I dati dicono di no: la prevalenza di artrosi nei maratoneti ¨¨ del 8%, contro il 18% della popolazione generale. I consigli di Fisiorunning
La stagione delle maratone ¨¨ iniziata. E guardando gli atleti arrivare stremati al traguardo ci si chiede spesso se il corrrere cos¨¬ a lungo possa essere lesivo per il fisico. Diverse ricerche hanno appurato che a livello cardiopolmonare i runner sviluppano un aspettativa di vita maggiore rispetto a chi non corre. Ma per quanto riguarda l'usura del fisico? Le cartilagini di un runner si consumano pi¨´ facilmente??Analizziamo con Fisiorunning la correlazione tra corsa e artrosi.
CORRERE PU¨° causare o peggiorare L'ARTROSI?
¡ª ??La scienza ha studiato questo fenomeno attraverso diverse ricerche scientifiche su un ampio campione di runner e maratoneti. La corsa, sopratutto di lunga distanza, riduce il volume e lo spessore delle cartilagini e dei menischi. Probabilmente per un effetto immediato di compressione e spremitura di questi tessuti a componente prevalentemente fluida. L'effetto non ¨¨ per¨° persistente, non genera nuove lesioni e si adatta all'esposizione ripetuta. Le zone maggiormente colpite sono?le superfici laterali esterne di ginocchio e dei menischi che si riducono del 7%, dopo una maratona. Quindi una percentuale molto simile alle normali attivit¨¤ quotidiane in piedi, con un ritorno allo spessore normale tra i 55 e 90 minuti dopo la corsa. La corsa non peggiorerebbe, quindi, segni e sintomi artrosici e, anzi, ridurrebbe anche il dolore.
UN RUNNER pu¨° proteggersi DALL'ARTROSI?
¡ª ??La gradualit¨¤ nei carichi ¨¨ la prima regola da seguire. I tessuti, sopratutto cartilaginei, devono adattarsi lentamente ai carichi triplicati della corsa. Per questo, l'aumento del chilometraggio e della velocit¨¤ deve sempre rispettare precisi parametri. La postura di corsa influisce sui picchi di carico tissutale. Se ci appoggiamo a terra con una gamba rigida, in overstriding?e sul tallone, avremo maggior carico rispetto a distribuire l'appoggio su tutto il piede, sotto il baricentro e sfruttando la flessione di anca-ginocchio-caviglia, come ammortizzatore. L'elasticit¨¤ e la flessibilit¨¤ aiutano a ridurre l'impatto e a reagire all'appoggio del piede, restituendo l'energia cinetica accumulata dalle componenti muscolo tendinee per la spinta successiva. Ridurre il peso diminuisce il carico d'appoggio, quindi, occhio alla bilancia! In caso di dolore, ricordatevi di correre solo in assenza di sintomi, e di praticare?altri sport aerobici, ma a basso impatto, come bici, nuoto e cammino. Rinforzare il comparto muscolare relativo alla zona artrosica, con attivit¨¤ prevalentemente a basso carico, ma a velocit¨¤ elevate e per lungo tempo.
Gli esercizi Utili per lo sportivo con l'artrosi
¡ª ??La reattivit¨¤ a basso carico, associata al potenziamento muscolare ¨¨ un ottimo alleato contro l'artrosi. Quindi, esercizi che simulano il movimento della corsa, da fare sia da supini (Foto 1) che in appoggio sui 4 arti (Foto 2),?permettono di allenare, in triplice flessione, contemporaneamente tutte le articolazioni delle gambe. Incrementando il carico possiamo sempre lavorare su un maggior rinforzo gluteo che compatta l'articolazione dell'anca prevenendone l'artrosi. Attraverso un affondo e simulando lo schema motorio delle braccia della corsa (Foto 3)?utilizzeremo, in massima escursione articolare, anca, ginocchio e caviglia,?allungando in parallelo l'ileopsoas, fondamentale per il ritorno della gamba nella corsa. Se non abbiamo nessun dolore artrosico, un affondo con salto verso l'alto aiuter¨¤ a potenziare tutta la muscolatura degli estensori delle gambe; con un occhio di riguardo alla coordinazione e all'equilibrio dinamico.
L'esercizio per l'artrosi al ginocchio
¡ª ?Fisiorunning, consiglia ai pazienti, con dolori da artrosi al ginocchio, un rinforzo selettivo del comparto muscolare estensorio. Questo si dovr¨¤ effettuer¨¤ in scarico e con l'aiuto di un esperto; per creare un corretto schema motorio senza dolore. In seguito, contro una resistenza elastica che riduce le componenti compressive articolari e incrementa gradualmente lo sforzo muscolare. Si effettuer¨¤ un'estensione del ginocchio, con il piede a martello per aumentare il controllo articolare nella porzione posteriore dell'articolazione.
Partiremo da tre posizioni diverse dell'anca, simulando cos¨¬ i tre momenti di estensione posteriore, passaggio intermedio e avanzamento della gamba che ritroviamo in corsa. Quindi, distesi?supini con la gamba,?gi¨´ dal letto o da un tavolo, estenderemo il ginocchio. Nel secondo caso, sempre da supini, ma con le ginocchia piegate,?raddrizzeremo il ginocchio. E nell'ultima posizione, da seduti sul bordo del tavolo, solleveremo la gamba dritta (Foto 4).?
Gazzetta dello Sport
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