delle esperienze vissute, il singolo atleta pu¨° sviluppare bias cognitivi, cio¨¨ delle convinzioni senza fondamenta, che possono influire negativamente sulle performance. Infatti, i bias cognitivi incidono sull¡¯espressione sensoriale, emotiva e del comportamento. ¡°In gara con il self talk ¨¨ fondamentale trovare un equilibrio attraverso i pensieri, attivando la parte razionale del cervello e concentrandosi sull¡¯obiettivo finale. Durante il mental training ¨¨ importante individuare gli ¡®errori¡¯ di pensiero che attivano emozioni che hanno effetti negativi sulla prestazione¡± sottolinea la dottoressa Francia. Spesso a cimentarsi in attivit¨¤ endurance sono persone non pi¨´ giovanissime, che grazie a queste discipline trovano la motivazione per allenarsi spesso e che vedono le gare come occasioni per mettersi in gioco e cercare di superare i propri limiti. ¡°A 61 anni sono arrivato in fondo al Tor des G¨¦ants un¡¯altra volta, dopo il 2021. Pi¨´ passa il tempo e pi¨´ mi accorgo che la freschezza che sento dentro ¨¨ una grande risorsa della mia maturit¨¤, che mi spinge a dare il massimo e mi porta a scoprire cosa sono disposto a fare per raggiungere i miei obiettivi, a patto che non perda la strada e non disperda energie. La resilienza ¨¨ una attitudine importante, che bisogna sviluppare mantenendo una positivit¨¤ di fondo¡± racconta Pietro D¡¯Angeli.
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